Harutyunyan, Armine
Armine Harutyunyan: modella inserita da Gucci nella lista delle 100 modelle più belle al mondo
Armine Harutyunyan è una modella di origine armene classe 97. Studia Graphic Design allo Yerevan State Institute of Fine Arts and Theatre. Suo nonno è un pittore di fama nazionale, apprezzato per la sua ricerca della luce e per i temi trattati (nei suoi dipinti si possono scorgere chiari riferimenti alla Divina Commedia di Dante Alighieri). A notarla, durante un soggiorno a Berlino, è un talent scout. Un mese dopo viene chiamata per un provino da Maison Gucci.
Debutta ufficialmente in passerella nel 2019 con la collezione Gucci primavera/estate 2020. Il defilé, disegnato da Alessandro Michele, suscita non poche polemiche a causa del tema affrontato: la debolezza dell’individuo, sottomesso al potere dei più forti. La Harutyunyan si rende protagonista, assieme ai colleghi, di un siparietto introspettivo che spiega, a suo modo, l’origine del progetto. La camicia di forza, data in dotazione negli ospedali psichiatrici, diventa il capo cult della collezione: indumento che, ad ogni modo, non sarà mai venduto.
Qualche mese più tardi, suo malgrado, diventa protagonista di una serie di ingiurie scatenatesi sui social a causa della sua bellezza non convenzionale. L’ira degli utenti del web si infiamma dopo che Gucci la inserisce tra le modelle più belle del mondo. Vittima di body shaming a causa dei suoi tratti spigolosi, il suo naso aquilino e le sopracciglia folte. Nonostante la bufera che l’ha travolta la giovane Armine non si è scomposta lasciandosi scivolare addosso tutti gli insulti ricevuti.
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