Jacquemus 2010
Jacquemus: Maison di moda fondata da Simon Porte Jacquemus nel 2010
Simon Porte Jacquemus: l’enfant prodige della moda francese
L’enfant prodige della moda francese. Simon Porte, nasce nel 1990 Sud della Francia tra i campi di lavanda, precisamente a Bramejean, un piccolo paesino tra Marsiglia e Avignon.
Supportato dai sacrifici dei genitori intraprende il percorso di studi alla prestigiosa accademia di moda Esmod, si trasferisce quindi a Parigi. Ma il suo percorso dura poco e dopo la morte prematura della madre decide di abbandonare gli studi e fondare il suo brand nel 2010. È a lei che dedica il progetto, chiamandolo con il suo nome da nubile: Jacquemus. Da allora Simon disegna abiti per la ragazza che è stata sua madre, continuo fulcro ed ispirazione per la sua creatività.
La svolta arriva quando la sua terza collezione
La svolta arriva quando la sua terza collezione viene notata da Rei Kawakubo e Adrian Joffe. Incontro che gli cambierà la vita. Adrian, che gli offre un lavoro da commesso da Comme des Garçons, sarà il primo a ordinare la sua collezione per venderla a Londra al Dover Street Market, riscontrando un notevole successo.
Nel 2015 vince il premio LVMH, destinato ai giovani talenti della moda. Con la collezione ‘Les Santos de Provence’ conquista tutto il mondo.
Jacquemus Arriva il menswear
Nel 2018 annuncia la linea per l’uomo Jacquemus. Al termine della sfilata ‘Le Souk’ si è presentato in passerella con una felpa che recitava ‘l’homme Jacquemus’. L’attesa sale e per la SS19 presenta la prima collezione maschile ‘Le Gadjo’ con la quale celebra Marsiglia, il sole e il mare.
Il mio uomo e la mia donna non sono una coppia. Lei è sofisticata e sensuale, lui molto più giovane e ingenuo, ma in senso positivo. Indossa capi colorati, semplici e informali.
Lo stile Jacquemus: minimalismo romantico
Il suo stile è l’esatto opposto della moda degli ultimi anni. Dimentichiamo il mondo dell’underground e delle sottoculture, dei capi oversize e delle sovrapposizioni. Simon libera il corpo della donna, restituisce grazia e femminilità. Linee pulite e asciutte. Spacchi e spalle coperte, accessori che arricchiscono i suoi look. Tessuti grezzi dai toni caldi, ton sur ton. Minimalismo che celebra la donna ma anche gli anni’90. Decade che ha visto nascere il giovane talento e a cui Simone si ispira. É alle icone di quegli anni che guarda, prima fra tutti Laetitia Casta. É Jacquemus che la riporta sulle passerelle nel Gennaio 2019. Da allora la modella francese torna in auge, non solo cinema ma anche moda, viene infatti scelta come protagonista della campagne pubblicitarie di Saint Laurent e Valentino. La Casta è la protagonista della campagna per la collezione autunno/inverno 2021, L’anneè ’97, scattata da Valentin Herfray. Circondata da oggetti dall’allure pop: walkman, un vecchio nokia 3310, una rivista con Rachel di Friends.
Le sfilate iconiche
Non faccio solo vestiti, io scrivo storie e poi arrivano i vestiti
Il suo obbiettivo è raccontare una storia e lo fa attraverso i suoi abiti e le sfilate, ormai diventate iconiche. Quella sui campi di lavanda per la primavera/estate 2020, sui campi di grano lo scorsa estate per presentare la collezione ‘L’Amour’ per la SS21, che Simon dedica ai suoi collaboratori. L’atmosfera bucolica e sognate, è il suo marchio di fabbrica. Eleganza minimalista, attraversata da una continua nostalgia per la vita in provincia. Il tutto condito da un tocco di charme francese.
La comunicazione di Jacquemus
La sua comunicazione è coinvolgente, moderna. I social sono il suo mezzo. Durante la Vogue fashion Night out del 2010, durante la Paris Fashion Week, fa indossare le sue creazioni alle amiche invitandole ad entrare nelle boutique più famose. La manifestazione davanti alla sfilata di Dior, con le modelle vestite da operaie. L’annuncio della collezione maschile tramite una felpa che indossa alla sfilata di Febbraio 2018, # NewJob L’Homme Jacquemus. Sa come attirare l’attenzione. La sua pagina Instagram raccoglie scatti spontanei: gli agrumi, la natura, i colori, un lookbook di immagini da cui trae ispirazione. Come non ricordare poi la campagna per la collezione primavera estate 2021. Gli scatti sono realizzati dallo stesso Simon, protagonista l’amata nonna Liline. Indossa i capi più cool della collezione, in un mix di autenticità, realismo e sentimento.
A fine marzo 2021 Jacquemus lancia la collaborazione con Les fleurs de Paul (un’azienda che coltiva fiori di stagione) aprendo un pop-up store di floral delivery. Un progetto che nasce per portare un pò di spensieratezza e buon umore nelle case parigine, il tutto strizzando l’occhio alla sostenibilità. I coloratissimi mazzi di ranuncoli sono incartati con scampoli di tessuto delle collezioni Jacquemus.
Jacquemus ha registrato un fatturato lordo di 212 milioni di euro nel 2022 contro i 102 milioni di euro del 2021.
Situazione attuale
Un rappresentante dell’azienda ha confermato che Bastien Daguzan si dimette dalla carica di amministratore delegato di Jacquemus con effetto immediato.
In un comunicato, Daguzan ha dichiarato:
“Vorrei ringraziare Simon per la sua fiducia e per l’incredibile viaggio che abbiamo fatto insieme al team. È sempre stato un’immensa fonte di ispirazione; sono molto orgoglioso di aver fatto parte di questa avventura”.
Sebbene avesse una lunga storia con il marchio – aveva partecipato regolarmente alle sfilate e si era consultato con Jacquemus quando era direttore generale di Paco Rabanne -,aguzan è diventato CEO ufficiale del marchio solo nel maggio 2022. Dopo il fondatore del marchio Simon Porte Jacquemus, che in precedenza era stato sia direttore creativo che amministratore delegato dell’azienda, è diventato il primo amministratore delegato.
“Bastien è stato il principale motivatore dell’azienda e della sua leadership. Ci auguriamo che abbia successo nella sua nuova avventura”, ha annunciato Jacquemus.
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