Rudi Genreich 1922 – 1985
Rudi Gernreich, il designer futurista precursore dell’unisex
Rudi Gernreich è stato uno stilista e attivista austriaco. Nato nel ’22 a Vienna, fu costretto appena sedicenne ad espatriare a Los Angeles per fuggire i nazisti. Trascorse il resto della sua vita in California e, nel 1943, venne naturalizzato cittadino statunitense.
Rudi Gernreich: una moda per tutti
Il monokini
Ha precorso i tempi del nude-look, presentando nel 1964 il costume da bagno topless o “monokini”. Fece scandalo, ma rappresentava allo stesso tempo un capo liberatorio e simbolo dell’emancipazione, per la quale Gernreich si è battuto per molto tempo.
A Gernreich si deve anche l’invenzione del reggiseno-non-reggiseno, ovvero il reggiseno senza ferretto che sostiene la silhouette naturale della donna. Si tratta di un abbigliamento pratico e funzionale per colei che vira verso l’emancipazione e la libertà da ferretti e imbottiture: ora la donna è libera di muoversi. Pochi anni dopo, tutte le spiagge del mondo occidentale, fra divieti dei pretori e multe, si riempirono di monokini.
L’abbigliamento Unisex
Quello che sorprende ancora di più è la sua visione innovativa del costume da bagno e della moda. Infatti, lo stilista austriaco non intendeva i suoi costumi come capo esclusivamente femminile. Anzi, non c’era minimamente diversità di genere per lui. Proprio per questo motivo Gernreich è ancora considerato oggi il precursore dell’abbigliamento unisex. Lui stesso ammette che l’unisex è una dichiarazione totale sull’uguaglianza di uomini e donne, liberando il corpo.
Oltre ai costumi da bagno, Rudi crea una serie di capi head-to-toe monocromatici, con materiali elasticizzanti o particolarmente leggeri, in modo da dare un senso di immaterialità. Lo scopo però è anche un altro: Gernreich vuole rendere i suoi capi accessibili a tutti, senza distinzione di genere o di altro tipo. Era infatti approdato nel ’51 alla moda dal mondo del balletto nel qale aveva lavorato danzando e disegnando costumi, mestiere che gli era più consono per l’esperienza maturata come allievo della Los Angeles Art School negli anni ’40
Peggy Moffitt e Rudi Genreich
Ha collaborato a lungo con la modella Peggy Moffitt, con il suo caratteristico maquillage e il taglio a cinque punte del defunto Vidal Sassoon. Ha avuto una lunga collaborazione con Gernreich ed è inseparabile dalla produzione creativa dello stilista. L’unione di Gernreich con Moffitt e Claxton è stata al centro di The Total Look: The Creative Collaboration Between Rudi Gernreich, Peggy Moffitt, and William Claxton, al Museum of Contemporary Art di Los Angeles.
Stilista indipendente e attivista
Anche se Gernreich ha chiuso la sua azienda nel 1968, ha continuato a lavorare come designer. L’iconica tuta a specchio è un esempio di questo lavoro successivo. L’insieme – una tuta di chiffon nudo ricoperta di paillettes a specchio, con cuffia e stivali a specchio – è stato disegnato e fotografato per il numero di Natale 1969 di McCall’s, ma le foto non hanno fatto il taglio finale.
Come si è visto, Gernreich teneva a cuore il tema dell’emancipazione femminile. Si dedicò così anche all’attivismo politico, ponendosi in prima fila a sostegno delle questioni femministe e per la difesa dei diritti degli omosessuali. Lo stilista fu infatti co-fondatore, insieme al suo amante Harry Hay, della prima organizzazione omofila negli Stati Uniti, la Mattachine Society.
Leggi anche:
Iceberg FW 2021/2022: sfilata in vhs