Natalia Goncharova
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Goncharova, Natalia

Natalia Goncharova, un’icona dell’avanguardia russa

Natalia Goncharova (1881-1962) è stata una pittrice, protagonista dell’avanguardia artistica russa.

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La sua formazione è fin da subito fortemente influenzata dalle ricerche della pittura occidentale di inizio Novecento. Opere di Matisse, Gaugin, Cezanne e Picasso lasciarono un segno indelebile nella produzione della Goncharova.

La grande versatilità e spirito di ricerca dell’artista russa è testiomoniati dalla grande varietà della sua produzione, che varia dai dipinti alla scultura, ai disegni per la moda e per il teatro, alle stampe fino alla carta da parati.

Si intravede in Natalia il tentativo di combinare l’arte russa con quella francese del primo novecento, come in Modella su sfondo blu (1909/10),  Fumatore (1911) o Lottatori (1909). Queste opere la consacrarono da un lato al successo, ma anche moltissime controverse, soprattutto per i suoi nudi femminili.

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Ha avuto un brusco rapporto con i futuristi italiani. La diatriba si muoveva sul filo delle rivendicazioni circa la paternità del Futurismo. Anche lei, infatti, è affascinata dalla velocità del mondo moderno e dalle macchine e abbraccia la teoria raggista di Larinov. Non stupisce dunque che nel 1913, firma il manifesto del Raggismo.

Se la sua produzione si incentra soprattutto sui costumi teatrali per i balletti di Diaghilev, dal ’33 al ’49 si avvicina al mondo della moda disegnando abiti per l’atelier di Parigi in cui accosta elementi folkloristici e tradizionali russi alle più moderne decorazioni geometriche.

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