Carlo Tivioli
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Carlo Tivioli

Carlo Tivioli (1935-2020) marchio specializzato in pellicce e maglieria

Carlo Tivioli, nato a Brescia nel 1935, trascorre gli anni giovanili a Torino, frequentando l’ambiente intellettuale e artistico degli anni ’60. Impara l’arte della pellicceria nel laboratorio di un cognato e, alla fine di quel decennio, apre un piccolo atelier a Milano. Nel ’71, le sue creazioni vanno per la prima volta in passerella, durante la settimana dell’alta moda di Roma: il giorno dopo, le cronache parlano entusiasticamente della sua collezione Red and blue, con gonne e camicette di persiano, paltò di canguro, tuniche di zebra, loden di visone, impermeabili di zibellino.

Anticonformismo

Lo stilista sale alla ribalta per l’anticonformismo dei suoi capi, eseguiti sempre con maestria artigianale. I ricchi anni ’80 gli consentono un grande sfoggio di lusso accompagnato dalla straordinaria leggerezza della costruzione, una costante della sua abilità tecnica. Sono entrate nella storia della pelliccia anche alcune sue celebri lavorazioni, come il visone millerighe, ispirato all’arte cinetica, i mosaici colorati ispirati a Vasarely, il nido d’ape, il goffrato, i chiaroscuri a punta di diamante.

Laboratorio di San Patrignano

Da alcuni anni, Tivioli mette il suo sapere a disposizione dei ragazzi che lavorano nel laboratorio di pellicceria della comunità di San Patrignano. Lusso ed eleganza per la collezione autunno-inverno. Ma anche capi portabili e versatili, accanto ai modelli più classici. La pelliccia trattata come un tessuto, le tinte pastello oltre il tradizionale nero e beige, per uno stile anni ’50, stretto in vita da alte cinture, con il sotto che si svasa a campana. Giacconi più sportivi e giovani in maculato militare, indossati a volte in modo eclettico sui bermuda. Tanti gli accessori e, per i vestiti, broccati e paillette per la sera.

Le pelliccia di Tivioli

È l’anno del ritorno alla grande della pelliccia, in tutte le sfilate. Tivioli la interpreta in modo originale e sorprendente. Sono pellicce sfrangiate ispirate all’età del jazz e del charleston, con peli ultralussuosi accostati a quelli più poveri, ma soprattutto in cui gioca molto il colore. Sono rosse, turchesi, pink, blu scuro, leggerissime, lunghe fino a terra, ornate da numerose code, un look esaltante per una donna moderna e trasgressiva. Nelle collezioni successive, Tivioli non rinuncia a presentare una donna dinamica e attiva, con il lusso delle sue pellicce, con fogge e lavorazioni che permettono addirittura lavorazioni origami, rese più moderne da colori accesi e quasi sfrontati.

Il marchio nelle mani di Clemente Tivioli

Dopo 45 anni di carriera, Carlo Tivioli ha passato le redini al figlio Clemente Tivoli. Dal 2014 Clemente intraprende viaggi di ricerca, scoprendo i tessuti più belli e rari al mondo da utilizzare per le sue collezioni. Viaggia tra il deserto del Rajasthan in India, la Valle Sacra in Perù, le giungle dello Sri Lanka e i villaggi remoti delle tribù sudafricane. Sotto la sua direzione, il marchio Carlo Tivioli adotta un approccio sostenibile. Infatti, lo shearling utilizzato proviene solo dall’industria alimentare, acquista le pelli esclusivamente da WELFU e SAGA e le pellicce sono FurMark, un meticoloso sistema di tracciabilità e certificazione basato su sostenibilità, benessere animale e impatto ambientale in
fasi del processo produttivo.

Muore nel Marzo 2020

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