Maska
Maska è un’azienda di prêt-à-porter femminile, fondata nel 1967
Maska è stata fondata nel 1967 a Scandiano (Reggio Emilia) quando due imprenditori decidono di dare vita all’azienda insieme a un gruppo di manager. Il primo listino dell’azienda dice “cappotti eleganti e tailleur eleganti”. La creatività è in testa alla strategia di sviluppo e le collezioni vengono affidate a diversi stilisti di alto calibro. La casa annovera infatti tra i nomi più famosi che hanno lavorato per le collezioni Walter Albini, Gianfranco Ferré, Jean Paul Gaultier, Franco Moschino, Maurizio Garbignani, Carlo Rodriguez, Gabriella Fontana e Gianluigi Jotti.
La storia dell’azienda
Inizialmente l’azienda aveva solo 50 dipendenti e un totale di 5.000 capi prodotti all’anno. Nel secondo anno di vita Walter Albini inizia a collaborare con l’azienda e il sodalizio durerà per sei stagioni. L’azienda ha da subito successo e già al quinto anno ha più che triplicato le dimensioni iniziali.
La comunicazione per l’azienda è molto importante. Fotografi del calibro di Michael Compte e testimonial come Carol Alt, Maria Grazia Cucinotta e Maria Carla Boscono hanno creato campagne pubblicitarie di forte impatto. L’idea era quella di rappresentare una donna moderna, raffinata e attenta alla moda ma che non ama gli eccessi.
Fin da subito l’azienda si dota di un’efficace rete distributiva che la porta a conquistare non solo il mercato domestico ma anche quello internazionale. Ha, ad esempio, aperto uno show room a Londra e uno a Düsseldorf ed esporta in Giappone e Corea. Inoltre partecipa a molti eventi importanti come Modit Milano, Salon du prêt-à-porter de Paris, Modewoche Munchen e Igedo Dusseldorf.
Negli anni ’70 il timone stilistico passa nelle mani di Gianni Iotti e poi di Gabriella Fontana. Nasce la collezione Maska17, un prodotto giovane e innovativo. La collezione ruota attorno a pochi tessuti sviluppati in vari colori e modelli.
Nella decade seguente, gli anni ’80, entrano in azienda le collezioni di Gianfranco Ferré, Jean Paul Gaultier, Franco Moschino e di nuovo Albini. L’azienda sfila per 15 anni alla settimana della moda, inserita regolarmente nel calendario.
Il nuovo millennio per Maska
Alti e bassi hanno accompagnato questa griffe, alla ricerca dello stile perduto. L’azienda, in mano prima a un gruppo finanziario e poi a una cordata di imprenditori, si affida prima a Istvan Francer e poi a Simon Kneen. Stile riveduto e corretto, che comunque non rinnega quei capospalla, da sempre “specialità” della casa: tailleur pantalone rigorosi che per l’inverno 2003-2004 si trasformano perfino in frac. Ma le giacche, possono essere accompagnate anche da minuscole sottane ondeggianti su fianchi e dintorni.
La direzione creativa passa nelle mani di Stefano Guerriero. Nel gruppo Fin.part, Maska, che ha chiuso il 2002 con un fatturato di 65 milioni di euro, è considerato sempre di più come un prodotto commerciale di alto livello. Fin.part ha ceduto la totalità di Maska, controllata di Cerruti Holding Spa, per un valore di 26,1 milioni di euro. L’85 per cento delle quote è stato rilevato da Go & Create Investment, società lussemburghese di un gruppo di industriali coordinati da Luigi Francesconi, mentre il restante 15 è andato a Gianni Trevisan, amministratore delegato di Maska. La cessione avrebbe ridotto l’indebitamento finanziario netto di circa 20 milioni di euro.
Le nuove dinamiche di mercato sempre più complesse e la mancanza di risorse finanziarie hanno però portato alla chiusura definitiva di tutte le attività operative dell’azienda.
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