
Robe di Kappa
Robe di Kappa, abbigliamento casual
Robe di Kappa – da non confondere con il quasi omonimo marchio Kappa – è un brand di abbigliamento informale, destinato a chi vuole indossare nel tempo libero e nelle attività professionali i capi classici del casual di qualità, ma a prezzi accessibili. Il brand è di proprietà del Gruppo torinese BasicNet, la stessa azienda che detiene in portafoglio anche il marchio Kappa, che si rivolge però a un segmento di mercato completamente diverso: quello dell’abbigliamento, degli accessori e delle calzature activewear e streetwear.
Gli inizi
Robe di Kappa nasce nel 1968 come costola del preesistente brand Kappa, creato nel 1956, che a quel tempo era un marchio di abbigliamento intimo – calze e underwear – di proprietà del Maglificio Calzificio Torinese, fondato nel 1916 dall’imprenditore Abramo Vitale.
Le difficoltà economiche
Dopo anni di solidità economica e di espansione commerciale, nel 1968 il Maglificio Calzificio Torinese versava in gravi difficoltà finanziarie. I magazzini erano pieni di magliette della salute invendute, a maniche lunghe e corte. Il fallimento era vicino. Si racconta che, un giorno a Parigi, il 23enne Maurizio Vitale – pronipote del fondatore e neo-amministratore delegato – si soffermò a osservare John Lennon durante un’intervista televisiva: indossava la camicia di un caduto in Vietnam. Il giovane Vitale capì che i tempi stavano cambiando e che tutti i giovani avrebbero voluto seguire l’esempio del proprio idolo, abbandonando l’abbigliamento formale – fino ad allora praticamente obbligatorio nelle università, sul lavoro e persino nel tempo libero – a favore di una moda informale e unisex.
La ripresa
Fu così che Maurizio Vitale fece tingere di verde militare le magliette invendute. Le sarte del Maglificio Calzificio Torinese ci cucirono sopra gradi e stellette. Grazie alla rete commerciale di Kappa, il nuovo prodotto conquistò l’Italia. Giuseppe Lattes, anziano presidente dell’azienda torinese, pur rallegrandosi per l’intuizione del giovane imprenditore, indicò quelle nuove magliette – stranissime ai suoi occhi – come “robe”. E Maurizio Vitale ebbe la sua seconda intuizione: era nato il marchio Robe di Kappa.
Robe di Kappa, la famosa Polo
Vitale individuò presto nella polo il capo d’abbigliamento adatto a rappresentare il nuovo brand: un prodotto che divenne subito icona e che – a 50 anni di distanza – resta il grande best seller del marchio, proposto a ogni stagione in decine di grafiche e colori, classici e nuovi. La polo Robe di Kappa è ancora oggi il risultato di un lungo e rigoroso processo industriale: il tessuto piqué viene ottenuto dalla lavorazione a nido d’ape del cotone, mentre le cuciture a incastro sulla spalla garantiscono nel tempo la vestibilità.

Dal 1968 a oggi, il marchio Robe di Kappa ha progressivamente abbandonato l’unisex a favore del total look, con collezioni che – oltre alla celebre polo – comprendono da molti anni anche maglie, maglioni, capi spalla, pantaloni, shorts, gonne, abiti, camicie, camicette, T-shirt e accessori. Il marchio Robe di Kappa è distribuito principalmente sul mercato italiano, attraverso più di 100 negozi monomarca. Alcuni sono di proprietà del Gruppo BasicNet; la maggioranza opera in franchising.
Nello spazio
Nel luglio 2017 una versione della Polo Robe di Kappa è stata “lanciata nello Spazio” come parte dell’equipaggiamento personale del team della Stazione Spaziale Internazionale: realizzata in EcoTech, una fibra vegetale che garantisce maggiore idrorepellenza e minore formazione di batteri, è stata sottoposta per due mesi a test di qualità, superati.
Il logo di Robe di Kappa

Spesso il marchio Robe di Kappa viene confuso con il brand Kappa, che è invece destinato a un segmento di mercato molto diverso e che – a differenza di Robe di Kappa – è un marchio globale, presente in oltre 120 mercati nel mondo, nei 5 continenti.
L’equivoco nasce certamente dal logo. Entrambi i brand, infatti, sono rappresentati dalla silhouette di un ragazzo e una ragazza seduti a terra, appoggiati schiena contro schiena con le gambe piegate. Più piccolo e discreto quello cucito sui capi Robe di Kappa; più grande ed “esploso” quello presente sulle collezioni Kappa. In tutti e due i casi, si tratta dell’unico logo nel settore dell’abbigliamento che rappresenti una figura umana, invece di un animale o un segno grafico.
Ambassador celebri
Il marchio ha avuto nel corso dei decenni Ambassador celebri, tutti immortalati con la Polo Robe di Kappa da altrettanto celebri fotografi (uno su tutti: Oliviero Toscani). Dall’allenatore di calcio Marcello Lippi al cantante e showman Elio (Elio e le Storie Tese); dall’idolo del Napoli Diego Armando Maradona al campione di F1 Jacques Villeneuve; dal fuoriclasse del motociclismo Loris Capirossi al presentatore televisivo Piero Chiambretti.
Dallo schermidore Andrea Baldini alla pallavolista Francesca Piccinini; passando dai fratelli dello sci italiano Matteo e Francesca Marsaglia alla signora internazionale del golf Diana Luna.

Nel 2020, l’attore Luca Argentero diventa testimonial di Robe di Kappa per la moda uomo collezione primavera/estate 2020. La collezione presenta la famosa polo del brand interpretata secondo i codici della moda contemporanea.
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