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Pollini: Calzaturificio, San Mauro Pascoli, 1953

Storia ed evoluzione delle calzature Pollini, dalle origini a San Mauro Pascoli fino ai giorni nostri in cui rimangono un simbolo del made in Italy.

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Alcune operaie producono calzature

Origini

Pollini è il nome del calzaturificio fondato da Vittorio, Alberto, Lucia e Lidia Pollini a San Mauro Pascoli (Forlì) nel 1953. La tradizione familiare inizia con il padre Ettore e continua fino ai giorni nostri. Grazie alla presenza di artigiani specializzati, il piccolo paese romagnolo diventa negli anni un vero e proprio distretto calzaturiero dove l’azienda Pollini fiorisce di generazione in generazione. Negli anni ’70 il brand acquista fama per il lancio di una nuova tipologia di  stivale. L’ispirazione viene dall’equitazione: la scarpa è priva di chiusure e di ganci, con le cuciture ridotte al minimo. Il modello rielaborato da Pollini è moderno ed adatto alla vita in città.

Il successo

Il successo arriva con le collezioni di calzature a tema. La più famosa è la “Daytona” che presenta scarpe eleganti e stivali stringati di uno stile talmente iconico da meritare l’esposizione al Museum of Fashion di New York.

Il calzaturificio Pollini

Da quel momento il successo di Pollini è crescente. Nel 1998 la casa decide di lanciare la sua prima collezione di abbigliamento. La linea è composta da abiti maschili e femminili realizzati in pelle.

Nel 2000  il marchio viene acquisito dal Gruppo di lusso AEFFE gestito da Alberta e Massimo Ferretti. Il restyling sul brand da parte della casa madre è finalizzato a riportarlo in attivo nel giro di un anno. Massimo Ferretti crea per Pollini una collezione di circa sessanta pezzi, per la collezione femminile, e circa quaranta per quella maschile. La linea è vista come lo sportswear di lusso di casa Aeffe: tessuti di altissima qualità e distribuzione in un centinaio di negozi d’Europa e Stati Uniti.

AEFFE promuove anche un’apertura del brand al mercato dell’Estremo Oriente. Si conclude la firma di un accordo triennale per l’export con la giapponese Itochu Corporation che prevede la distribuzione di calzature e pelletteria Pollini, Pollini Studio e pret-a-porter dall’autunno-inverno 2003/2004. Viene, inoltre, stretto un accordo quinquennale con Fairton Strategy Limited per la distribuzione a Hong Kong, Taiwan e Cina. 

Sotto la direzione di AEFFE, il marchio continua a crescere, realizzando dal 2002 anche alcune linee di accessori per altri brand del gruppo come Alberta Ferretti, Philosophy, Moschino Chip & Chic e Moschino Love.

Gli anni recenti

Dal 2008 Nicholas Kirkwood assume la direzione delle linee di footwear, borse e accessori. Lo stesso anno Jonathan Saunders viene nominato direttore creativo per l’abbigliamento e per le licenze, che comprendono foulard, occhiali, ombrelli, sciarpe e cravatte. Nel 2012 Kirkwood gli succede come direttore creativo dando un impulso moderno ed innovativo al brand senza, però, rinunciare al valore artigianale. 

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Il Manager Director Marco Piazzi riceve il “Premio Innovazione” per Pollini

Nel 2013 Pollini festeggia il suo sessantesimo anniversario chiudendo il bilancio con un fatturato di 32,7 milioni di euro, che rappresenta il 13% delle vendite totali del Gruppo Aeffe. La ricorrenza viene celebrata con una collezione di scarpe ed accessori che riprende in chiave moderna alcuni modelli del passato. 

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Alcuni artigiani del calzaturificio Pollini

Dal 2015, a partire dalla collezione autunno-inverno 2015/165, Erminio Cerbone è il nuovo direttore artistico. La sua presenza conferma il forte legame di Pollini con il made in Italy di lusso. Nel 2018 la casa di moda riceve il premio “Innovazione del Prodotto” in occasione del dell’evento “Save The Brand 2018″.

Lo stile

Alcune calzature Pollini

Le calzature Pollini spiccano per il loro mix tra tradizione e modernità. Negli anni la casa di moda è sempre riuscita a stare al passo con i tempi innovandosi ma mantenendo un alto livello per quel che concerne i materiali utilizzati e la cura nell’assemblarli. Il processo manifatturiero rimane legato all’artigianato di origine romagnola ed al made in Italy. Allo stesso tempo, però, il marchio riesce a soddisfare le esigenze del moderno mercato del lusso.

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