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Sokolsky, Melvin

Melvin Sokolsky (1933): Fotografo americano

Nel 1959, Melvin Sokolsky, appena ventunenne, entra nello staff di Harper’s Bazaar dove si confronta con le immagini lineari e pulite dei grandi autori della rivista. Inventa uno stile molto legato a visioni surrealiste creando complesse coreografie dove eleganti modelle, imbragate da una serie di tiranti o inserite in gigantesche bolle di plastica trasparente, si librano nell’aria come in una favola.

Melvin Sokolsky
Melvin Sokolsky

Riferimenti a grandi pittori

I suoi riferimenti sono a grandi pittori come Van Eych, Heronymus Bosch, Salvador Dalì, Balthus: in una sua immagine di moda per Harper’s Bazaar compare uno specchio che ritrae il fotografo mentre scatta, proprio come ne Las Maninas di Velazquez. Particolarmente attento alla qualità dell’immagine, diventa famoso per la cura nella scelta delle pellicole — un bianconero finegranulare e la diapositiva Kodachrome 25 dalla grana finissima che permette di ottenere colori molto saturi — che costituiscono il riconoscibile stile anni ’60 a metà strada fra la classicità di Avedon e l’inventiva di Hiro.

Bubble 1963
Bubble 1963

Pubblica su McCall’s, Esquire, Newsweek, The New York Times Magazine, Ladies Home Journal e lavora per diverse campagne di moda utilizzando soggetti come Twiggy, Julie Christie, Ali Mc Graw, Mia Farrow. Nel 2000 pubblica la monografia Seeing Fashion.

Ne 2016 la Steley Wise Gallery di New York ripercorre i 40 anni di carriera del fotografo newyorkese, mettendo l’accento sulla serie Bubble del 1963.

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