Gentryportofino
G,  Marchi e case di moda

Gentryportofino 1974

Gentryportofino, la maglieria a colori

Il brand Gentryportofino nasce nel 1974. Camillo Bertelli, proprietario di diverse boutique sulla riviera ligure, decide infatti di sfidare il predominio inglese nella maglieria di alta qualità, rinnovando con il gusto italiano le tradizionali lavorazioni artigiane anglosassoni. L’innovazione sta nel colore: i capi inglesi erano prodotti di qualità, ma con tonalità e fantasie limitate, soprattutto nel cashmere. Unendo colore e maglieria, il successo della linea è immediato.

Gentryportofino, marchio passato di proprietà alla famiglia Tirelli di Quistello. Oggi per la per la prima volta la maison che ha sede a Concordia (Modena) metterà in scena il suo mondo di filati, aprendo le porte della sua club House privé, attraverso la prima presentazione ufficiale da quando il brand è stato rilevato da Olmar and Mirta spa nel 2012.

Gentryportofino
Maglione firmato Gentryportofino

In breve tempo l’attività raggiunge standard produttivi che richiedono un salto di qualità organizzativo. Così, nel ’78, Bertelli si associa con Armando Poggio, titolare di un’azienda genovese, la Manifattura Ligure Maglierie, specializzata nella produzione di maglieria con la tecnica del tagliato.

Gli anni duemila per Gentryportofino

Nel dicembre del 2000, la griffe ligure, entrata a far parte di It Holding, decide di voltare pagina. Dopo la lunga collaborazione con Stefano Palatella (interrotta in estate), le nuove collezioni porteranno la firma della coreana Kim Dosa, con una lunga esperienza nella maglieria. La prima linea disegnata dalla stilista debutta sulle passerelle milanesi del prêt-à-porter nel marzo 2001.

Dopodiché, nel 2001 la nuova testimonial di Gentryportofino è Juliette Binoche fotografata da Peter Lindbergh. La linea di maglieria che ha reso celebre il marchio è stata affiancata da una di abbigliamento ed è distribuita in 380 punti vendita in tutto il mondo.

Gentryportofino
Juliette Binoche per Gentryportofino

Nel maggio 2011, Giambattista Tirelli rileva il marchio. Si tratta dell’amministratore delegato del gruppo “Olmar and Mirta”, azienda di successo licenziataria nella distribuzione di marchi rinomati a livello mondiale come Maurizio Pecoraro, Rick Owens e Gareth Pugh.

Gentryportofino inizia così un percorso di forte innovazione da cashmere brand a label portavoce dell’artigianalità italiana nel mondo.

Per la collezione Autunno Inverno 2017/18 la ricetta è sempre la medesima: cashmere, lana, seta a viscosa pura, alpaca, pelli e lavorazioni fatte a mano. Eleganza con un tocco mannish, iniziando dai cappotti. Pantaloni dai tagli geometrici e gonne plissé sono abbinati a morbidi maglioni e a maxi sciarpe. Seducenti e raffinati i capi della capsule collection loungewear, che comprendono top e chemise in seta e pantaloni ampi in velluto plissé. Leggings e cropped top completano la collezione. Non può mancare il tocco sportivo di luxury: la capsule athleisure comprende gonne, pantaloni e maxi felpe.

La collezione fall-winter 2019/20 del brand è la prima presentata a Milano da quando il marchio di maglieria in cashmere è stato rilevato dalla “Olmar e Mirta”di Tirelli. Gentryportofino chiude l’anno 2020 con cinque monomarca attivi, una distribuzione internazionale e un turnover di otto milioni di euro. Sotto la codirezione creativa di Matteo Smaniotto e Mirta Grana, il marchio traghetta l’expertise manifatturiero in una visione contemporanea, dove accanto a lavorazioni deluxe ci sono spunti rigorosi per capi urbani.

 

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