Abloh, Virgil
Virgil Abloh è stato un direttore creativo statunitense (1980-2021)
Indice
- Origini
1.1 La carriera da DJ e lo streetwear - Pyrex Vision
- OFF-White e il successo
4.1.Le collaborazioni - Virgil Abloh direttore creativo di Louis Vuitton
- Le nuove collaborazioni e il design nell’era del COVID-19
- Lo stile di Virgil Abloh
- La scomparsa di Virgil Abloh
Le origini
Nato nel 1980 Virgil Abloh è stato un visionario fashion designer, DJ e produttore musicale americano.
Originario dell’Illinois, Virgil nasce in una famiglia di immigrati ganesi. Dopo una prima laurea in Ingegneria Civile presso la University of Wisconsin–Madison, ottiene nel 2006 un Master in Architettura all’Institute of Technology dell’Illinois. In un’intervista a GQ, Abloh racconterà di come gli studi di architettura sono stati fondamentali per il suo percorso da designer.
La carriera da DJ di Virgil Abloh e lo streetwear
Fin dagli anni del liceo, Abloh si cimenta nella professione da DJ. Al The Guardian racconterà della sua carriera da DJ nei weekend dopo la scuola e di quanto la musica sia ancora oggi una parte fondamentale della sua formazione e ispirazione.
Parallelamente all’attività di DJ, Abloh coltiva la passione per l’hip-hop e lo skateboarding, due realtà che lo hanno fatto avvicinare alla moda, facendogli conoscere la realtà underground degli anni ’90 e lo street-style. Lo sguardo rivolto verso questo lato della cultura pop e della moda anticoncezionale lo distinguerà nel suo lavoro come fashion designer. Nel 2003 incontra John Monopoly, manager del noto rapper Kanye West.
Pyrex Vision
Successivamente, Virgil e Kanye fondano insieme Pyrex Vision, un brand di lusso sperimentale basato sulla rielaborazione di vecchie t-shirt e felpe. Il brand è stato soggetto di una controversia in merito al design di una camicia di flanella blu dal costo di 550 dollari. La critica che è stata rivolta al designer è di aver utilizzato una vecchia camicia di Ralph Lauren e di avervi applicato sopra il nuovo design del brand.
Nel 2010, invece, Abloh assume la direzione creativa di Donda l’agenzia di Kanye West e collabora con il rapper come direttore artistico per l’album “Watch the Throne”.
Nel 2009, Abloh insieme a Don C, conosciuto tramite Kanye West, apre lo store concettuale RSVP Gallery a Chicago. Lo store comprende, oltre ai capi streetwear del designer, anche i pezzi di 424, Raf Simons, DRKSHDW di Rick Owens, Martin Rose.
OFF-WHITE e il successo
Grazie alla fama acquisita tramite la collaborazione con Kanye West e New Guards Group, Virgil fonda nel 2013 il suo brand di abbigliamento streetwear deluxe, Off-White c/o Virgil Abloh, con sede a Milano. Il marchio si afferma subito come fenomeno nel mondo della moda, arrivando nel 2014 tra i finalisti dell’LVMH Prize. Lo stesso anno la linea donna sfila per la prima volta a Parigi seguita nel 2016 dalla collezione maschile “Don’t cut me off” ed entra nella prestigiosa lista dei BOF 500.
Non sempre i risultati ottenuti sono stati buoni, al contrario, Abloh è stato spesso criticato per i suoi prodotti destinati a un pubblico giovane ma a loro comunque inaccessibile a causa dei prezzi elevati. In ogni caso, è soprattutto a Virgil Abloh che si deve la progressiva partecipazione di elementi streetwear nelle passerelle di alta moda.
Le collaborazioni
A partire dal 2017, Virgil Abloh avvia una serie di collaborazioni del tutto anti convenzionali per un marchio di moda. Con Off-White, Abloh da il via ad una rivoluzione, coinvolgendo brand completamente estranei all’industria della moda. È del 2017 la collaborazione con IKEA. La collezione, MARKERAD, è una rivisitazione di alcuni pezzi iconici di IKEA, tra tappeti, sedie, orologi e altri oggetti di uso quotidiano. Nello stesso anno, arriva la collaborazione con Louis Vuitton e Nike. Quest’ultima collaborazione consisteva nella rivisitazione della famosa sneaker “The Ten”.
Tra queste è importante citare la capsule collection Off-White x Jimmy Choo, ispirata alla Principessa Diana e la collaborazione con Nike.
Infine, sempre nel 2017, Abloh vince come miglior designer di Urban Luxe ai British Fashion Awards.
Virgil Abloh direttore creativo di Louis Vuitton
Nel marzo 2018 Louis Vuitton nomina Abloh direttore artistico per la linea uomo. Virgil è il primo uomo nero a ricoprire questa carica in 164 anni di esistenza della maison. A giugno la prima collezione dello stilista sfila a Parigi nel giardino del Palais-Royale ricevendo ampi consensi.
Nel 2018 la rivista Times seleziona Virgil Abloh tra le 100 persone più influenti del mondo. Nello stesso anno, Abloh si dedica all’arte attraverso una serie di collaborazioni con artisti e luoghi espositivi per le sue mostre. Esemplare è la collaborazione con l’artista giapponese Takashi Murakami. La mostra comprendeva una serie di sculture con luci al neon, e stampe floreali. Sempre nel 2018, il designer è nominato Designer dell’anno nel menswear presso il CFDA.
Nel 2019, il designer è coinvolto in una controversia relativa alla collezione menswear autunno/inverno 2019 di Louis Vuitton. La maison aveva presentato delle magliette con delle stampe in omaggio al Re del Pop in concomitanza con l’uscita di Leaving Neverland, il documentario su Michael Jackson al Sundance Film Festival. Il documentario aveva sconvolto l’opinione pubblica per via delle accuse di presenti stupri perpetrati dal cantante. In risposta alle critiche, il designer affermò di non aver visto il documentario e di non essere a conoscenza delle accuse.
Nel 2019, Virgil Abloh inaugura la mostra Figure of Speech. La mostra, curata da Michael Darling del Museo d’Arte Contemporanea di Chicago, celebra i lavori del designer. Nello stesso anno, Abloh decide di prendersi tre mesi di pausa per via di problemi di salute.
Le nuove collaborazioni e il design nell’era del COVID-19
Nel 2020, Abloh torna a dedicarsi al design con la collezione di arredi Efflorescence realizzata in collaborazione con Galerie Kreo di Parigi. I 20 pezzi esposti nella Galleria rispecchiano ancora una volta la grande influenza che il mondo urban e dello streetwear hanno su Abloh. I pezzi in cemento, decorati con graffiti fatti a mano evocano proprio questa estetica. Sempre nel 2020, arriva la collaborazione con Mercedes Benz. Il designer lavora alla nuova macchina classe G del marchio.
A seguito della pandemia da COVID-19, il designer lavora a delle mascherine con il suo brand Off-White. Il prodotto è il più ricercato del 2020 secondo le analisi di Lyst. Nel 2021, Virgil Abloh ha esplorato ulteriormente il tema della sostenibilità nel design, collaborando con Evian -con la quale aveva avviato una partnership già nel 2018- alla realizzazione di una nuova bottiglia d’acqua.
La forma della bottiglia, realizzata con polietilene tereftalato riciclato (rPET), rievoca già uno scarto di per sé, grazie alle ammaccature sui lati. Questa struttura, secondo Abloh manifesta fisicamente la natura riciclata del prodotto, nonché la sfida di Evian di voler arrivare a una produzione 100% sostenibile entro il 2025.
Lo stile di Virgil Abloh
Lo street-style è sempre un punto di riferimento per lo stilista, così come la cultura hip-hop a cui, però, si aggiungono di volta in volta altri riferimenti che possono andare dai quadri di Caravaggio a Raf Simons, a Mies van der Rohe. Virgil guarda al mondo dei DJ e degli artisti creando una moda che è espressione del sè e anticonformismo. Anche la grafica è importante per lo stile di Abloh e si traduce in stampe ripetute, motivi geometrici e slogan virgolettati.
La scomparsa di Virgil Abloh
Il 28 novembre del 2021 la famiglia comunica la prematura scomparsa del visionario designer che dal 2019 combatteva silenziosamente con una forma rara di tumore. Con queste parole Bernard Arnault ricorda il direttore creativo di Louis Vuitton:
Siamo tutti scioccati da questa terribile notizia. Virgil non era solo un genio e un visionario ma era anche un uomo con una bella anima e di grande saggezza. La famiglia di LVMH si unisce a me in questo momento di grande dolore.
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