Donna moderna
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Donna moderna

Donna moderna, settimanale femminile

Donna moderna è un settimanale femminile italiano. Il primo numero, in edicola l’8 marzo 1988, vende 600 mila copie, attestandosi, dopo poche settimane, sulle 350 mila e arrivando successivamente a oltre 500 mila.

Donna moderna

Novantadue pagine, testi brevi e brevissimi, spesso riquadrati, scritti in modo facile e chiaro, quasi elementare. Il nuovo settimanale popolare, edito dalla Mondadori, viene lanciato con una campagna pubblicitaria di quasi 4 miliardi.

Diretto da Edvige Bernasconi e ispirato a un settimanale francese che supera il milione di copie, privilegia servizi e notizie utili sui classici temi: bellezza, moda, arredamento, salute, attualità. In un momento di crisi per i giornali femminili, Donna moderna si rivolge al serbatoio pressoché intatto del pubblico popolare medio basso, il cosiddetto target B, fino ad allora incontrastato terreno di caccia dei fotoromanzi e dei rotocalchi tipo Bolero e Novella 2000.

Donna Moderna e la tiratura da un milione di copie

Un anno di direzione di Giuseppe Botteri, poi nel ’90 torna al timone Bernasconi. Negli anni successivi, il settimanale cerca di attenuare i tratti eccessivamente popolari, andando ad acquisire lettori anche nelle fasce più alte. Nel febbraio ’93, per la prima volta, la tiratura supera il milione di copie.

Due anni dopo arriva alla direzione Patrizia Avoledo, già vice della Bernasconi dal 1991, affiancata, con intelligenza e mestiere, da Cipriana Dall’Orto. Sotto la loro direzione, che termina nel 2013, Donna Moderna diventa il femminile più letto in Italia e sceglie di non utilizzare modelle professioniste per i servizi fotografici, ma donne “vere”.Donna moderna

Nel 2013 arriva come direttrice, con alle spalle esperienze da Top Girl e Cosmopolitan,  Annalisa Monfredo. Sotto la sua direzione, nel 2018, il giornale viene rinnovato sia graficamente sia a livello di contenuti.

Il nuovo capitolo di Donna Moderna

Nel 2022 il Gruppo Mondadori ha perfezionato la cessione della rivista Donna Moderna, passata sotto il controllo, per il 75%, di Stile Italia Edizioni Srl. Nello stesso anno viene nominata la nuova direttrice del giornale: arriva da Donna Moderna Maria Elena Viola.

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