Eco, Umberto
Umberto Eco: studioso, narratore e saggista
Umberto Eco (1932) è stato uno studioso, narratore e saggista. La sua attività spazia dall’estetica medievale (si è laureato in filosofia nel ’54 a Torino con una tesi su san Tommaso d’Aquino) all’arte d’avanguardia. Dalla formulazione di una coerente teoria semiologica (ha scritto un Trattato di semiotica generale) ai temi e ai fenomeni della cultura di massa. Ordinario di semiotica all’università di Bologna, è stato fin dai primi anni ’60 uno dei maggiori interpreti dei fenomeni culturali ‘bassi’, criticandone qualsiasi condanna aprioristica e sottovalutazione intellettualistica. Dallo studio ‘fenomenologico’ di Mike Bongiorno in poi, Umberto Eco non ha mai disdegnato nessun ‘segno’ che comparisse nell’articolato edificio del sistema culturale.
Complesso e non episodico il suo approccio agli aspetti del mondo della moda. Difatti spazia dall’impatto comunicativo a quello estetico, dal problema del costume a quello della comunicazione estesa. Fin dai suoi primi studi di estetica, infatti, dichiara di intendere l’arte come fare concreto, empirico, in un contesto materiale e tecnico. A partire da questa prospettiva, ogni soggetto può essere analizzato secondo il significante e ogni forma come emanazione della funzione. La vorticosa spirale secondo la quale il nostro tempo riempie e svuota le forme di significati, riscopre codici e li dimentica, altro non è, in fondo, che una continua operazione di styling. Un’operazione, dunque, che ha il sistema della moda come modello esemplare.
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