Replay
Il brand italiano Replay è un brand di abbigliamento prêt-à-porter per uomini, donne e bambini
Replay viene fondato nel 1978 da Claudio Buziol ad Asolo.
Indice
Le origini di Replay
Replay è un brand italiano di abbigliamento prêt-à-porter per uomo, donna e bambino. Il marchio viene registrato nel 1978 dall’imprenditore Claudio Buziol che, nel 1981, fonda l’azienda Fashion Box con sede ad Asolo, sulle colline trevigiane. Il nome Replay richiama la missione del marchio volta a riproporre abbigliamento vintage in chiave contemporanea.
Sebbene sia noto come un brand di jeans, i primi jeans arrivano nel mercato solo nel 1989. In due anni, questo prodotto è stato venduto più di un milione di volte. Questi jeans, infatti, sono fatti di un materiale speciale, il Double Ring Denim, che Buziol scopre durante un viaggio in Giappone. E tali jeans sono ormai il marchio di fabbrica del brand.
Nel 1990, l’azienda registra un fatturato annuale di 35 miliardi di lire. Il primo store Replay viene aperto a Milano l’anno successivo. E, nel 1992, vengono aperti altri 16 outlet. Nel 1993, l’azienda apre il suo primo negozio a New York. L’anno dopo, l’azienda sperimenta un nuovo format di blue jeans, che è caratterizzato da un denim tinto di blu indaco. La crescita nei mercati dell’Asia e del Medio Oriente porta le vendite a circa 280 miliardi di lire.
Nel 1996 Fashion Box costruisce, nella stessa sede di Asolo, un nuovo quartier generale: l’edificio di 25.000 metri quadrati ricorda gli stabili industriali americani dei primi anni del Novecento. In questa sede prende vita l’intero processo produttivo dell’azienda, dai primi disegni al prototipo, fino al prodotto finito. Un connubio tra passato e futuro, tradizione e tecnologia.
Dopo aver lanciato il brevetto nel 1997, il brand inaugura la collezione di occhiali by Marcolin Replay SpA. Nel frattempo il fatturato dell’azienda raggiunge i 350 miliardi di lire: l’azienda cresce in maniera esponenziale. Nel settembre del 1999, il nuovo negozio Replay che apre a Milano su Corso Vittorio Emanuele propone uno spazio espositivo di 800 metri quadri che cambia il concetto di punto vendita.
Gli anni 2000 di Replay
Il 2001, grazie ad un accordo firmato da Buziol con l’azienda Sugi International Limited di Hong Kong, è l’anno in cui parte la produzione e la distribuzione di calzature per i marchi REPLAY e REPLAY&SONS. Nel 2003, vengono date licenze per orologi e profumi, le vendite aumentano e viene ideata la nuova linea Premium del brand, WE ARE REPLAY, presentata all’evento internazionale per la moda maschile, organizzato da Pitti Immagine a Firenze. Nel 2005 Claudio Buziol muore di una crisi cardiaca, a soli 47 anni.
Il marchio celebra nel 2006 il suo 25° anniversario con una serie di eventi al monastero di San Gregorio a Venezia. In quell’anno, raggiunge un fatturato di 353 milioni di euro, il più alto nella storia dell’azienda. Dall’anno successivo, anche a causa della crisi economica mondiale, per l’azienda inizia un lungo periodo di perdite che porta il fatturato del 2007 a 320 milioni e nel 2008 a 305.
Nel 2008, il brand intraprende accordi con Procter & Gamble per il lancio di una linea di profumi REPLAY FRAGRANCES, con Christian Bernard per orologi e gioielli REPLAY TIME&JEWEL e con Arcte per lingerie e costumi da bagno REPLAY UNDERWEAR. in questo stesso anno Gaetano Sallorenzo entra come Managing Director in Fashion Box, lasciando Calvin Klein. Sempre nel 2008 viene avviato il progetto Orient Box, che ottiene subito 80 milioni di euro di vendita.
La crisi del 2009
Il 2009 è un anno di grandi difficoltà. Il fatturato della società scende a 250 milioni e l’azienda è costretta ad effettuare tagli su dipendenti e chiusura di negozi in perdita. Paola Dametto, vedova di Buziol, decide allora – dopo lunghe trattative con diversi interlocutori tra cui anche un ramo degli eredi della famiglia Marzotto – di cedere il 60% di Fashion Box ad Equibox Holding S.p.A.
La Equibox è una società controllata per il 70% da Matteo e Massimo Sinigaglia e per il 30% da Wolfgang Friedrichs, socio nel mercato tedesco. I fratelli Sinigaglia erano già da tempo in affari con Fashion Box come licenziatari Replay nelle calzature, attraverso la Sugi International Ltd. A fine anno, Matteo Sinigaglia prende il posto di Gaetano Sallorenzo, diventando il nuovo amministratore delegato della Fashion Box Group.
In questo stesso anno, Replay avvia una collaborazione con il brand MINI in occasione del cinquantesimo compleanno del marchio londinese, creando un modello di jeans in edizione limitata. A maggio apre il sito di shopping online del brand.
Nel 2010 Wolfgang Friedrichs abbandona Fashion Box ed Equibox Holding S.p.A. ridimensiona la sua presenza nell’azienda trevigiana, mantenendo il 51% delle quote. Vengono lanciate le linee Red Seal e White Seal, capi d’abbigliamento in edizione limitata lavorati con telai speciali e particolari trattamenti. E viene promosso un concetto innovativo di vendita nei flagship store di Milano e Parigi, festeggiato con eventi di risonanza mondiale a cui prendono parte celebrity della moda e della musica.
2011
Invece nel 2011 – anno in cui Replay celebra il suo 30° compleanno – il modello di store inaugurato a Milano e Parigi viene esportato a Barcellona e Londra. Il concept è principalmente focalizzato sulla creazione di un ambiente per il cliente, cioè un contesto che possa offrire una pausa dalla vita quotidiana e che possa cambiare l’idea originale di abitudini d’acquisto.
A settembre di quell’anno, Thomas Wirth diventa il nuovo Managing Director di Replay in Germania. Vengono pianificate nuove aperture a livello internazionale; come Fashion Box Japan, per rafforzare la presa del brand sul mercato asiatico. Successivamente, nel luglio 2012, apre il primo negozio Replay a Beijing, in Cina, in agosto quello a Daikanyama, in Giappone.
2013
Il 2013 è l’anno in cui il brand firma un contratto con il FC Barcelona, come sponsor e fornitore ufficiale del team, per un periodo di quattro anni. Alcuni giocatori del club hanno fatto da testimonial per le pubblicità del marchio.
A Milano nel 2014 apre Replay The Stage, il nuovo flagship store progettato come un set cinematografico. Le maestose scenografiche rendono il negozio particolare nel suo genere e rendono i clienti protagonisti dello store e di una nuova epoca per lo shopping. Purtroppo però, nonostante i nuovi allestimenti, il fronte dei ricavi continua ad essere in calo.
2015
Nel 2015, Neymar Jr., celebrità del calcio internazionale e capitano della nazionale brasiliana, firma un contratto di tre anni come ambassador di Replay. In questo stesso anno, apre il ristorante Replay The Stage in Piazza Gae Aulenti e, a dicembre, Paola Dametto esercita l’opzione di uscita dalla società Fashion Box incassando circa 40 milioni di euro per il 49% delle sue quote societarie. A fine anno il bilancio è ancora critico, con perdite di oltre 20 milioni di euro.
Alla Dametto, nel 2016, subentra la Holding cinese Belle International che diventa azionista del marchio Replay, lasciando invariata la quota maggioritaria di Equibox. Inoltre Replay firma una collaborazione con Fedez, cantante e produttore discografico, per una serie di t-shirt e felpe dai colori accesi e dai rimandi tribali, a marchio NoGodz.
Gli ultimi anni hanno visto una lenta e costante ripresa del marchio Replay, accompagnata dal rafforzamento del gruppo dirigente dell’azienda che si concentra sui punti focali dello sviluppo.
2018/2019
Nel 2018 la star calcistica Neymar Jr. e il brand italiano rinnovano gli accordi per altri tre anni. Nel 2019 Replay organizza una campagna pubblicitaria in collaborazione con la supermodella Emily Ratajkowski e il calciatore Neymar Jr. per lanciare Hyperflex+, un denim innovativo creato da un mix di fibre speciali.
Si ricordano le partecipazioni di importanti personaggi del mondo dello spettacolo come Irina Shayk, Bar Rafaeli, Alessandra Ambrosio, Stella Maxwell e Joan Smalls fotografate dal duo Alas e Marcus Piggott per alcune campagne di Replay.
Fashion box, l’azienda a cui fa capo il brand Replay, ha chiuso il 2020 contenendo i danni della pandemia. L’anno è stato archiviato con ricavi per 234,3 milioni euro, in calo dell’11,4% rispetto all’esercizio precedente, mentre l’ebitda si è attestata al 10% del fatturato. Subiscono le restrizioni per fronteggiare l’emergenza sanitaria le vendite retail, che segnano un -25% rispetto al 2019, con l’eccezione del mercato cinese che ha registrato una crescita del 7%. Meno penalizzato il wholesale, che ha chiuso con un complessivo -5,9% grazie ad Asia (+50%) e Medio oriente (+28%) che hanno mitigato il calo del -10,8% dell’Europa. In crescita invece il canale e-commerce con un +8% rispetto al 2019, in cui spiccano le performance dell’Europa dell’est (+16%) e dell’Europa del nord (+15%).
Cresce il peso delle esportazioni, che nel 2020 hanno raggiunto il 92% del totale suddiviso tra Europa (72%) e resto del mondo, con un focus su Medio oriente e Asia coprono il restante 20% del giro d’affari.
«Nonostante le restrizioni e i lockdown ripetuti siamo riusciti ad ottenere un decremento molto inferiore rispetto alla media del settore», ha dichiarato Matteo Sinigaglia, ceo di Fashion box. «La “macchina” aziendale è stata molto reattiva e questo ci ha permesso di gestire al meglio la situazione». Sinigaglia non si sbilancia per quanto riguarda i risultati del 2021, ma anticipa che «nel primo quarter del 2021 siamo riusciti a centrare un incremento di fatturato del 10% sull’esercizio precedente». (riproduzione riservata)
Dal 2020 in poi
Neymar Jr. e Replay lanciano nel 2020 un co-branded NJR | Replay Capsule Collection. Replay firma un accordo quadriennale con la leggendaria squadra di rugby All Blacks per diventare il loro “partner ufficiale di abbigliamento formale e denim”, oltre a un accordo quadriennale con l’Ajax FC.
Nel 2021 Replay festeggia il suo 40 anniversario. Il brand annuncia una collaborazione con Usain Bolt dedicandosi all’atletica leggera.
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