Rheims, Bettina
Bettina Rheims (1952) è una fotografa francese che si occupa anche di arte contemporanea
Dopo aver concluso la carriera di modella, Bettina Rheims apre con altri una galleria d’arte contemporanea a Parigi e, nel 1978, si avvicina alla fotografia realizzando copertine di dischi, ritratti di celebrità, locandine di film, reportage per l’agenzia Sygma. Si dedica quindi alla fotografia di moda pubblicando su Egoiste, Vogue, Marie Claire, Globe. Il suo lavoro creativo si concentra principalmente sul nudo femminile: le sue donne sono giovani, allegre, un po’ misteriose e volutamente provocanti. Ne sono esempi Female Troubles del ’91, una ricerca dove si immagina che il protagonista sia un seduttore che fotografa nude le donne che conquista, Femmes Fatales del ’99 e, successivamente, nel 2002, Morceaux Choisis, un lavoro commissionatole dalla rivista inglese di moda Delicae Vitae e pubblicato da Steidt in un piccolo libro che descrive un amore lesbico. Nel 1987 l’Espace photographique de la ville de Paris le ha dedicato una grande retrospettiva.
Nel 2002, Reims ha creato una serie su Shanghai durante due lunghi soggiorni nella città, offrendo una visione inedita della coesistenza della Cina progredita con le sue tradizioni millenarie.
Alla Galerie De Noirmont, nel 2005, la fotografa francese espone Héroïnes. In questa occasione, ha collaborato con lo stilista Jean Colonna per vestire le donne con abiti originali.
“Vecchi abiti di haute couture sono stati così rimontati su ognuna di queste icone contemporanee. Queste donne, con la loro bellezza non convenzionale, hanno poi giocato con una pietra, che per un momento è diventata il loro piedistallo”.
Alla fine degli anni 2000, Bettina Rheims lavora di nuovo con Serge Bramly ed espone Rose, c’est Paris nel 2010 alla Biblioteca Nazionale di Francia.
Esposta nel 2012 a Düsseldorf, la serie Gender Studies persegue la messa in discussione della rappresentazione di genere.
Rheims ha anche lavorato a campagne pubblicitarie per grandi marchi di moda. Tra questi Chanel e Lancôme. Si è inoltre occupata di ritratti di donne famose per riviste internazionali, ispirata da Diane Arbus e Helmut Newton.
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