Tom Ford
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Tom Ford

Tom Ford è un marchio fondato nel 2005 dall’omonimo stilista texano, dopo le sue collaborazioni con Gucci e Yves Saint Laurent.

Indice

  1. La formazione tra New York e Parigi
  2. Il grande salto: Gucci, Yves Saint Laurent e le campagne internazionali
  3. Tom Ford International
  4. Riconoscimenti
  5. Il cinema: un futuro da film
  6. Tom Ford e la ricerca della perfezione
  7. La vendita e l’addio alla moda

La formazione tra New York e Parigi

Thomas Carlyle Ford, meglio conosciuto come Tom Ford, nasce a Austin, Texas, il 27 agosto 1961. È figlio di due agenti immobiliari. Trascorre l’infanzia tra Houston e Santa Fe. A 17 anni si trasferisce a New York, dove frequenta lo Studio 54 e conosce Andy Warhol. Gli eccessi della vita mondana lo distraggono dagli studi, portandolo, nel 1980, a trasferirsi a Los Angeles. Decide di intraprendere la carriera di attore, cercando di affermarsi negli spot televisivi. Dopo due anni torna a New York per studiare architettura alla Parsons School of Design.

Un’esperienza di stage a Parigi, nell’ufficio stampa di Chloé, lo convince a cambiare indirizzo di studi e iniziare l’esperienza nel mondo della moda. Inizia una collaborazione con Cathy Hardwick. Poi, nel 1988, assume la Direzione del Design di Perry Ellis sotto la supervisione di un altro futuro gigante della moda, Marc Jacobs.

Il grande salto: Gucci, Yves Saint Laurent e le campagne internazionali

Nel 1990 Tom Ford si trasferisce a Milano e fa il suo ingresso, come responsabile dell’abbigliamento della linea prêt-à-porter donna, nella maison Gucci, allora in forti difficoltà finanziarie: il successo è immediato. La storica griffe, che soffriva di un’immagine troppo legata al passato, viene completamente rinnovata e conquista il pubblico sin dalla prima sfilata. Nel 1992 assume la carica di Direttore del Design e nel 1994, quando Gucci viene rilevata dal fondo del Bahrain Investcorp, ne diventa il Direttore Creativo per tutte le linee di prodotto. Lo stilista vive e lavora fra Londra, Parigi, Firenze e Milano ed è alla testa di un gruppo di designer provenienti da varie parti del mondo.

Ton Ford Gucci
Tom Ford per Gucci, 1996.

A questi ruoli si affianca successivamente anche quello di Chief Designer di Yves Saint Laurent e di YSL Beauté. Insieme all’AD Domenico De Sole, Tom Ford rinnova e rilancia l’immagine di Gucci, traghettandola nel Gotha del fashion, con uno stile sensuale e lussuoso, tra pellicce dai colori pop, abiti cut-out total white, ricami preziosi, stivali in pitone, décolleté con morsetto e una rivisitazione della storica Jackie O Bag.

Tom Ford
Tom Ford per Yves Saint Laurent.

A veicolare il nuovo corso della griffe sono anche le campagne internazionali studiate dallo stilista texano e scattate dai celeberrimi fotografi Richard Avedon, Helmut Newton, Mario TestinoHerb Ritts. In dieci anni il giro di affari della maison fiorentina passa da 230 milioni a 3 miliardi di dollari. Nel 2004, quando la conglomerata francese PPR (oggi gruppo Kering) rileva Gucci, il duo Ford-De Sole lascia l’azienda e fonda il marchio Tom Ford.

Tom Ford International

Dopo il debutto nell’eyewear in collaborazione con il Gruppo Marcolin, lo stilista sigla un accordo con Estēe Lauder per la prima fragranza Tom Ford Black Orchi. Con un comunicato stampa nel febbraio 2006, Ford annuncia il sodalizio con il Gruppo Ermenegildo Zegna per produrre – in piccole fabbriche artigianali tra Padova, Biella e Novara – e distribuire le linee uomo di prêt-à-porter, alta sartoria, accessori e calzature.

Nell’aprile del 2007, con l’apertura del primo flagship store a New York, viene lanciata la prima collezione uomo, all’insegna del classicismo, ricercato nei tagli e nei materiali. La tradizione dell’alta sartoria italiana e il genio di Tom Ford creano un uomo la cui filosofia è in perfetto equilibrio tra il rigore classico e il gioco del costante reinventare, dove le regole dello stile vengono ristabilite.

Poi è la volta della prima, attesissima, linea femminile, presentata a selezionati buyers e fashion editors nel 2010. La donna Tom Ford è affascinante e decisamente sexy. Le collezioni dello stilista sono una celebrazione dello stile individuale e delle “donne vere”: Ford crea collezioni che, guidate da una coerenza e una consistenza stilistica, sono destinate a sopravvivere allo scorrere del tempo.

Tom Ford FW 20/21
Bella Hadid – Tom Ford A/I 2020/2021.

A ispirare i suoi look sono donne bellissime come Lauren Hutton, Julianne Moore e Bianca Jagger, ma la sua musa per eccellenza è la New York degli anni ’70. Terry Richardson è l’interprete migliore dell’immagine Ford: è il suo fotografo di fiducia, con cui collabora per tantissimi progetti e campagne pubblicitarie, che molto spesso sfidano la censura per le pose dai forti accenni sessuali.

La sua moda uomo, invece, è come lui, classica e iperlussuosa; non ha bisogno di strafare per ostentare sicurezza. Tom riesce a creare un’immagine maschile, cucita su sé stesso, in cui tutti vorrebbero riconoscersi. Al finale delle sfilate si presenta sulla passerella Gucci vestito con un tuxedo classico e un bicchiere di whisky in mano: è il James Bond della moda, il golden man che tutti gli uomini vorrebbero essere.

Tom Ford
Tom Ford, collezione A / I 2019 / 2020.

Riconoscimenti

Tom Ford sembra uno di quei geni del Rinascimento che aggiungevano titoli su titoli, come Leonardo da Vinci. Lo stilista americano è anche, infatti, regista, sceneggiatore, produttore cinematografico, attore e, all’occorrenza, anche fotografo e modello (di sé stesso). Un brand più che un uomo, che ha deciso di espandere i suoi orizzonti conquistando anche il cinema. Ha raggiunto la fama mondiale negli anni ’90, con il rilancio di Gucci e YSL, per poi mettersi alla guida del suo impero. È il sex symbol di tutte le donne e uomini, icona gay e self-made man.

Lo stilista texano è tornato alla ribalta con una sfilata di moda uomo e donna durante la New York Fashion Week A/I 2018/2019, facendo parlare molto di sé. Molti i premi e i riconoscimenti conferitigli nel corso della sua carriera: nel 1997 è stato incluso tra le 50 persone più belle secondo la rivista People; nel 2000 ha vinto il Vogue Award come Miglior Designer Internazionale; suoi anche cinque riconoscimenti del Council of Fashion Designers of America (1996, 2001, 2002, 2004, 2008). Una nomination e un Queer Lion Award – come miglior film a tematica LGBT- al Festival del Cinema di Venezia anche per il suo A Single Man.

Il cinema: un futuro da film

Il primo avvicinamento al cinema di Tom Ford non è da regista, ma da attore. Nel film Zoolander di Ben Stiller, Tom interpreta sé stesso. Nel 2008, con la casa di produzione Fade to Black, si lancia davvero nel cinema con il suo primo film, A single man, tratto dal romanzo di Christopher Isherwood e interpretato da Colin Firth. La pellicola riceve un’ottima accoglienza alla 66esima Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia, aggiudicandosi il Queer Lion Award e la Coppa Volpi per miglior attore protagonista.

Nel 2016, sempre a Venezia, presenta il suo secondo lungometraggio, Animali notturni, interpretato da Jake Gyllenhaal, Amy Adams e Micheal Shannon, con il quale vince il Gran Premio della Giuria e riceve le sue prime candidature ai Golden Globes come miglior sceneggiatore e miglior regista. Anche questa seconda pellicola è tratta da un libro, Tony e Susan di Austin Wright.

Tom Ford e la ricerca della perfezione

Nei numerosi incontri con la stampa, Tom Ford non ha mai nascosto la sua maniacalità per i dettagli: si ritiene un perfezionista, ha una personalità ossessiva, ma nella ricerca della perfezione ha sicuramente un risvolto assai positivo. Tra le curiosità che lo riguardano anche la dipendenza dal botox, con il quale giura di aver chiuso dalla nascita di suo figlio. Inoltre, vestirsi bene per lui è un segno di educazione: il suo compito è quello di aiutare donne e uomini a diventare la migliore versione di sé.

Diversi i colleghi di cui ha apprezzato il lavoro, a partire da Karl Lagerfeld e Alexander McQueen, lo stilista inglese scomparso nel 2010. Proprio alla notizia della morte di McQueen, Tom Ford aveva dichiarato: “Alcuni fashion designers sono degli artisti. Alexander McQueen era un artista. Le sue creazioni ti lasciavano senza fiato, erano spettacolari, con una storia da raccontare. Quello che faccio io invece, e l’ho sempre detto, è design commerciale”. 

La vendita e l’addio alla moda

A novembre del 2022 Tom Ford ha siglato un accordo con Estēe Lauder, da tempo partner della casa di moda, per la vendita del marchio omonimo, pagato 2,8 miliardi di dollari. Gli accordi hanno stabilito la permanenza di Tom Ford e Domenico De Sole all’interno dell’azienda fino alla fine del 2023 e l’assegnazione di tutta la produzione al Gruppo Zegna, che dal 2006 già produce la collezione maschile. 

Poi, durante il mese di aprile del 2023, sui social della casa di moda un post ha annunciato la collezione Archive, l’ultima disegnata dallo stilista, che ha scelto di comporla dei suoi look preferiti fra quelli creati nei 13 anni precedenti.

A pochi giorni dall’annuncio dell’ultima collezione, il Gruppo Estēe Lauder ha comunicato che i ruoli occupati da Domenico De Sole e Tom Ford sarebbero stati affidati rispettivamente a Guillaume Jesel e Peter Hawkings, che hanno lavorato a lungo per la casa di moda: il primo, infatti, è stato a capo di Tom Ford Beauty per oltre 10 anni, mentre il secondo ha affiancato lo stilista fin dalla sua esperienza in Gucci. Tom Ford, invece, che pare avesse perso interesse per la moda, ha annunciato di vedere il proprio futuro nel mondo del cinema, grazie all’attività della sua casa di produzione Fade to Black.

Il nuovo corso dell’azienda

Dal 18 settembre 2023 il nuovo AD di Tom Ford Fashion è Lelio Gavazza, che ha già avuto un’ampia esperienza presso Bulgari. Gavazza, la cui posizione è stata creata ex novo, risponde direttamente a Gildo Zegna, a capo del Gruppo Zegna, che detiene le licenze per la produzione dei capi maschili e femminili, nonché dell’intimo e dell’accessoristica.

Il fatturato di Tom Ford è di 654,0 milioni di dollari, nel 2022.

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