grès
G,  Brand e Fashion designer

Grès

Grès (1903-1993), pseudonimo di Germaine Krebs

Grès è lo pseudonimo di Germaine Krebs. Insuperabile è la sua maestria nel drappeggio, la vera struttura portante di abiti interamente costruiti con pieghettature concentriche, volute digradanti, a intreccio, a chiocciola o scolpiti sulla figura come da un colpo di vento. Parigina, precoci studi d’arte, costretta ad abbandonare la scultura, ne traspose l’espressività nei modelli di un’alta moda orgogliosamente rigorosa e di sofisticata intelligenza per donne dal gusto classico, allergiche all’appariscenza. Tessuti prediletti da Grès sono il jersey, le lane sottili, le sete voluttuose, materie prime per abiti da sera statuari nel loro drappeggio continuamente reinventato. Ciò è frutto di insuperata ambiguità e di una testarda pazienza, per mantelli dalla straordinaria asimmetria e dall’intenso impiego del taglio in sbieco.

Un esempio di un abito di Germaine Krebs

Iniziò nel 1933, associandosi a Julie Barton e varando la maison Alix. Nel ’41, si mise in proprio, anagrammando, per l’insegna Grès, il nome del marito, il pittore Serge Cezrefkov. Nel ’60, chiuse. Grès è senza dubbio un personaggio anomalo nel mondo della moda francese, riservata ma polemica, rinchiusa nel suo look di squisita eleganza, spoglia e lavoratissima. Ciò aveva procurato fama internazionale alla sua casa, punteggiò a lungo, con il suo caratteristico turbante color tortora, le manifestazioni ufficiali della Chambre Syndicale du prêt-à-porter des couturiers et des createurs de mode, di cui, decana degli stilisti, fu presidente dal ’72 al ’91 e successivamente presidente onorario. 

Nel 2003 lo stilista giapponese Koji Tatsuno riapre la maison.

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