Ermenegildo Zegna
E,  Brand e Fashion designer

Ermenegildo Zegna

Ermenegildo Zegna è un’azienda italiana specializzata nell’abbigliamento di lusso maschile, la cui storia inizia nel 1910.

Indice

  1. Le origini: Ermenegildo e la sua fabbrica di tessuti
    1.1 Premi per le lane pregiate
  2. Aldo e Angelo: gli anni Sessanta
  3. Anni Ottanta: la verticalizzazione del Gruppo e i primi negozi monomarca
  4. La terza generazione: Gildo, Paolo, Anna, Laura e Benedetta
  5. Fatturati e acquisizioni negli anni Duemila
    5.1 Collaborazioni e progetti nei secondi anni Duemila
  6. Dal 2010 ad oggi
    6.1 Il Centenario e l’archivio storico
    6.2 Stefano Pilati Direttore Creativo
    6.3 L’accordo con Maserati
    6.4 La collaborazione con Marcolin
    6.5 Il legame con la lana Merino
    6.6 Alessandro Sartori Direttore Creativo
  7. L’impegno di Zegna nei settori dell’ambiente e del sociale 
    7.1 L’Oasi Zegna
    7.2 Fondazione Zegna
    7.3 Ermenegildo Zegna Founder’s Scholarship 
  8. Situazione attuale 
    8.1 2018
    8.2 2019
    8.3 2020
    8.4 2021
    8.5 2022
    8.6 2023

Eleganza, quella di Ermenegildo Zegna che può essere informale: linee destrutturate e dettagli sartoriali, uniti a uno stile comodo che non dimentica di aggiungere perfino una punta di ironia. Infatti, lo ha affermato spesso Aldo Zegna, uno dei figli del fondatore Ermenegildo.

 “Il nostro uomo non è fermo a una concezione classica e tradizionale dell’eleganza maschile. Chi veste Zegna segue le nuove tendenze, ma in maniera personale assecondando la necessità di un guardaroba molto funzionale”.

Quindi moda senza diktat, piuttosto semplicità d’autore, l’abito rivisto, filtrato attraverso le esigenze dell’uomo moderno e forgiato sulla qualità dei tessuti. Anzi, il meglio dei tessuti.

Le origini: Ermenegildo e la sua fabbrica di tessuti

Dizionario della Moda Mame: Ermenegildo Zegna.
Ermenegildo Zegna.

È proprio dai tessuti che comincia dunque la storia della dinastia Zegna. Ermenegildo fonda nel 1910 a Trivero, nelle Prealpi biellesi, una fabbrica per produrre tessuti destinati all’abbigliamento maschile di qualità superiore, risultato della selezione diretta delle migliori materie prime (lana, mohair, cashemere, alpaca). Zegna è dotato di intuito imprenditoriale finissimo, capacità di lavoro, orgoglio di un nome subito sinonimo di garanzia. Oggi il Gruppo è un organismo vitale, che, anticipando i cambiamenti del costume, li ha interpretati e vissuti da protagonista, con l’occhio attento al nuovo.

Premi per le lane pregiate

Zegna ha dato vita a diversi trofei per premiare la qualità di lana e mohair. Nel 1963 infatti ha istituito, in collaborazione con l’Australian Superfine Wool Growers Association (ASWGA), l’Ermenegildo Zegna Extrafine Wool Trophy, il cui scopo è valorizzare l’impegno nella ricerca della qualità espresso dagli allevatori australiani, in particolare nella produzione di lana Merino.

Dizionario della Moda Mame: Ermenegildo Zegna. La lana Zegna, foto di Mattias Klum.
La lana Zegna, foto di Mattias Klum.

Sempre in Australia, nel 2002, viene poi lanciato un secondo premio, l’Ermenegildo Zegna Vellus Aureum Trophy (Golden Fleece), aperto a lane con un diametro massimo di 13,9 micron. Dall’anno successivo l’evento coinvolge i quattro principali paesi produttori di lana: Australia, Nuova Zelanda, Argentina e Sudafrica. Inoltre l’evento diventa il punto di riferimento per presentare il vello più pregiato del mondo. Tutte le lane che partecipano ai trofei vengono acquistate in esclusiva da Zegna.

Il brand celebra nel 2013 il 50° Anniversario dell’Ermenegildo Zegna Extrafine Wool Trophy, simbolo della continuità del rapporto con gli allevatori australiani.

Aldo e Angelo: gli anni Sessanta

Dizionario della Moda Mame: Ermenegildo Zegna. Aldo e Angelo Zegna.
Aldo e Angelo Zegna.

I fratelli Aldo e Angelo Zegna, subentrando al padre negli anni Sessanta, si rendono conto che non basta creare tessuti superbi se poi si abbandona in mano ad altri la qualità del prodotto finito. Il ciclo (materia prima – lavorazione – disegno – confezione – distribuzione) viene integrato, dando vita all’impresa nel settore dell’abbigliamento da uomo, al quale si aggiungono maglieria, accessori e sportswear. Lo sviluppo produttivo spinge il Gruppo a cercare sbocchi diretti sui mercati esteri: i fratelli aprono dunque filiali commerciali in Spagna, Francia, Germania, Austria, Usa, Giappone, Gran Bretagna, Messico, Turchia, Corea, Singapore e di unità produttive in Spagna e Svizzera.

Anni Ottanta: la verticalizzazione del Gruppo e i primi negozi monomarca

Negli anni Ottanta la verticalizzazione del Gruppo si completa con l’apertura delle prime boutiques monomarca a Parigi e a Milano. Nel 1998 si contano 227 punti vendita monomarca nel mondo (41 di proprietà, 32 in franchising, 154 corners).

La griffe produce annualmente 2 milioni di metri di tessuto, 500.000 capispalla, 500.000 camicie e 3 milioni di cravatte. Nel 1998 il fatturato registra 902 miliardi di lire (80% da abbigliamento e accessori, 20% da prodotti tessili), e una quota di esportazione superiore all’80%.

La terza generazione: Gildo, Paolo, Anna, Laura e Benedetta

Il Gruppo conserva tuttora la natura di azienda a conduzione familiare. La dinastia è guidata dai componenti della terza generazione, Gildo, Amministratore Delegato, Paolo, Presidente, Anna, Presidente della Fondazione Zegna, Laura, Presidente dell’Oasi Zegna, e Benedetta, Talent Manager Director. Attivissimi in una serie di iniziative che potrebbero riassumersi nelle parole made in Zegna: cioè indossare la stessa etichetta, dal consiglio di amministrazione ai momenti di relax.

Per quanto riguarda l’abbigliamento formale, già nel 1972 è a disposizione il servizio su misura. Lo scopo è soddisfare le esigenze del consumatore più raffinato, che ama personalizzare il proprio abito, nel taglio e nel tessuto. Nell’ottica della diversificazione, a luglio 1999 il Gruppo Zegna acquisisce Agnona. Entra così nel fashion donna di alta gamma. La scelta è coerente: Agnona si distingue per l’uso delle fibre nobili e l’eleganza sofisticata ed essenziale delle collezioni. A giugno dello stesso anno Zegna fa il suo ingresso nel mondo di internet, lanciando negli U.S.A. il suo primo sito web.

Infine, il guardaroba dell’uomo Zegna si arricchisce di oggetti di pelletteria, in materiali pregiati. La collezione Napoli comprende principalmente borse per uso professionale, mentre la collezione Traveller è destinata ai viaggi, quindi molto resistente.

Fatturati e acquisizioni nei primi anni Duemila

Nel 2001 il Gruppo Zegna ha conseguito un fatturato di 685,7 milioni di euro, con una crescita dell’8,4% sull’anno precedente, e un utile al lordo delle imposte di 61,3 milioni di euro. Il patrimonio netto ammonta a 334,5 milioni di euro, triplicato rispetto al 1996. Presente in 64 paesi, ha aumentato la posizione competitiva in Cina (+30%) e Giappone (+20%).

Con il 2002 si chiude un anno contrassegnato da difficoltà e incertezze sui principali mercati mondiali, con un fatturato consolidato di 660 milioni di euro. La crescita delle vendite in Asia (più 15%) e quella più contenuta in Europa (+4%), sono le ragioni alla base della tenuta. A fine anno sono 379 i negozi monomarca, 135 dei quali di proprietà.

Nel 2003 nasce la joint venture in Cina, la Sharmoon Ez, grazie all’acquisizione del 50% della ShaarMoon, azienda cinese guidata dai fratelli Chen, specializzata nella produzione di abiti e giacche di alta qualità per uomo.

L’obiettivo è migliorare la posizione competitiva nella Repubblica popolare, dove il gruppo biellese è presente con 36 negozi in 25 città e fattura 33 milioni di euro, il 5% del totale. La joint venture è terminata nel 2015.

Collaborazioni e progetti nei secondi anni Duemila

A dicembre 2004, Zegna firma con il Gruppo De Rigo Vision una licenza per lo sviluppo, la produzione e la distribuzione di una linea di occhiali da vista e da sole con il marchio Zegna. Il brand dà inoltre vita, a febbraio 2006, a una collaborazione pluriennale con lo stilista Tom Ford: la collezione, che debutta nella primavera 2007, comprende un’ampia gamma di capi d’abbigliamento e accessori di lusso.

È il 2006 quando il Gruppo Ermenegildo Zegna e Perofil, storica azienda di abbigliamento intimo maschile, hanno sottoscritto un accordo: Perofil ottiene la licenza mondiale per lo sviluppo, la produzione e la distribuzione di una linea di capi underwear, anche sportivi, con il marchio Ermenegildo Zegna. Il gruppo Ermenegildo Zegna apre nel 2007 il primo global store a Milano in via Montenapoleone.

Dizionario della Moda Mame: Ermenegildo Zegna. La boutique di Milano.
La boutique di Milano in via Montenapoleone.

Arriva poi, nel 2008, il progetto Oasi Cashmere: il marchio attinge alle tecniche medievali per la tintura vegetale dei filati di puro cashmere utilizzando elementi naturali come erbe e legno.

In questo anno, il Gruppo è presente con oltre 7000 dipendenti e 547 negozi di monomarca, di cui 291 di proprietà. Apre anche 7 nuovi negozi in America Latina, come era stato previamente pensato, raddoppiando il numero dei suoi negozi.

Dizionario della Moda Mame: Ermenegildo Zegna. Oasi Cashmere.
Un tessuto Oasi Cashmere.

Dal 2010 ad oggi

Il Centenario e l’archivio storico 

Il brand compie 100 anni e celebra una storia fatta di eccellenza. La cultura della bellezza, propria della famiglia Zegna, si è tramandata negli anni di generazione in generazione fino a diventare il tratto distintivo del lusso maschile. In esso convergono la sobrietà sofisticata propria del marchio e gli alti standard qualitativi di un prodotto assolutamente e tipicamente made in Italy. Nel 2010, in occasione dei cento anni dalla fondazione dell’azienda, una mostra celebra la tradizione tessile e sartoriale di questa grande compagnia. Si apre al pubblico l’archivio storico, Casa Zegna, nato nel 2007 a Trivero nel biellese. L’archivio mostra tutti i vari passaggi nella storia della famiglia Zegna, raccontando al pubblico le vere radici della sua esperienza centenaria: da lanificio tessile a confezionista di abiti finiti, ad azienda leader mondiale del settore del lusso. 

Dizionario della Moda Mame: Ermenegildo Zegna. La sfilata del centenario.
La sfilata in occasione del centenario.

Lo stesso anno, il marchio inaugura la sua boutique online, accessibile in Europa, Canada, Giappone e Stati Uniti, allo scopo di legarsi di più con il consumatore. Il 2010 vede inoltre l’avviamento della collaborazione del Gruppo Zegna con Girard-Perregaux, simbolo dell’alta orologeria svizzera. L’anno successivo, nel luglio del 2011, Zegna e Estēe Lauders Companies firmano un accordo di licenza in esclusiva per lo sviluppo, la produzione e la distribuzione delle nuove fragranze.  

Stefano Pilati direttore creativo

Il 1 gennaio 2013 Stefano Pilati, ex direttore creativo di Yves Saint Laurent, entra a far parte del gruppo Zegna come nuovo direttore creativo di Agnona e head of design di Ermenegildo Zegna Couture collection.

Dizionario della Moda Mame: Ermenegildo Zegna. Stefano Pilati.
Stefano Pilati.

L’accordo con Maserati

Sempre nel 2013 Zegna ha sottoscritto un accordo di lunga durata con Maserati, che avvia una vera e propria partnership per la produzione di una berlina in edizione limitata, la Quattroporte by Ermenegildo Zegna. L’ammiraglia di Maserati, presentata nella primavera 2014, è stata reinterpretata e personalizzata con colori, materiali e tessuti ispirati alle collezioni del Gruppo.

Dizionario della Moda Mame: Ermenegildo Zegna. Maserati Quattroporte.
La Maserati Quattroporte by Zegna, in edizione limitata.

In particolare, i tessuti vengono realizzati dallo storico Lanificio Zegna di Trivero. La collaborazione con Maserati ha visto nel 2015 il lancio degli interni Ermenegildo Zegna per tutti i modelli Ghibli, Quattroporte e, dal 2016, Levante.

La collaborazione con Marcolin

Nel 2014 il Gruppo Marcolin e il Gruppo Ermenegildo Zegna firmano il contratto che assegna a Marcolin la licenza mondiale per lo sviluppo, la produzione e la distribuzione di occhiali da sole e montature da vista a marchio di Ermenegildo Zegna e Agnona.

Dizionario della Moda Mame: Ermenegildo Zegna. Occhiali Marcolin.
La collezione eyewear nata dal sodalizio con Marcolin.

Il legame con la lana Merino

Nel luglio 2014, per rafforzare il legame con la lana Merino e raggiungere standard di produzione sempre più elevati, il Gruppo ha acquisito la maggioranza della fattoria Achill, proprietà australiana situata nel New South Wales, dove vengono allevate pecore Merino.

Dizionario della Moda Mame: Ermenegildo Zegna. Le pecore Merino in Australia.
Le pecore Merino in Australia.

Zegna, nel duplice ruolo di produttore e acquirente, assume così la responsabilità diretta della fase di produzione di una delle sue principali materie prime. In questo modo l’azienda riconferma il costante e duraturo sostegno al settore laniero e completa la sua strategia di verticalizzazione.

Alessandro Sartori Direttore Creativo

Pilati nel 2015 lascia il ruolo del Direttore Creativo di Agnona a Simon Holloway. Lo stesso anno finisce la joint venture con Sharmoon.

Il gruppo Ermenegildo Zegna nomina, nel 2016, Alessandro Sartori come Direttore Creativo con responsabilità per tutti i marchi e le linee Zegna e per tutte le funzioni creative.

Dizionario della Moda Mame: Ermenegildo Zegna. Alessandro Sartori.
Alessandro Sartori.

A giugno 2016 si chiude l’accordo con Perofil. Nell’ottobre dello stesso anno il Gruppo Ermenegildo Zegna conclude un accordo per il controllo della Bonotto S.p.A., azienda manifatturiera tessile con sede a Molvena (Vicenza).

L’impegno di Zegna nei settori dell’ambiente e del sociale

L’Oasi Zegna

Il Gruppo Ermenegildo Zegna si impegna da tempo in attività a favore dell’ambiente e del sociale. Ermenegildo Zegna, il fondatore, si dedicò, infatti, fin dai primi anni Trenta nella valorizzazione dell’ambiente, a partire dal territorio di origine, costruendo la Panoramica Zegna. Lungimirante visionario, attraverso la riforestazione dell’area montana intorno al proprio lanificio e la creazione di strutture socio-assistenziali, Ermenegildo Zegna ha realizzato così uno dei primi esempi industriali italiani di mecenatismo ambientale e sociale.

Nel 1993 prende inoltre vita l’Oasi Zegna, un laboratorio all’aria aperta che copre un’area di 100 km2, per valorizzare la relazione tra uomo, cultura di montagna e natura.

Il 20 settembre 2014 l’Oasi Zegna riceve, unico in Italia, il patrocinio del FAI (Fondo Ambiente Italiano), come esempio di tutela e valorizzazione del nostro patrimonio ambientale e culturale.

Dizionario della Moda Mame: Ermenegildo Zegna. Oasi Zegna, foto di Mattias Klum.
L’Oasi Zegna, sulle Alpi biellesi, fotografata da Mattias Klum.

La Fondazione Zegna

Per confermare il proprio impegno nel sociale, il Gruppo Zegna, anno dopo anno, prosegue la propria missione nella ricerca della qualità dei suoi prodotti in assoluto rispetto per l’ambiente. Inoltre, il Gruppo gestisce le attività filantropiche della famiglia Zegna a supporto di organizzazioni che lavorano a sostegno del sociale e dell’ambiente. Tali attività sono promosse dalla Fondazione Zegna.

La nascita della Fondazione Zegna, espressione moderna dello spirito del fondatore, risale al 2000. Con la donazione del 5% degli utili, la Fondazione sostiene progetti in diverse aree di attività: valorizzazione delle risorse ambientali, promozione dello sviluppo sostenibile nelle comunità locali, salute e benessere, cultura e educazione per i giovani.

Dizionario della Moda Mame: Ermenegildo Zegna. Fondazione Zegna, Podere Case Lovara.
Fondazione Zegna: Podere Case Lovara a Punta Mesco. Panoramica di Davide Marcesini.

La Fondazione Zegna ha sede a Trivero, in provincia di Biella, dove si trovano anche Casa Zegna, archivio storico e polo di aggregazione culturale, e Oasi Zegna. Nel 2012 Ermenegildo Zegna lancia poi un nuovo progetto a livello mondiale: ZegnArt, un insieme articolato di attività realizzate nell’ambito delle arti visive contemporanee.

Ermenegildo Zegna Founder’s Scholarship

Come parte della politica in corso a favore dello sviluppo delle Risorse Umane, che il Gruppo Zegna supporta attraverso training e piani incentivi, è stata annunciato nel 2014 l’avvio della Ermenegildo Zegna Founder’s Scholarship. Tale programma prevede uno stanziamento annuale di 1 milione di euro nel settore dell’educazione: lo scopo è consentire a laureati italiani che si sono distinti per particolare talento di conseguire un master o un dottorato presso prestigiose Università o Centri di ricerca di eccellenza internazionali. Dopo gli studi specialistici all’estero, il piano prevede il rientro in Italia.

Dizionario della Moda Mame: Ermenegildo Zegna. Founder's Scholarship.
Ermenegildo Zegna Founder’s Scholarship.

Il progetto, che avrà una durata di 25 anni, intende onorare il fondatore del Gruppo, Ermenegildo Zegna, distintosi per le attività filantropiche in Italia. Nel 2016, grazie al progetto, sono state elargite un totale di 33 borse di studio.

Situazione attuale

Il Gruppo Ermenegildo Zegna, leader mondiale nell’abbigliamento di lusso maschile con oltre 6.500 dipendenti nel mondo, ha chiuso il 2016 con un fatturato consolidato di 1.156 miliardi di euro.

La quota export del fatturato incide per circa il 90%. Inoltre la Cina, in ripresa, continua a rappresentare il mercato più importante, seguita dagli U.S.A. A fine 2016, Zegna era presente nelle più importanti città di 100 paesi differenti, con un totale di 513 negozi monomarca (di cui 287 gestiti direttamente).

Dizionario della Moda Mame: Ermenegildo Zegna. La campagna Defining Moments 2017.
Robert De Niro e McCaul Lombardi nella campagna ‘Defining Moments’, 2017.

2018

Nel 2018, il Gruppo Ermenegildo Zegna ha acquisito l’85% della Thom Browne; l’omonimo fondatore e Direttore Creativo è l’unico azionista rimasto nella compagnia. Lo stesso anno, Thom Browne avvia una partnership con il club calcistico spagnolo FC Barcelona come ideatore degli allestimenti fuori campo. 

La strategia di Alessandro Sartori è assicurarsi di ottenere la location più adatta per la giusta comunicazione del messaggio di moda. Per la collezione primavera / estate uomo, la sfilata ha avuto luogo in un intimo cortile dell’Università Statale di Milano, gioiello dell’architettura italiana; location cara allo stilista, che è stato studente della stessa e la ha trasformata in un giardino futuristico, ispirato dal naturale color ruggine della vigogna, una creatura simile al lama, la cui lana è uno dei simboli distintivi di Zegna. 

In particolare, in questa collezione, il colore ha giocato un ruolo fondamentale: è stata presentata una palette nei colori dai toni fresia, loto, geranio e antracite scuro. Lo stilista ha deciso di conferire uno stile malleabile e fluido alla collezione attraverso la decostruzione dei codici formali comunicati dalla brand identity. Inoltre, tramite la scelta di una location all’aperto e la creazione di un’atmosfera arieggiata, gli abiti hanno assunto un movimento leggero. 

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Ermenegildo Zegna, primavera/estate 2018.

2019

La direzione assunta per la collezione Uomo Autunno/Inverno 2019/2020 vira invece verso un mood “chic, less street”, un look sportivo e disinvolto. La collezione presenta un mix di forme leggere e comode, controbilanciate con dettagli dai profili affilate.

Per la collezione viene selezionata una palette che ruota attorno ai colori khaki, grigio-blu e nero beluga, prodotta per il 30% in materiali sostenibili. 

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Ermenegildo Zegna, Autunno/Inverno 2019/2020.

2020

La collezione Uomo Autunno/Inverno 2020/2021 è incentrata invece su strati di zip, polo ed abbigliamento come cappotti con spalle spioventi, piumini trapuntati in pelle o in nylon riciclato, con stampe. La sfilata poneva al centro la sostenibilità.

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Ermenegildo Zegna, Autunno/Inverno 2020/2021.

2021

Il 2021 è stato un anno di successi per Ermenegildo Zegna, che non solo ha acquisito, insieme al Gruppo Prada, la maggioranza della Filati Biagioli Modesto, azienda toscana leader nella produzione di cashmere e filati nobili, ma, il 20 dicembre, ha anche debuttato a Wall Street. L’azienda, la prima esponente del mondo del lusso italiano a essere quotata alla borsa di New York, continua a essere controllata dalla famiglia Zegna per il 66 %.

2022

All’inizio dell’anno, in occasione delle pubblicazione dei dati di fatturato, Ermenegildo Zegna ha comunicato di aver deciso di non fare più uso di pellicce per le proprie creazioni, facendo un ulteriore passo verso un orizzonte di sostenibilità che insegue da tempo: fra gli obiettivi per il futuro, infatti, ci sono la completa tracciabilità delle materie prime usate (si pensa di raggiungere quota 50 % entro il 2026 e quota 95 % entro il 2030) e la produzione interamente italiana di cashmere per il progetto Oasi Cashmere.

Alla fine dell’anno, inoltre, la vendita del marchio Tom Ford al Gruppo Estēe Lauder ha giovato anche al Gruppo Zegna, il quale si è visto riconfermare la licenza di produzione per altri vent’anni: Ermenegildo Zegna, che già da anni gestiva la produzione maschile di Tom Ford, da adesso gestirà anche quella delle linee femminili.

2023

Il 2023 è l’anno del lancio di Zegna X, una piattaforma online che, dopo due anni di sviluppo e di test, fornisce all’utente un configuratore 3D all’avanguardia, utile per la personalizzazione e l’anteprima digitale dei propri capi. Così ha commentato il nuovo strumento Edoardo Zegna:

Dopo un programma pilota di due anni, Zegna X sta ridefinendo il concetto di personalizzazione e di styling grazie a un’esperienza del tutto digitale. Il made to measure rappresenta oggi circa il 10% dei ricavi di Zegna brand e l’aggiunta delle funzionalità di Zegna X ne favorirà la crescita e lo sviluppo.

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