Giò Guerreri
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Giò Guerreri

Giò Guerreri, il brand della stilista milanese Elisabetta Guerreri

Giò Guerreri è un marchio disegnato e prodotto dalla stilista milanese Elisabetta Guerreri. Elisabetta si appassiona alla moda sin da bambina, grazie alla vicinanza di nonna Elide, modista di cappelli che le insegna a cucire. Ma anche grazie alla sorella di questa, Ines, proprietaria di una sartoria.

Elisabetta apre sul finire degli anni ’70, assieme alla madre Gianlorenza Abbiati (detta Giò), una boutique nel quadrilatero della moda. Già a 18 anni la stilista, diplomatasi al liceo artistico, realizza i primi capi per il negozio, battezzato Battaglia. Poi, lo vende e inizia a lavorare come assistente stilistica e venditrice per marchi come Iceberg, Armani, Chiara Boni e altri. Successivamente, torna alla passione di sempre e, nell’88 apre con la madre un piccolo atelier che intitola “Giò Guerreri” in suo onore.

Soprannominata la “Regina del tubino“, per aver riportato in auge questo capo classico ed elegante reinventandolo in mille modi, la designer milanese produce una linea femminile di prêt-à-porter molto apprezzata per i suoi tagli sartoriali. Vi ha aggiunto una linea couture, caratterizzata da linee semplici e tessuti preziosi.

In occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell’unità d’Italia Giò Guerreri ha voluto rendere omaggio. Nel farlo, ha creato un tubino Tricolore. Si tratta di un abito in cotone elasticizzato, il cui tessuto e la cui lavorazione sono, ovviamente, made in Italy. Nel gioco dei tagli, la stilista è riuscita a ricreare la bandiera italiana che è visibile sia davanti sia dietro. La “regina del tubino” non nasconde che il successo del capo arriva soprattutto dall’Est. “Elena Gumeanuk, che in Ucraina è a capo della più importante catena di boutique multimarca di extra lusso, ne ha già ordinati a decine”. A chi le domanda come mai proprio un tubino per festeggiare l’Unità d’Italia, “è stato l’abito – spiega Betta Giò Guerreri – più sensuale, più furbo, più trasversale della grande sartoria italiana. Io l’ho solo riattuallizzato, un’idea semplice che è stata apprezzata in tutto il mondo.

tubino gio guerreri
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