THIERRY MUGLER
Marchi e case di moda,  T

Thierry Mugler

Thierry Mugler è un marchio fondato dall’omonimo uno stilista e fotografo francese nel 1975

Thierry Mugler è nato a Strasburgo nel 1948. Arrivato alla moda nel 1967 dalla danza. Tra il  ’65 e il ’66, balla al Opera du Rhin, nella natia Strasburgo. Dopo aver terminato gli studi alla School of Fine Arts, si traferisce a Parigi per diventare un fotografo. Contemporaneamente Mugler diventa un’assistente designer per molti marchi a Parigi, Londra e Milano.

Thierry Mugler
Thierry Mugler

Da Cafè de Paris al brand Thierry Mugler

Nel 1973 lancia la sua prima collezione con il nome Café de Paris. Coglie di sorpresa l’intera epoca: nonostante sia di moda lo stile hippie, Monsieur Mugler disegna abiti raffinati con vita stretta e maxi-spalle per una silhouette femminile forte, ispirata alle muse di Hollywood che lui adora così tanto. Con la sua estetica unica e stravagante, ha rivoluzionato un mercato della moda dominato dal minimalismo androgino degli anni ‘80 e ’90.

Il successo è immediato. Già nel ’74, dopo aver portato al successo Gudule, la boutique più alla moda di Parigi, fonda una maison con il suo nome. Ne diventerà divenendone proprietario nell’86. Nel 1978 apre il suo primo negozio a Parigi in Place Des Victoires con un progetto di Andrée Putman. Thierry celebra i dieci anni del marchio, nel 1986 con una sfilata aperta al pubblico allo Zenith di Parigi.

thierry mugler 1986
thierry mugler 1986

Fotografo

Celebrato per l’atteggiamento ironico e postmoderno del suo stile, è anche fotografo: notissime le immagini che ha scattato ai suoi abiti nel cuore barocco di Praga. Nell’88 ha pubblicato un libro, Thierry Mugler Photograph, di cui gli addetti ai lavori sottolineano l’esplosivo glamour. La struttura dei suoi abiti è definita, nonostante talune teatrali e volute esagerazioni, “body conscious”, per il rispetto delle proporzioni (spalle larghe, vita sottile). È stato il sarto di Danielle Mitterrand.

Monsieur Mugler ha un forte interesse per l’architettura. La sua visione anatomica del corpo, ereditata dal suo passato di ballerino, ne è una testimonianza: esagera il punto vita, incornicia le spalle e allunga la silhouette. Anche nelle sue campagne pubblicitarie, il suo occhio fotografico immortala l’amore per il “gigantesco” nell’architettura: L’Opera di Parigi, gli edifici dell’ex Unione Sovietica, il Chrysler Building. L’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo si uniscono in un abile gioco di contrasti.

Nel 1990 produce il video musicale, «Too Funky » per George Michael con protagoniste Linda Evangelista, Eva Herzigova e Tyra Banks.

Linda Evangelista in Too Funky di George Michael indossa un abito di Mugler
Linda Evangelista in Too Funky di George Michael indossa un abito di Mugler

Lo stile

Provocazione e seduzione sono fin da subito la sua cifra stilistica. Le donne che porta in passerella sono potenti femmes fatale vestite di tailleur rigorosi, pellicce, strass, lattice, corsetti, sovrastrutture spigolose che strizzano il punto vita. Thierry Mugler si ispira ai personaggi di fantascienza come cyborg e alieni, ma anche al mondo degli insetti, alla metamorfosi, e ai film noir. Ha fatto della silhouette a clessidra il suo tratto distintivo. Con umorismo e immaginazione, Thierry Mugler ha inventato un mondo libero e malizioso, incantato e incantevole, dove le creature più stravaganti si incontrano.

La linea di profumi e l’alta moda

Dal ’90 lancia anche profumi in collaborazione con il Gruppo Clarins. Nel 1992, crea il suo primo iconico profumo: Angel con la boccetta a forma di stella. Lo stello anno, debutta con la collezione di Haute Couture che sfila al Ritz Hotel di Parigi.

couture fall 1992
couture fall 1992

Eclettico e curioso, trova i suoi punti di riferimento nella storia, nelle carrozzerie delle automobili, in particolare quelle americane degli anni ’70, nel cinema (la Hollywood di Busby Berkeley, di Edith Head). Crea i corsetti per Madonna, i miniabiti per Sharon Stone.

Nel 1996, su invito della Chambre Syndacale De la Couture, entra a far parte ufficialmente della Paris Fashion Week.

La crisi

Nel 1997 il colosso del beauty Clarins ha rilevato il marchio in un momento in cui i profitti erano in forte calo. Nelle sue sfilate e nelle sue campagne pubblicitarie, il suo eccezionale talento per la performance non passa inosservato. È per questo che nel 2003 mette da parte la moda per il palcoscenico. Collabora come regista anche con il Cirque du Soleil e Beyoncé. Poi dà vita alle sue fantasie e ossessioni con Les Mugler Follies a Parigi e The Wyld a Berlino.

In quel periodo, la griffe ha registrato nel primo semestre 2002 perdite pari a 476 mila euro. Non subirà tagli, invece, il settore profumi che avrà un incremento del 16% grazie ai profumi. Così nel 2003, Mugler abbandona temporaneamente la linea di abbigliamento per dedicarsi alla linea di profumi. Vengono lanciati il Mugler Cologne, Alien e Womanity.

profumo Angel
profumo Angel

Il rilancio

Nel 2010 il brand viene rilanciato e affidato prima a Nicola Formichetti e poi, nel 2013 a David Koma. Il menswear resta sospeso. Koma debutta con la collezione primavera-estete 2015. Restando in un’ottica di rinnovo, nel 2016 Mugler cambia logo rendendolo più minimal.

Nel 2018, arriva alla direzione creativa Casey Cadwallader. Fin dalla sua prima collezione, il designer ha mostrato di riproposto il DNA del marchio: spalle drammatiche, i corpetti strutturati, il lattice, i tagli asimmetrici, le trasparenze, le scollature profonde e i cut off. Questi elementi sono stati rielaborati in un’estetica nuova. Per la collezione autunno-inverno 2021 il giovane designer ha portato in passerella un immaginario fetish provocante con una schiera di amazzoni potenti e sexy, vestite con lunghi abiti fascianti che sottolineano le curve del corpo e maxi cappotti.

SS21
SS21

Spinge ancora più lontano i valori del brand proponendo  silhouette come opera d’arte. Ogni curva è enfatizzata e posta in risalto dalle sue creazioni. Mantiene l’inclinazione di Monsieur verso le celebrities, vestendo le più grandi star per red carpet, video musicali, spettacoli, copertine. I vestiti di Mugler sono stati indossati da Kim Kardashian, Cardi B, Bella Hadid, Dua Lipa e Miley Cyrus.

kim Kardashian indossa l'abito "effetto wet" di Mugler durante il MET
kim Kardashian indossa l’abito “effetto wet” di Mugler durante il MET

Nel 2019 L’Oréal ha firmato un accordo con il gruppo Clarins. Il colosso beauty è entrato in possesso dei marchi Mugler e dei profumi Azzaro attraverso l’acquisizione della divisione fragranze di Clarins.

Lo stilista Thierry Mugler muore il 23 gennaio 2022.

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