Furla
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Furla: azienda italiana di pelletteria fondata nel 1927

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Indice

  1. Le origini
  2. Lo stile
  3. Successo in Italia e nei mercati esteri
  4. Fondazione Furla
  5. La crescita del brand
    1. Furla entra in Borsa
  6. 90° anniversario
  7. Situazione attuale

Le origini

Furla è un’azienda italiana di pelletteria, fondata da Aldo e Margherita Fulanetto nel 1927, a Bologna, in una storica villa del XIIX secolo. Allgli albori l’azienda distribuiva abbigliamento e accessori, per poi produrre borse, scarpe e accessori in pelle.

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Nel 1955 Aldo aprì il primo negozio Furla in Via Ugo Bassi, nel cuore della città di Bologna: sin da subito e il brand crebbe molto velocemente. Negli anni ’70, la seconda generazione (i fratelli Carlo, Paolo e Giovanna Furlanetto) entrò a far parte dell’azienda. Paolo e Carlo si occupavano delle strategie di crescita dell’azienda, mentre a Giovanna spettò la direzione creativa. In questo periodo l’azienda presentò la prima collezione di borse e accessori con logo furla: grande novità la decisione di espandersi verso una molto più diversificata produzione di articoli in pelle. Negli anni ’80 il brand aveva negozi a Bologna, Roma, Parigi e New York.

Lo stile

Le collezioni Furla, tra le regine del Made in Italy, incarnano i valori dell’artigianato italiano, mantenendo sempre un tocco moderno. Usano pelli pregiate e un particolare processo di concia, coadiuvato dalle più recenti tecnologie del settore; i dettagli, curati in ogni loro aspetto, vengono sempre enfatizzati. Furla, con le sue collezioni, incarna lo stile di vita italiano e se ne fa ambasciatrice in tutto il mondo.

Furla Borsa Metropolis
Borsa Metropolis

Il lusso accessibile è sempre stato il leitmotiv del brand, soprattutto nei mercati emergenti. Adottando la filosofia del design contemporaneo e funzionale, creando uno stile di vita affascinante e gioioso, l’impegno del brand è sempre stato riconosciuto dal suo pubblico. La borsa Metropolis, best seller, presenta un design pulito e dalle linee semplici; viene prodotta con materiali pregiati e la manifattura è completamente italiana: ciò nonostante, il costo è di soli € 250. Ecco cosa intende Furla con lusso accessibile.

Successo in Italia e nei mercati esteri

Nel 1998 l’azienda raggiunse un fatturato di circa 40 milioni di euro; contava 56 boutique monomarca in Italia e 24 all’estero. Nel febbraio 2000 l’apertura del mercato francese creò un aumento delle vendite del 35% rispetto al 1999. Lo stesso anno venne istituito il “Premio Furla Per L’Arte”, con lo scopo di fornire visibilità agli artisti emergenti italiani.

Nel febbraio 2002 Furla decise di ampliare il suo pubblico, rivolgendosi ai teen: nacque, così, Furlina, personaggio a fumetti stampato su borse, accessori e orologi. Un anno dopo, la società vide una crescita nel mercato domestico, obiettivo di Giovannna Furlanetto. La strategia aziendale comprendeva un programma di apertura di due boutique in Sardegna, a Fort Village e Cagliari, e due in Sicilia, a Siracusa ea Taormina. Successivamente, nel 2007, Eraldo Poletto fu nominato amministratore delegato, primo non membro della famiglia.

Fondazione Furla

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Nel 2008 nacque Fondazione Furla, a sostegno del “Premio Furla per l’Arte“, rivolto agli artisti italiani emergenti sulla scena contemporanea. Un altro importante progetto sostenuto da Giovanna Furlanetto fu il Furla Talent Hub, in collaborazione con Alta Roma: bacino di giovani e talentuosi designer che ebbero la possibilità di competere per la creazione di una linea di scarpe per il brand.

Lo stesso anno, l’azienda presentò sia la collezione maschile, sia la sua prima linea di scarpe, disegnata da Max Kibardin. La maison firmò un accordo con Tamburi Investment Partners e si dichiarò pronta ad entrare in Borsa nel 2017, diventando una delle prime aziende italiane ad essere quotata.

Nel 2013 Italia e Asia (in particolare il Giappone) rappresentavano i mercati più forti di Furla. Le vendite di borse quasi raddoppiarono nel 2014.

La crescita del brand

A partire dal 2014, Furla ha compiuto una significativa spinta di marketing, collaborando con il noto fotografo di moda Mario Testino. Furla ha gestito un progetto di comunicazione a 360° per ristabilire l’immagine del marchio. Enorme è stato l’investimento per supportare la campagna pubblicitaria su tutti i tipi di media, inclusi cartelloni pubblicitari, stampa, video e social media.

Furla Collezione primavera/estate 2015, scatti di Mario Testino
Collezione primavera/estate 2015, scatti di Mario Testino

Furla aveva aperto 111 nuovi negozi in tutto il mondo nei due anni precedenti e il 60% della rete di vendita Furla era di proprietà dell’azienda. L’anno 2014 si chiuse con un fatturato consolidato di € 262 (+15% rispetto al 2013).

Nel 2015 Furla continuò ad espandere la sua rete di distribuzione: nel primo semestre l’azienda aprì 39 nuovi negozi. Di conseguenza, le vendite aumentarono del 30%; nella prima metà del 2015 raggiunsero i € 151,2 milioni. Il Giappone rimase il più importante mercato per Furla. Nel frattempo, Furla aveva aperto un nuovo flagship store a New York.

Store

L’ex dirigente di C.Wonder, Scott Links, divenne nuovo CEO del dipartimento degli Stati Uniti. Con l’obiettivo di diventare un marchio di lifestyle, Furla aggiunse nuove categorie di prodotti: scarpe donna, pelletteria uomo, accessori, occhiali da sole, gioielli e orologi.

Furla entra in Borsa

Il brand chiuse il 2015 con un fatturato consolidato di 339 milioni di euro; l’80% proveniva da mercati esteri. Nel maggio 2016 il CEO Eraldo Poletto lasciò Furla.

90° anniversario

Furla 90° anniversario, collezione Capsule
90° anniversario, collezione Capsule

Nel 2017 il brand ha festeggiato il suo 90° anniversario con una collezione limitata della borsa Metropolis, best seller durante la settimana della moda di Milano. Questa collezione si basa su cinque colori diversi e nove varianti che raccontano 90 anni di storia della musica: ogni borsa rappresenta uno stile musicale iconico di un diverso decennio. La vendita online ha rafforzato il brand, portando all’apertura di nuovi concept store a Milano e all’estero e garantendo un aumento delle vendite del 45% in tre anni (2010-2013).

Situazione attuale

 Collezione primavera/estate 2017
Collezione primavera/estate 2017

L’obbiettivo è quello di raggiungere entro il 2018 i 1600 punti vendita, di cui 1200 multimarca e grandi magazzini, 444 negozi monomarca in 100 Paesi, tutti nelle più prestigiose zone commerciali.

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