Patagonia
P,  Marchi e case di moda

Patagonia

Patagonia è un marchio californiano dedicato allo sport

Patagonia è un marchio fondato a Venura, in California, nel 1975.

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2016 campaign

Abbigliamento sportivo d’eccellenza

Si è sempre più specializzato nell’abbigliamento sportivo. L’offerta spazia da pezzi pensati per la pesca, lo yoga, il surf, lo sci, il free climbing e la mountain bike. Questi i numeri: 1000 dipendenti con un’età media di 35 anni, 30 negozi monomarca nel mondo e 4 in Europa (a Chamonix dal 1987, a Monaco di Baviera dal ’90, a Dublino dal ’91 e, dal 2002, anche a Milano).

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Archivi

Ha grande attenzione ai materiali “ecologically-correct” e devolve l’1% delle proprie vendite a gruppi che operano a favore dell’ambiente. Coerentemente con questa scelta di produzione, il brand punta su capi in Pcr, un tessuto che si ottiene dalla plastica riciclata: “Centocinquanta capi confezionati in Pcr”, spiega l’azienda, “fanno risparmiare un barile di petrolio ed evitano l’emissione di mezza tonnellata di sostanze tossiche nell’aria”.

La filosofia ambientalista di Patagonia

Negli anni seguenti, Patagonia espande la sua presenza sul mercato e dà il via alla vendita on-line: i suoi prodotti incontrano sempre maggior favore grazie alla diffusione di filosofie ambientaliste. Nel 2006 viene avviato un programma che renderà la sede dell’azienda indipendente dal punto di vista energetico, grazie allo sfruttamento delle fonti rinnovabili. Nel 2007, l’azienda lancia la serie “Sol Patrol”, realizzata con innovativi tessuti che filtrano i raggi ultravioletti con un fattore di protezione 40. Il 10 dicembre 2008 Holger Bismann, dopo tredici anni in Nike, diventa amministratore delegato di Patagonia Europa.

Nuove tecnologie di produzione

La nuova collezione denim della primavera/estate 2016 di Patagonia si focalizza sul rispetto dell’ambiente e a una maggior equità nell’ambito dei diritti umani. Infatti, l’azienda comincia ad usufruire di una tecnologia innovativa nel processo di tintura, che riduce i danni ambientali grazie a sostanze coloranti che aderiscono facilmente al cotone.

Rispetto al metodo tradizionale con indaco sintetico, Patagonia risparmia sull’utilizzo di acqua (-84%), energia elettrica (-30%) ed emissioni CO2 (-25%).

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Patagonia 2017 campaign

Per il suo contributo nell’ambito dell’economia circolare, oltre che la sua capacità di ridurre la dipendenza dalle risorse naturali scarse del pianeta, Patagonia riceve il circular economy multinational award nel 2017.

Patagonia nel 2020

Nell’ultima edizione del Copenhagen fashion summit, promosso da Gfa-Global fashion agenda, Jenna Johnson head di Patagonia si è espressa sul tema della sostenibilità.

“Se convinciamo le aziende a fare meno, ciò significa in definitiva che l’onere diventa acquistare prodotti di qualità superiore e le aziende si impegnano a garantire qualità e durata al centro della loro mission”.

Per Patagonia consumare meno e di qualità è anche una delle chiavi importanti per l’evoluzione produttiva aziendale. Non è solo profitto, ma anche una questione di progresso.

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Campaign

Nel 2021, a Glasgow si riunisce il COP 26, la Conferenza delle Nazioni Unite sulla crisi climatica. Gli attivisti di tutto il mondo hanno definito la conferenza un evento soltanto politico, in cui si discute di problemi senza risolverli davvero. Si tratta di una preoccupazione che anche Patagonia ha condiviso in una lettera aperta firmata da Beth Thoren, initiatives director del brand.

Il brand, infatti, non utilizza la parola “sostenibile”, perché riconosce di essere parte del problema. Patagonia in passato ha stabilito l’obiettivo di ridurre a zero le emissioni entro il 2025. Ma compensare le emissioni a pagamento non cancella l’impatto ambientale e non aiuterà nel lungo periodo. Il brand decide dunque di tagliare drasticamente le emissioni in tutta la filiera, sebbene le soluzione per attivare l’iniziativa siano ancora in fase di sviluppo.

 

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