Luciano Soprani
S,  Marchi e case di moda

Soprani, Luciano

Luciano Soprani (1946 – 1999) è stato uno stilista italiano, considerato l’inventore dello stile androgino. Nato a Reggiolo, ultimo di sei fratelli, a 18 anni si diploma come perito agrario all’Istituto Zanelli di Reggio Emilia.

Gli inizi da Max Mara

“Ma”, ha raccontato, “avevo sempre continuato a disegnare abiti, gonne, bolerini, a rischio di sonorissime sberle e di malcelati scandali in famiglia.” La sua passione: la moda. A 19 anni lo assume, come figurinista, una delle aziende leader del made in Italy, MaxMara. “È stata per me una formidabile scuola. Achille Maramotti, il padrone, volle che capissi il cucito e mi rendessi conto di che cosa significa costruire un modello, passare dal ghirigoro su un foglio, dall’estro alla realtà dell’abito.”

Luciano Soprani
Capo di Luciano Soprani, anni ’80.

Gli anni ’70

Dopo due anni, è già il responsabile di sette collezioni. Nel 1974 fugge dalla provincia e approda a Milano, che, proprio in quegli anni, stava decollando come capitale dell’alta moda pronta. Disegna per Basile e per il GFT. Nel 1982 debutta sulle passerelle di Milano Collezioni con una linea che porta tuttora il suo nome. I capi sono costruiti con grande abilità tecnico-sartoriale, all’insegna del comfort e della funzionalità. Fin da allora, definisce il suo stile su costanti riconoscibili, fra cui i colori non-colori, la qualità dei materiali e l’abbinamento di tessuti maschili a linee molto femminili, anche se sempre rigorose.

Luciano Soprani
Christy Turlington in Luciano Soprani.

Kashiyama e Luciano Soprani

Nel 1986 è il primo stilista italiano che si lega (al 49 %) con una società di distribuzione giapponese, la Kashiyama. Conquisterà il mercato dell’Estremo Oriente, ma il sodalizio non reggerà più di cinque anni. Sul finire degli anni ’90, Soprani idea e produce quattro collezioni di abbigliamento uomo e donna e disegna, su licenza, una ventina di linee, dai tessuti a tutti gli accessori. Inoltre, firma sette profumi per uomo e donna. Quella che sarebbe stata la sua ultima sfilata – il 24 settembre 1999, un mese prima della morte (avvenuta a Milano a causa di un cancro) – si è chiusa, come sempre, con la sua presenza in passerella, assieme alle modelle.

Luciano Soprani
Campagna pubblicitaria del 1988.

Il nuovo millennio: dopo Soprani

Il “dopo Soprani” si chiama Dilio Ortigoza, un venezuelano che in un certo senso stravolge i canoni della moda intesa come compostezza. Proprio per ritrovare, o meglio restituire, lo stile sobrio di misurato buon gusto tanto caro alle clienti della maison (con l’attenzione anche alle figlie di queste signore), arriva alla direzione creativa Alessandro Turci, un piemontese di 43 anni che debutta con la collezione donna per la primavera/estate 2003.

Voluto da Satinine, la società che nel 2001 ha acquisito il marchio, realizza anche le collezioni maschili, la home collection e gli accessori, compresi i profumi. Turci vanta un solido background, oltre a una laurea in legge. Nel 2002, la rivista californiana di tendenza Flaunt lo segnala tra i personaggi che animano la scena milanese: si tratta di un primo passo per il rilancio della griffe. Nello stesso anno è stato siglato un accordo quinquennale tra lo Studio Soprani e la società Afc. di Carpi. L’accordo prevede la produzione e distribuzione mondiale della prima linea di prêt-à-porter femminile firmata Luciano Soprani, a partire dalla collezione autunno/inverno 2002/2003.  Risale ancora al 2002 la licenza settennale concessa da Luciano Soprani a Facis, società con 830 punti vendita in Italia e 320 all’estero, per la produzione e la distribuzione, in Italia e all’estero, della linea maschile.

Luciano Soprani
Capo di Luciano Soprani, 2012.

L’acquisizione della griffe da parte di Satinine S.p.A., società leader nel campo dei profumi e della cosmesi, si è conclusa con la fusione delle due aziende. Ora Studio Soprani ha ripreso il nome originale del fondatore e dal gennaio 2006 è divenuta Luciano Soprani s.r.l. Viene confermata la direzione creativa della griffe, iniziata con la collezione prêt-à-porter donna primavera/estate 2003 di Alessandro Turci. Il designer ha collaborato con marchi internazionali, forte di uno spirito innovativo, portavoce del rinnovato percorso della maison, con uno stile di grande creatività e attualità.

Nel mese di settembre 2010 si è verificato uno strappo fra la Luciano Soprani e la Camera Nazionale della Moda Italiana: quest’ultima, in particolare, aveva revocato il contratto con Fiera Milano per lo svolgimento delle sfilate nei suoi spazi quando la Luciano Soprani s.r.l. ancora non ne aveva trovati di nuovi. L’AD Vittorio Petrone ha quindi deciso di dimettersi dalla CNMI e di non sfilare più in occasione delle settimane delle moda milanesi. La decisione è stata accompagnata da queste parole:

L’improvvida decisione denota l’assoluto disinteresse per le aziende associate e la disinvoltura con cui le poche aziende del Consiglio Direttivo decidono le sorti dei soci senza neppure interpellarli. Tutto ciò conferma la perdita della Mission della Camera della Moda e il disconoscimento che il mondo della moda italiano è fatto sì da grandi e prestigiose firme, ma anche da un tessuto di medie e piccole aziende, che tutte insieme costituiscono il prezioso network della moda italiana.

Negli anni successivi l’azienda ha continuato la sua crescita, specializzandosi nella realizzazione di abbigliamento da cerimonia per uomo, donna e bambino. In particolare: a dicembre 2010 Modelleria Italiana ha ricevuto la licenza per la produzione degli abiti da bambini e nel 2012, rispettivamente a febbraio e giugno, il Gruppo Textura e la camiceria maschile Milena S.p.A hanno avuto la licenza per la produzione di abiti da cerimonia e camicie maschili.

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