Vanity Fair magazine
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Vanity Fair

Vanity Fair è uno dei magazine di punta di Condé Nast. Affronta temi riguardanti la moda, la cultura pop, la società, la politica, il gossip e le celebrità.

Origini

Le origini della rivista risalgono al 1859, quando era un magazine settimanale umoristico con sede a Manhattan. Esso, chiuse nel 1863 per poi essere acquistato nel 1913 da Condè Nast Pubblications. Da questa acquisizione e da quella della rivista di moda maschile Dress, nacque Dress and Vanity Fair, una rivista culturale pubblicata fino al 1936 quando venne poi inglobata con Vogue.

Dress & Vanity Fair
Dress & Vanity Fair

Il rilancio

Nel 1983 Condè Nast rilanciò la rivista sotto la guida della redattrice Tina Brown. Il primo numero risale al marzo del 1983 con la direzione di Richard Locke che, in precedenza, aveva collaborato con il The New York Times.

In questi anni, Vanity Fair ha testimoniato il consumismo stravagante degli anni ’80 anche attraverso i ritratti delle celebrità. Nel 1991 viene pubblicata la prima edizione internazionale, Vanity Fair U.K e l’anno successivo l’editore Graydon Carter ha migliorato la qualità introducendo articoli sugli affari nazionali e mondiali. Carter ha altresì introdotto dei numeri speciali sulle celebrities come Hollywood Issue. Carter si ritira nel 2017 e al suo posto arriva Radhika Jones.

Vanity Fair Hollywood issue
Hollywood issue

Vanity Fair oggi

Attualmente, Vanity Fair è una rivista conosciuta soprattutto per i ritratti delle celebrità, per raccontare questioni sociali, artistiche e di intrattenimento. Inoltre, è caratterizzata da una scrittura vivace e dinamica che coinvolge un numero di lettori prevalentemente femminile. Numerosi sono i fotografi che hanno contribuito al successo della rivista, tra questi: Bruce Weber, Annie Leibovitz, Mario Testino ed Herb Ritts. La rivista è nota per le sue numerose copertine provocatorie e non convenzionali come quella del celebre numero di agosto 1991, in cui Annie Leibovitz ritrae l’attrice Demi Moore incinta.

Vanity Fair Italia

Vanity Fair Italia è stata la prima edizione non in lingua inglese e la ad avere una pubblicazione settimanale. Dal suo lancio nell’ottobre del 2003, presenta un interessante mix editoriale che unisce moda e notizie, intrattenimento e approfondimento.

Durante il primo biennio, ha visto la direzione del giornalista Carlo Verdelli al quale è poi seguito Luca Dini, direttore della rivista per undici anni, fino al 2017. Dal 2017 al 2018, la direzione è passata a Daniela Hamaui fino a quando nel dicembre 2018 l’incarico è stato affidato all’ex firma di D-La Repubblica, Simone Marchetti. Sotto la direzione di Marchetti, l’edizione cartacea è stata rinnovata grazie al contributo del direttore creativo Massimo Pitis. Per le grafiche, Pitis si ispira all’arte e con Marchetti hanno creato lo slogan “quello che è non è quello che sembra”.

Vanity Fair italia, cover Madonna
Cover Madonna

Esso promuove anche eventi mondani di successo come la cena di gala durante la Mostra del Cinema di Venezia e il ciclo di incontri Vanity Fair Stories in cui vengono raccolte una serie di iniziative e talk show dove vengono coinvolti molti personaggi influenti. L’evento ha avuto un forte impatto digitale: infatti, è tra i magazine con un maggiore engagement sui social.

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