Trussardi logo
T,  Aziende e imprenditori

Trussardi

Trussardi, storia del marchio del levriero

Trussardi
Trussardi adv

Indice

  1. Le origini
  2. Nicola Trussardi
  3. Il Levriero
  4. Le prime sfilate
  5. Trussardi e il teatro
  6. L’espansione del brand
  7. Beatrice Trussardi
  8. Fondazione Nicola Trussardi
  9. I valori del gruppo
  10. Trussardi nel mondo
  11. Gli anni recenti
  12. Il riassetto azionario

Le origini

Il Gruppo Trussardi è stato fondato nel 1911 a Bergamo da Dante Trussardi. L’azienda nasce come un laboratorio per la produzione e la distribuzione di guanti di lusso. Il marchio è fin dalle sue origini sinonimo di eccellenza, di eleganza discreta, di sperimentazione e di innovazione.

La qualità delle materie prime e la costante ricerca nella lavorazione della pelle la portano a diventare in pochi decenni una delle realtà più affermate del panorama internazionale degli accessori, tanto da essere presto fornitore ufficiale della Casa Reale Inglese.

Nicola Trussardi

Alla fine degli anni Sessanta, nel pieno della rivoluzione dei costumi che sta sconvolgendo il mondo, il nipote di Dante prende le redini dell’azienda: Nicola Trussardi trasforma l’azienda in un gruppo industriale. Dopo aver compreso che il destino del guanto è ormai segnato, diversifica le produzioni e, nel 1973, entra nei settori dell’abbigliamento e degli accessori di lusso. Nicola studia la pelle, le lavorazioni, i mercati, il nuovo trend che sta imponendo il gusto italiano nel mondo. La visione di Nicola è di creare un marchio di lifestyle, capace di abbracciare con il suo stile ogni aspetto della vita, puntando sempre all’eccellenza.

Nicola Trussardi

Forte di una tradizione artigiana tutta italiana, trasmessa di generazione in generazione, Nicola Trussardi progetta, produce e lancia sul mercato valigie, borse, articoli per la casa e per l’ufficio, giacche dai tagli sempre nuovi. I prodotti Trussardi, con grande rapidità, si affermano in Italia e nel mondo come simboli di qualità assoluta. Negli anni Settanta inaugura la prima boutique di Milano (nel 1976, in Via Sant’Andrea – ancora oggi il flagship store del marchio) e il Gruppo si espande in tutti i mercati europei e americani.

Il Levriero

Nel 1973 Trussardi è la prima maison di moda ad adottare un simbolo che identifica tutti i suoi prodotti, il Levriero. Icona di agilità e dinamismo, il Levriero rivoluziona il sistema della moda internazionale lasciando un’impronta indelebile nell’immaginario di quegli anni con la sua raffinatezza e la sua eleganza, con la cura maniacale dei dettagli, con materiali di qualità incomparabile.

Le prime sfilate

Negli anni Ottanta, grazie al successo del Levriero, l’azienda debutta nell’abbigliamento lanciando le sue prime collezioni uomo e donna. La maison si fa conoscere al grande pubblico con le prime sfilate aperte a tutti. Nicola, esperto di marketing, affronta sin da subito il mondo dei media con operazioni eclatanti che, a Milano, portano le sue sfilate in spazi inediti: Teatro alla Scala, piazza del Duomo, Pinacoteca di Brera, Stazione Centrale, Borsa, Ippodromo, Palatrussardi. Nel frattempo collabora con le più importanti aziende italiane (da Alitalia a Garelli, da Agusta a Alfa Romeo) alla ridefinizione del Made in Italy.

Dizionario della Moda Mame: Trussardi. Interno in pelle di una BMW.
Interno in pelle Trussardi della BMW serie 5 GT.

Nicola si circonda di intellettuali ed artisti, che danno il loro contributo alla griffe: dal pittore Renato Guttuso, dai cui disegni ricava una stampa a girasoli, a registi e costumisti chiamati a collaborare alla messa in scena di sfilate. L’imprenditore, con la stretta collaborazione della moglie Maria Luisa, propone un prêt-à-porter dalle linee contemporanee e dinamiche, prediligendo nuove tecnologie di lavorazione della pelle e materiali moderni e preziosi. Ma Nicola non si ferma alla moda: è tra i primi ad intuire l’inarrestabile valore della griffe: firma biciclette, piastrelle, profumi, automobili, interni di aerei, elicotteri, biancheria per la casa.

Trussardi e il teatro

Negli anni Trussardi è capace di miscelare con armonia la moda al teatro, il costume ai costumi. Collabora con il Teatro Piccolo di Milano e con il suo direttore Giorgio Strehler, vestendo il Macbeth in scena all’Arena di Verona e allestendo una sfilata al Castello Sforzesco con la regia di Dario Argento per la linea casual Trussardi Action. Nicola interpreta  se stesso nel film Prêt-à-porter di Robert Altman. Nel 1986 dà vita al Palatrussardi, una nuova piattaforma adatta a concerti e eventi di grande affluenza che ospita numerose performance, tra cui l’ultimo concerto di Frank Sinatra in Italia.

Dizionario della Moda Mame: Trussardi. Frank Sinatra al Palatrussardi, 1986.
Locandina del concerto di Frank Sinatra al Palatrussardi, 1986.

L’espansione del brand

Trussardi è uno stile per tutti i momenti della giornata: il Gruppo lancia le linee Jeans, Home, Baby, Junior, Eyewear e Perfumes diventando sinonimo di eleganza e di qualità assoluta. Negli anni Novanta l’azienda prosegue nella strada dell’espansione internazionale puntando con lungimiranza nei nuovi mercati emergenti dell’Europa dell’Est, dell’Asia e del Medio Oriente. Vengono aperte nuove boutique monomarca a Hong Kong (1992), a Mosca (1993), a Taiwan (1994). In quegli anni è anche l’immagine a diffondere lo stile Trussardi in tutto il mondo grazie alla collaborazione con le voci più interessanti della fotografia internazionale come Richard Avedon, Mario Testino, Michel Comte e Steven Klein.

L’apertura di Trussardi al grande pubblico, uno dei valori centrali del lifestyle del brand, porta il Gruppo a inaugurare nel 1996 Palazzo Trussardi Alla Scala. Si tratta del primo flasghip building del mondo della moda che ospita non solo showroom e boutique ma anche uno spazio dedicato alle mostre, un café, una libreria, una boutique e un ristorante. I sei piani in Piazza della Scala sintetizzano tutte le declinazioni del Levriero che esprime eccellenza in ogni suo campo d’azione. Nel 1998 Nicola fonda una scuola per gli operatori della moda di domani, fotografi e comunicatori. Muore a 57 anni in un incidente d’auto, una notte d’aprile del 1999.

Il Gruppo Trussardi conserva i valori di un’impresa familiare, estesa però ai ritmi e alle modalità del vivere contemporaneo. Dopo la morte del padre, sono i figli Beatrice e Francesco a prendere il timone del brand, introducendo una moda più giovane. In particolare Beatrice, dal 2002, conduce l’azienda nel ruolo di Amministratore Delegato e Presidente del Gruppo.

Beatrice Trussardi.

L’anno successivo, nel 2003, Francesco muore a 29 anni in un incidente d’auto, per un tragico destino, come quello del padre. Beatrice resta sola nell’azienda. Determinata a portare avanti il lavoro cominciato dal fratello, presenta, per l’inverno 2004, una delle più belle sfilate nella storia della griffe. Matteo Felli, già direttore generale, è il nuovo amministratore delegato.

Nel 2006 Beatrice nomina capo designer Eric Wright, uno stilista americano che ha lavorato fianco a fianco con Karl Lagerfeld quando disegnava per Fendi. Beatrice lo assume con l’intento di rafforzare la linea uomo. Rovesciando la rotta commerciale, vengono riportati in auge colori e fantasie dimenticate, e viene riscoperta la forma tonda per gli oggetti da tasca. Wright resta nell’azienda per due anni.

Con Beatrice, il Gruppo lancia, nel 2008, Trussardi 1911, un nuovo marchio di accessori e abbigliamento per uomo e donna, disegnati da Milan Vukmirovic, direttore creativo della maison. Vukmirovic, ex-fondatore e direttore artistico di Colette a Parigi, ex direttore creativo di Jil Sander, è una figura poliedrica che porta un tocco di modernità al brand. Mantenendo l’eleganza tipica del Gruppo, Vukmirovic lo spinge verso i linguaggi più innovativi del mondo e dello stile contemporaneo. Accanto a questa linea nascono anche i marchi Tru Trussardi, nel 2005, e TJ, entrambi dedicati alle esigenze della vita in città. Il primo è più orientato al lavoro, mentre il secondo è riservato al tempo libero.

Fondazione Nicola Trussardi

Grazie all’iniziativa di Beatrice, il gruppo ha intensificato il suo impegno a favore della cultura contemporanea e la sua presenza nel mondo dell’arte con la Fondazione Nicola Trussardi. Si tratta di un’istituzione nomade che infiltra l’arte contemporanea nella vita quotidiana attraverso mostre di artisti internazionali negli spazi storici e monumentali della città di Milano. L’azienda si inserisce anche nel mondo dell’alta cucina con Il Ristorante Trussardi Alla Scala, uno dei migliori avamposti della gastronomia di qualità in Italia che ha di recente ottenuto il prestigioso riconoscimento delle due stelle Michelin.

Dizionario della Moda Mame: Trussardi. Il ristorante Trussardi Alla Scala.
Il Ristorante Trussardi Alla Scala.

Palazzo Trussardi Alla Scala

Nel 2009 il Gruppo ha ridefinito il concetto di flagship building grazie a profondi cambiamenti nella struttura di Palazzo Trussardi Alla Scala che è ora un avamposto della cultura e della tradizione del brand. Il piano terra del palazzo in Piazza della Scala, infatti, è oggi una struttura aperta e flessibile che ospita, dal 2008, il primo concept store Trussardi 1911, oltre ad uno spazio dedicato alle voci più interessanti del giornalismo d’immagine, e al Café Trussardi. Quest’ultimo è un esperimento che coniuga l’alta ristorazione con i ritmi frenetici della contemporaneità. Il déhors di cristallo, disegnato dallo studio Carlo Ratti Associati, è sovrastato dalla prima installazione in Italia di verde verticale di Patrick Blanc.

Dizionario della Moda Mame: Trussardi. Palazzo Trussardi Alla Scala.
Palazzo Trussardi Alla Scala.

I valori del Gruppo

Impegnato nei temi dell’innovazione, della sostenibilità e della tutela ambientale, il Gruppo è la storia e il futuro dell’eccellenza del Made in Italy nella moda, nel design, nell’arte e nella cucina. Il brand esprime un nuovo stile di vita, fondato sull’eccellenza: da quasi cento anni il marchio è espressione della solidità e della creatività di una casa, dell’impegno e dei valori di una famiglia.

Dizionario della Moda Mame: Trussardi. Campionario di pelli.
Campionario di pelli.

Trussardi è un’azienda di persone che lavorano per le persone. Dagli artigiani italiani che realizzano a mano gli accessori e l’abbigliamento fino alla realizzazione dei più complessi progetti internazionali, il Gruppo è al servizio dell’uomo. L’obiettivo è quello di rendere la sua vita più elegante, più appassionante, più preziosa, più stimolante.

Nella moda l’azienda ha maturato, in un secolo di esperienza, una capacità unica nella ricerca di modalità e tecniche nuove per trattare i pellami e i tessuti. Le radici del Gruppo affondano nel terreno della storia industriale italiana e la sua capacità di lavorare la pelle non ha eguali in tutto il mondo. Il laboratorio di guanti aperto da Dante Trussardi nel 1911 è un esempio storico della dedizione e delle ambizioni dell’azienda. La creatività del Gruppo, che ha attraversato, reinventandosi e rinnovandosi, l’ultimo secolo della nostra storia, esprime un immaginario fatto di eleganza misurata, di attenzione al dettaglio, di sobrietà e di fascino.

Nella moda, nel design, nell’arte e nella cucina, ogni volta che il brand va in scena coniuga la cultura e la riconoscibilità della sua storia con l’emozione, la leggerezza, l’ironia e le visioni della contemporaneità. Grazie alla forza della tradizione che ha costruito nel tempo, il brand è capace di proporre sorprese appassionanti, rapide innovazioni e piccole rivoluzioni quotidiane.

Dizionario della Moda Mame: Trussardi. Guanto in pelle blu.
Guanto in pelle blu.

Trussardi nel mondo

Trussardi è un Gruppo industriale che produce e distribuisce in tutto il mondo. Attraverso una differenziazione tra flagship stores, boutique, punti vendita in franchising, corner, licenze e grande distribuzione, i loro prodotti sono presenti in ogni mercato significativo per l’abbigliamento, gli accessori, i profumi e i complementi d’arredo e per la casa.

L’esclusiva rete distributiva del Gruppo comprende circa 440 punti vendita in tutto il mondo: 7 boutiques Trussardi 1911, oltre 300 tra boutique e corner Tru Trussardi, 17 negozi Trussardi Home, e oltre 110 negozi e punti di distribuzione di altri prodotti – tra cui il primo negozio monomarca TJ (Trussardi Jeans) aperto al Gum di Mosca – in 23 paesi in Europa, in Asia, in Medio Oriente.

Il Gruppo, con la prima linea Trussardi 1911 è inoltre presente nei più importanti multibrand del mondo tra cui Barneys, New York; Jeffrey’s, New York; The Webster, Miami; Ron Hermann, Los Angeles; Harrods, Londra; Joseph, Londra; Aizel, Mosca; Colette, Parigi; Printemps, Parigi; Mientus, Berlino; Quartier 206, Berlino; Abseits, Stoccarda; Lakis Gavalas, Atene; Galy, Ibiza; The Outpost, Barcellona; Chapeau, Valencia; White Gallery, Roma; Boon the shop, Seul; United Arrows, Tokyo; Restir, Tokyo; Designworks, Tokyo; Isetan, Tokyo; Estnation, Tokyo; Eight Million, Tokyo; Joyce, Hong Kong.

Gli anni recenti

Nel 2011 c’è il centenario del brand. La linea Trussardi 1911 diventa ufficialmente solo Trussardi, mentre viene rotto il legame con Milan Vukmirovic. Il nuovo capo designer è Umit Benan Sahin, di origini turche, che ha precedente collaborato con Marc Jacobs, Cacharel e Sophie Theallet. Sahin debutta con la sua prima collezione alla Fashion Week di Milano per la Primavera/Estate 2012. L’anno successivo viene nominata Direttore Creativo Gaia Trussardi, all’interno dell’azienda già dall’età di 23 anni.

Il marchio esprime la necessità di continua evoluzione e di rafforzare la sua identità. Nel marzo del 2016 Beatrice si ritira dal fashion business per dedicarsi esclusivamente alla Fondazione e lascia il 25% delle sue azioni al fratello Tomaso, che diventa Amministratore Delegato del Gruppo a partire dal 2013. L’azienda annuncia un piano quinquennale per riposizionare il brand nel settore del lusso accessibile. La linea Tru Trussardi viene chiusa, mentre proseguono le linee Trussardi e Trussardi Jeans, la prima rientra nello stile cool elegante, la seconda nello streetwear.

Trussardi ha introdotto una nuova borsa molto contemporanea, la Lovy Bag. La borsa, fatta con i materiali più pregiati, rappresenta la vera artigianalità italiana. Michelle Hunziker, brand ambassador, rappresenta perfettamente gli elementi ironici ed eleganti del brand. Sicura di sé, dalla personalità spumeggiante, Michelle compare in tutte le campagne pubblicitarie della Lovy Bag dal 2016.

Dizionario della Moda Mame: Trussardi. Michelle Hunziker, ambasciatrice del brand, con la Lovy Bag.
Michelle Hunziker, ambasciatrice del brand, con la Lovy Bag.

Il Riassetto Azionario

Nel dicembre 2018 iniziano le trattative tra Trussardi ed il fondo QuattroR. L’operazione prevede l’ingresso del fondo che, rilevando il 70% della società, porterebbe un aumento di capitale di 50 milioni di euro.

L’operazione si concretizza nel febbraio successivo con l’acquisizione di Trussardi da parte di QuattroR e vede Tomaso Trussardi assumere il ruolo di presidente del consiglio di amministrazione. Lo scopo è il rilancio dell’azienda, sulla base di un piano quinquennale, grazie al sostegno economico del fondo.

Nel 2020 Maela Mandelli lascia l’incarico di CEO del gruppo, venendo sostituita da Giuseppe Pinto, nel ruolo di interim CEO. Nell’ottobre dello stesso anno viene sostituito da Sebastian Suhl, ex Managing Market Global di Valentino.

Nel suo curriculum anche un trascorso in LVMH, prima come CEO di Givenchy dal 2012 al 2014 e poi come CEO di Marc Jacobs con base a New York fino al 2017, dopo oltre un decennio nel Gruppo Prada.

Il 25 maggio del 2021, a sorpresa, l’azienda comunica che Serhat Işık e Benjamin A. Huseby, fondatori del marchio berlinese GmbH, sono i nuovi Direttori Creativi della griffe. Gli stilisti giungono dopo tre anni di team interno dopo che l’erede Gaia Trussardi aveva lasciato il suo incarico nel 2018.

Nel marzo 2023 l’azienda, piegata da un debito accumulato negli anni e inasprito dal concorso di più fattori (principalmente la pandemia da COVID-19, lo scoppio della guerra in Ucraina e la crisi energetica), si è vista costretta ad aprire una procedura di ricomposizione della crisi presso il Tribunale di Milano, che ha attirato diverse manifestazioni di interesse. Inoltre l’AD e l’intero CdA si sono dimessi e, pochi giorni dopo, anche i due Direttori Creativi hanno lasciato la casa di moda.

Leggi anche: