Modenese Beppe
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Modenese Beppe 1929-2020

Beppe Modenese, l’ambasciatore del Made in Italy nel mondo

Giuseppe, “Beppe” Modenese (1929-2020) ha lavorato nelle pubbliche relazioni come comunicatore, organizzatore di eventi per la moda e nella moda. Considerato lo stratega dell’immagine del Made in Italy nel mondo, è statp anche creatore di una firmata collezione di gioielli per Faraone. La rivista statunitense Women’s Wear Daily nel 1983 lo aveva definito «il primo ministro italiano della moda».

Modenese Beppe
Beppe Modenese

Beppe Modenese: gli inizi

Gli anni ’70

Ha applicato alle esigenze di ribalta degli stilisti, che stavano fortemente emergendo a Milano nella seconda metà degli anni ’70, la lezione imparata da Giovanni Battista Giorgini a Firenze (Sala Bianca di Palazzo Pitti): un solo centro di sfilate in modo da non sottoporre compratori e giornalisti a impervie sfacchinate da un luogo all’altro della città e soprattutto nella giusta convinzione che il “tutti insieme”, seppure in sfilate non collettive ma individuali, avrebbe dato forza all’immagine del prêt-à-porter italiano. In alleanza con l’Associazione Industriali dell’Abbigliamento, si batté per quest’idea.

Il Modit e il Centro Sfilate

Sono nati così, in un padiglione della Fiera di Milano, il Modit e il Centro Sfilate che, nel decennio ’90, organizzato dalla Camera della Moda di cui dal ’98 Modenese è presidente onorario, è diventato Milano Collezioni. Quell’idea è stata vincente. I francesi, con il Carousel du Louvre, l’hanno successivamente fatta loro, mentre, via via, alcune grande firme italiane preferivano crearsi teatrini, spazi in casa, scegliere altri sfondi, disertando le passerelle della Fiera. Modenese ha tenuto per mano molti stilisti al debutto, soprattutto quando esordivano negli Stati Uniti. Non sono pochi a riconoscerglielo pubblicamente. La sua vita di lavoro comincia nel 1952, quando, approdato a Milano da Alba, trova lavoro presso il Ridotto.

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Beppe Modenese

Ridotto, il negozio aperto da Giorgini e da Olga di Gresy

Ridotto era  un particolarissimo negozio aperto da Giorgini e da Olga di Gresy, la fondatrice della maglieria Mirsa, in via Montenapoleone, una sorta di proscenio per il più raffinato repertorio del nostro artigianato. A Modenese e alla bella napoletana Paola Carola viene affidata la gestione. Quasi contemporaneamente, la televisione, che era ancora alla fase sperimentale, gli offre una rubrica di moda e di arredamento che terrà per 10 anni. Nel decennio ’60, si occupa di comunicazione e immagine per un colosso, la Dupont de Nemours, e per la Commissione Tutela Lino.

Dal ’76 Modenese è responsabile delle pubbliche relazioni e dell’ufficio stampa di Idea Como, dal ’77 del Mipel (Mercato internazionale della pelletteria), dal ’79 di Ideabiella. È stato consulente della Rinascente e della presidenza della Fiera di Milano. Oltre al Modit e a Milano Collezioni, ha contribuito, in collaborazione con l’Associazione Industriali Abbigliamento, alla creazione e l’organizzazione di Anteprima, Ideamaglia e (’86-90) Contemporary.

La collaborazione con Expo Cts per la manifestazione

Inizia la sua collaborazione con Expo Cts per la manifestazione Milano Internazionale Antiquariato. L’Associazione Sitex gli affida, per la Fiera Internazionale Moda In, la consulenza e l’ufficio stampa. È presidente del MittelModa Premio. Donna Franca Ciampi gli consegna La Lupa Capitolina. Nel dicembre ’94, gli era stato conferito lAmbrogino d’Oro e, nel ’99, La Rosa Camuna, la più alta onorificenza della Regione Lombardia. Inizia la collaborazione con Expo Cts per tutte le manifestazioni dedicate alla moda. Alba, dove è nato, gli consegna la Medaglia d’oro della Città. La Regione Puglia gli conferisce l’Onorificenza alla Carriera consegnandogli il Sigillo d’oro di Federico II.

Gli anni duemila e la morte

L’inizio del nuovo millennio rappresenta per Modenese un periodo di conferma della sua notorietà. Nel 2001 viene infatti eletto presidente del MittelModa Premio, mentre nel 2002 Donna Franca Ciampi gli consegna La Lupa Capitolina. Invece, nel 2003 inizia la collaborazione con Expo Crs per tutte le manifestazioni dedicate alla moda. Nello stesso anno la città dov’è nato, Alba, gli consegna la Medaglia d’oro della Città.

Purtroppo questo decennio è anche pieno di incertezze e delusioni per lo stratega del Made in Italy.  Da quando muore nel 2018 il suo adorato compagno, l’architetto Piero Pinto, la sua salute incomincia improvvisamente a peggiorare. Lo si vedeva spesso alle sfilate milanese, alle quali si sentiva in dovere di partecipare, in sedia a rotelle. Purtroppo, questo periodo di agonia si è prolungato fino al 2020, anno della sua morte.

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