Liberty
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Liberty, il negozio londinese in stile Art Noveau

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Negozio londinese Liberty

Liberty è un negozio e un’azienda londinese, aperto nel 1874 da Arthur Lasenby (1843-1917) in Regent Street. Vendeva sete e porcellane orientali, tessuti indiani e giapponesi. Ma, mentre sempre più prendevano piede l’art nouveau e, nella moda, il cosiddetto movimento estetico, cominciò a proporre stoffe di sua produzione, le collezioni Liberty Art Fabrics che ebbero un enorme successo.

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Interni dell’iconico negozio

Nel 1884, lancia una linea di abbigliamento disegnata dall’architetto E.W.Godwin, teorico di un nuovo modo di vestire. Dieci anni dopo, Lasenby sbarca a Parigi. Nel corso dei decenni, i tessuti del brand affascinano i grandi nomi della moda francese da Poiret a Saint-Laurent a Cacharel che, a cavallo degli anni ’60-70, sceglie i suoi cotoni a stampe floreali per il prêt-à-porter destinato ai giovani.

La crisi e la rinascita di Liberty

L’azienda ha rischiato di fallire alla fine degli anni 2000, è stata risollevata  dagli investimenti del fondo BlueGem, guidato dall’ex banchiere Mari Capello, che con il supporto di capitali italiani di Andrea e Anna Agnelli (attraverso la holding Lamse) e di Giorgio Girondi (padrone della Usi), in soli sei mesi, nel 2010 è tornata a generare utili a livello operativo.

Liberty, per proseguire nel suo progetto di rilancio, acquista nel 2014 il 65% della Stamperia Olonia, storica azienda tessile varesina che fornisce all’azienda inglese i suoi tessuti famosi in tutto il mondo(oggi possiede il 100%). L’anno successivo, nel 2015, l’azienda viene riacquistata dagli stessi soci ma in proporzioni diverse.

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