Ijewere, Nadine
Nadine Ijewere, fotografa di moda britannica
Nadine Ijewere (1992) nasce nel sud-est di Londra da madre nigeriana e padre giamaicano. Raccoglie la cultura genitoriale per riflettere sui temi dell’identità e della diversità, catturando l’attenzione di British Vogue, i-D, WSJ Magazine, Garage e Allure. Con Vogue diventa la prima donna di colore a scattare una copertina.
Appassionata di arte e di tutto il mondo creativo, studia fotografia al London College of Fashion di UAL. Dopo la laurea, inizia a lavorare per un’azienda di interior design nel Chelsea Harbour Design Centre. Nel suo lavoro, la fotografa attribuisce un ruolo importante ai social media soprattutto nel rapporto con i colleghi stylist, come Ibrahim Kamara, e con i modelli.
È attratta da volti non tradizionali con l’obiettivo di mostrare un nuovo standard di bellezza e dare unicità alle diverse culture. Nel 2016, il lavoro di Ijewere è stato presentato alla mostra The Tate Britain Generation, all’Unseen Amsterdam e al Lagos Photo Festival nel 2017. Ha collaborato per Stella McCartney, Valentino, Selfridges, Gap, Nina Ricci e Dior per la creazione di campagne pubblicitarie e brevi video.
Nel 2017, Nadine Ijewere ha lavorato con la stylist Sara Van Pée per un editoriale di Vogue Italia intitolato Ugly . L’intenzione era quella di creare una narrazione accattivante con vestiti brutti.
Nel 2020 ha ricevuto il ICP Award.