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Rees, Dai

Rees Dai è un modista inglese che crea abiti geometrici che esaltano la silhouette femminile

Rees Dai

Rees Dai (1961) è un modista inglese. È nato in Galles e vive a Londra. Studia design in ceramica e vetro al Central Saint Martin’s College of Art (1992) e al Royal College of Art (’94). Collabora con stilisti d’avanguardia, in particolare Alexander McQueen, Julien Macdonald, Sonja Nuttal e Moschino e si occupa dell’immagine di vetrine e boutique. I suoi copricapo-sculture, estrosi e innovativi nell’uso dei materiali, sono richiesti per diverse mostre, fra cui, nel ’98-99, Addressing the Century100 years of art and fashion alla Hayward Gallery di Londra. 

Ha debuttato nel 1997, quando ha creato i copricapo per la collezione primavera/estate di Alexander McQueen, “La Poupée”. Per la creazione di questi cappelli ha giocato con l’idea della maschera e le possibilità di occultamento. I pezzi erano fatti di aculei di istrice dipinti, pelle, piume e fibre naturali.

Rees Dai
la poupee alexander mcqueen

Il Victoria and Albert Museum ha acquisito suoi pezzi per la collezione permanente. Dai Rees Millinery and Accessories esiste come marchio dal ’97, anno in cui lo stilista ha cominciato a partecipare alla London Fashion Week con la propria collezione.  Ail, così si chiama la collezione di moda femminile a cavallo tra i due millenni. Un filo conduttore unisce la collezione primavera-estate 2000 con l’autunno-inverno 1999. Truit, così viene battezzata (albero, in gaelico), trae ispirazione dai panorami del Galles.

Dopo il lancio della sua etichetta nel 1997, Rees si è avventurato anche nell’abbigliamento femminile con un approccio concettuale al corpo e al movimento. Un’attenzione specifica per l’artigianato e la sperimentazione con fibre naturali e pelle.

Attualmente è il direttore del corso MA Fashion Artefact al London College of Fashion.

Lo stile

Il suo lavoro esplora il concetto di artigianato e spesso sfida i vincoli della vestibilità, contribuendo (o riflettendo) l’impulso sperimentale della moda d’avanguardia britannica negli anni ’90.

I tagli, molto geometrici, esaltano la silhouette femminile e, come sempre, i tessuti sono prodotti esclusivamente da fabbriche inglesi e irlandesi. I motivi grafici si rifanno ai virtuosismi celtici e i ricami alla tradizione britannica. Le scarpe abbinate alla collezione sono di Christian Louboutin e i gioielli disegnati dallo stilista con Naomi Filmer.

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