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GCDS

GCDS è un marchio italiano, fondato nel 2015 da Giuliano e Giordano Calza, che unisce streetwear, irriverenza e colore.

La storia dei fratelli Calza

Il motto del marchio – dal cui acronimo ricava anche il nome – è God can’t destroy streetwear. I due fondatori vivono una storia di immigrazione al contrario: nati a Napoli da una famiglia benestante, padre ingegnere e madre psicoterapeuta, crescono a Rione Sanità, uno dei quartieri più difficili della capitale partenopea.

Hanno le spalle coperte e la possibilità di viaggiare con la famiglia, ma frequentano le scuole pubbliche e crescono nelle difficili strade del quartiere, dove toccano con mano diverse realtà: una dicotomia che traspongono nel loro marchio, che coniuga sapientemente qualità del Made in Italy e influenze streetwear, la capacità manageriale di Giordano e la creatività innata di Giuliano.

Giuliano e Giordano Calza
Giordano e Giuliano Calza.

Giordano, AD del marchio, studia economia alla Bocconi di Milano, mentre Giuliano frequenta a Napoli la facoltà di Scienze Politiche e prosegue a Milano, studiando Marketing del Lusso, alla Bocconi, e lingua cinese, a Shangai, per un anno. Estremamente diversi nelle aspirazioni e nell’attitudine, decidono di intraprendere un esperienza comune e si trasferiscono a Shangai, dove nel giro di tre anni aprono cinque ristoranti chiamati My Little Kitchen.

Giordano pensa agli affari, mentre Giuliano, dopo un esperienza nell’ufficio stile di Blumarine, si dedica a tutti gli altri aspetti, prestando particolarmente attenzione al dress code dei camerieri. Da lì l’intuizione di produrre qualcosa di proprio: le cento felpe prodotte in Cina e vendute online esauriscono in appena due giorni. Nasce così il progetto GCDS, con sede a Milano.

Nascita e crescita di GCDS

È il 2015 e GCDS si propone come una ventata di colore nell’universo nero proposto dalla moda. Felpe logate, t-shirt e bermuda, tagli irriverenti e sopratutto colori accesi. Il marchio si fa ponte tra qualità del Made in Italy, con la produzione dislocata tra nord e sud, e contaminazioni della strada, imponendosi in poco tempo come una realtà consolidata che, dal 2017, costituisce una presenza fissa nelle passerelle milanesi.

Lo spirito nuovo e fresco e lo staff composto esclusivamente da giovani trentenni travolgono il mondo della moda e fanno dei social il suo habitat naturale. Il loro talento è particolarmente apprezzato da social icons come Chiara Ferragni, Bella Hadid e Dua Lipa, che non perdono occasione per farsi fotografare con pezzi firmati GCDS.

Dua Lipa in GCDS
Dua Lipa in GCDS.

Nel giro di pochi anni il marchio è cresciuto esponenzialmente, passando da un fatturato di 500 mila euro annuali ai 20 milioni del 2019 (l’80% del quale ottenuto dal wholesale). Dal primo negozio monomarca, aperto a Milano nel 2016, oggi i suoi prodotti sono distribuiti in 350 negozi e 7 flagship stores sparsi per il mondo.

Lo stile GCDS

Bizzarro e a tratti irriverente, GCDS propone uno streetwear di lusso dai tratti ben  definiti e riconoscibili, che coniuga pop, estetica Kawaii e universo manga. Le tre anime, di Napoli, Milano e Shangai, si incontrano nelle collezioni del marchio, che si propone di mantenere vivo lo streetwear, a prescindere dalle possibili rivoluzioni del mondo della moda.

La giovinezza dei fondatori e la dimestichezza di Giuliano con il mondo digitale hanno permesso al marchio di piegare il nuovo linguaggio in direzione della sua visione creativa – come dimostra la presentazione distopica e sensoriale per la collezione AI 2021/2022 – e di situarsi con successo nell’universo mediatico.

Lo stesso stile ironico che caratterizza il marchio ha rappresentato la prima collezione di occhiali, prodotta da Marcolin e presentata nel 2021.

La collaborazione con Barilla

Barilla
GCDS x Barilla.

Numerose le collaborazioni, celebre quella con Barilla. Dopo una capsule collection composta da felpe e pullover no-gender con il logo Barilla, proposte durante la sfilata AI 2019/2020, è arrivato il progetto che ha vestito di rosa shocking il packaging della celebre pasta. Per completare, un iconico spot girato ad Hollywood, diretto da Nadia Lee Cohen e con la partecipazione dell’iconica Sophia Loren.

Gli eccentrici personaggi che si susseguono, avvolti in un allure technicolor anni’ 60, vengono richiamati al suono di ‘Dinner is ready’ e  giungono così in una dimora barocca dove a servire gli spaghetti c’è la diva italiana. Libera da ogni tipo di pregiudizio, GCDS aiuta Barilla a rinnovare i suoi codici comunicativi, affiancando tradizione e inclusione, due valori che i fratelli Calza vogliono trasmettere.

Dinner is ready
Fotogramma dello spot Dinner is ready.

Nuove prospettive

Nel novembre del 2020 il Private Equity Made in Italy Found, gestito da Quadrivio & Pambianco, ha acquistato la maggioranza del marchio, lasciando comunque una quota significativa in mano ai due fratelli. L’operazione, che vede il supporto del manager Patrizio di Marco, che ha collezionato importanti esperienze da Gucci, Bottega Veneta, Dolce & Gabbana e Golden Goose, vuole rafforzare la posizione sul mercato asiatico e americano e sviluppare il comparto dedicato alle vendite online.

Il consolidamento dei mercati auspicato con la vendita di una parte dell’azienda sembra aver avuto successo, dal momento che nei mesi successivi GCDS ha aperto nuovi negozi in Cina e in Italia (in particolare un pop-up store nel Quadrilatero della Moda milanese e un negozio a Capri).

Infine, il marchio GDCS ha avuto un fatturato di circa 18 milioni nel 2022.

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