Sutherland, Lucy Christiana
Lucy Christiana Sutherland, Lady Duff Gordon (1862-1935), sarta inglese sopravvissuta al Titanic
Lucy Christiana Sutherland è una superstite del Titanic. Tagliava e cuciva vestiti per la sorella Elinor Glyn, la scrittrice. Così, quando deve buttarsi alle spalle un precario matrimonio che la fece rimanere sull’orlo della bancarotta, decide di fare la sarta un po’ in controtendenza. Guarda infatti alle eleganze del ‘700. Di conseguenza, nel 1894 affitta un negozio in Burlington Street, a Londra. “Maison Lucille” ha successo, anche perché la già famosa sorella traina il gran mondo nel suo atelier. Disegna anche costumi per il teatro. All’inizio del ‘900, trasloca in Hanover Square e dà alla sua maison il nome Lucille.
All’inizio del nuovo secolo l’azienda è diventata una delle più grandi case di moda e di couture di Londra. Nel 1910, sbarca a New York, nel ’12 a Parigi, nel ’15 a Chicago. Ziegfeld, fra il ’16 e il ’20, le affida gli sfarzosi costumi delle sue riviste musicali. Ma, subito dopo la prima guerra mondiale, il gusto cambia. Nel giro di pochissimi anni, la stella di Lucille s’offusca. La sarta, divenuta per matrimonio Lady Duff Gordon, fallisce nel ’23. Resta una sua autobiografia, Discretions and Indiscretions, nella quale viene anche detto che non aveva intenzione di salire sul Titanic inizialmente, ma a causa di alcune richieste di affari è dovuta salire sulla prima nave disponibile.
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