Jeremy Scott
S,  Brand e Fashion designer

Scott, Jeremy

Jeremy Scott (1975) è un fashion designer americano 

Jeremy Scott è un fashion designer americano nato nel 1975 a Kansas City, nel Missouri.

Frequenta il Pratt Institute di New York, scuola di arte e design della grande mela, presso cui si diploma con ottimi voti. La passione per la moda che coltiva sin da ragazzino, leggendo l’edizione italiana di Vogue e scrivendo brevi saggi sulla moda in francese, lo spinge, quasi ventiduenne, a lanciarsi nel fashion system.

E’ l’ottobre del 1997 quando Jeremy fa il suo esordio durante la settimana della moda parigina. Presenta una collezione intitolata Rich White Women, composta da camici da dottore bianchi, pantaloni dal taglio asimmetrico e T-shirt multifunzione. L’esordio spumeggiante non è che il primo passo verso un’ascesa inarrestabile. In breve tempo diventa uno dei designer più amati e apprezzati dalla stampa, dai consumatori e dalle innumerevoli celebrità che scelgono i suoi capi per le apparizioni in pubblico.

Scott

Volti noti dal calibro di Madonna, Lady Gaga, Christina Aguilera, Björk, Beyonce, Rihanna, M.I.A., Santigold, Beth Ditto, Kylie Minogue, Ciara, Lindsay Lohan, Gwen Stefani Kanye West, Katy Perry, Justin Timberlake, Paris Hilton, Victoria Beckham, Agyness Deyn e Britney Spears, per la quale ha curato i costumi del videoclip Toxic del 2003, sono state immortalate su tabloid e riviste mentre indossavano pezzi delle stravaganti collezioni di Scott.

Il suo stile eccentrico

La sua moda, sfacciata ed irriverente, divertente e maliziosa, prende ispirazione dalla Pop Art , dai colorati anni Ottanta e dai volumi degli anni Novanta. I frequenti riferimenti all’arte di Keith Haring lo portano a collaborare con la Keith Haring Foundation per un progetto con Adidas. Dopo diversi anni di sfilate a Parigi, Scott decide di spostarsi a New York per la collezione Autunno/Inverno 2002.

Le collaborazioni di Jeremy Scott

Sono questi gli anni in cui iniziano le partnership con diversi brand e case di moda. Una primissima collaborazione avvenne agli esordi, tra il ’97 e il ’98, con Swarovski; un’altra, nello stesso periodo, con Christian Louboutin. Qualche anno più tardi, tra il 1999 e il 2000, Scott collabora con il ‘cappellaio’ più prestigioso del mondo della moda, Stephen Jones.

Nell’autunno del 2005 lavora con Linda Farrow per una linea di occhiali, collaborazione che permane fino al 2011, quando la pop star Lady Gaga, nel videoclip di Telephone, indossa il celebre occhiale Jeremy Scott Mickey. Nel 2005 Jeremy Scott firma anche una linea per Happy Valley, di New York, e nella primavera del 2006 collabora con Longchamp producendo una edizione limitata della famosa borsa da viaggio.

Lady Gaga - Jeremy Scott Eyewear | Spotted on sunglasscurator.com

Nel 2003, inoltre, Jeremy Scott viene ingaggiato da Adidas per alcuni progetti e collaborazioni. Nessuno poteva immaginare un successo così grande per la collaborazione tra i due: le edizioni speciali create per Adidas Original dal designer sono attese con impazienza dalla stampa e dai fans sparsi in tutto il mondo. Modelli cult come le winged sneakers, con ali applicate, le flame sneakers e le Teddy Bear sneakers, che hanno un orsetto di peluche come linguetta, o come le tute con decorazioni pop, sono diventati pezzi da collezione per gli appassionati del genere.

    Adidas Teddy Bear Shoes Jeremy Scott – Footwear News

Del 2011 è la collaborazione di Jeremy Scott con l’azienda svizzera di orologi Swatch: il designer ha creato tre modelli raffiguranti gli elementi più ricorrenti nella sua iconografia. Opulence è un orologio nero con il quadrante incorniciato e Lighting ha il cinturino a forma di saetta, mentre Winged è orologio bianco con le famose ali. Jeremy Scott dà un nome ad ogni collezione che propone, come un artista spesso fa con le proprie opere: fra questi Boudoir BombshellHanger Appeal, Opulence e Men at Work.

Jeremy Scott per Moschino

Nel 2013 Jeremy Scott è stato nominato Direttore Creativo di Moschino, sostituendo la storica collaboratrice del fondatore Rossella Jardini. Il suo approccio ironico alla moda, simile a quello di Franco Moschino, è emerso già nella collezione A/I 2014: infatti durante la sua prima sfilata per il marchio, in cui sono salite in passerella star del calibro di Rita Ora e Katy Perry, ha reinterpretato dei tailleurs Chanel in chiave pop, prendendo ispirazione da forme e colori tipici di McDonald’s.

Did Moschino Dilute McDonald's Trademark? | BoF

Negli anni successivi il suo stile si conferma rivolto alla cultura pop, con riferimenti al mondo dei cartoons, alle icone mediatiche della contemporaneità e alla società consumistica americana. Uno stile non sempre apprezzato dalla critica, ma che gli è valso il titolo di “Designer of the People” e un grande successo di pubblico, favorito anche dalla frequente adozione della formula see now – buy now. I clienti, infatti, hanno apprezzato i loghi XXL e la comparsa dell’orso Teddy, ormai emblema del marchio: così hanno avuto successo non solo abiti e accessori, ma anche i gadget dedicati agli smartphones. Ne è nata una forma di collezionismo che è riuscita ad avvicinare la casa di moda anche a un pubblico più giovane rispetto al passato.

Il 21 marzo 2023, a sorpresa, il designer ha lasciato la direzione creativa della maison per dedicarsi a nuovi progetti. Sia lui sia Massimo Ferretti, Presidente del Gruppo Aeffe, che detiene la proprietà di Moschino, si sono detti soddisfatti del percorso condiviso nei 10 anni precedenti. Nei giorni immediatamente successivi ha annunciato una collaborazione con Hyundai Motor, che lo ha coinvolto nel progetto Re:Style, volto a trasformare materiali di scarto dei veicoli elettrici e tessuti deadstock in creazioni di moda.

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