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Die Dame

Die Dame, storico mensile di moda tedesco

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CopertinaLa rivista Die Dame nasce quando, nel 1912, la casa editrice berlinese Ullstein rilevò la rivista Illustrierte Frauen-Zeitung, pubblicata dal 1874. Gli editori di Ullstein avevano già riconosciuto che molte donne benestanti richiedevano dei contenuti che la casa editrice non era in grado di soddisfare. Così, proprio per questo target creò il giornale Die Dame. L’editore ha definito Die Dame “la rivista della società con una reputazione internazionale”. Infatti, è stata la rivista di lusso tedesca con la più alta tiratura (50.890) nel 1929.

Diventa la prima rivista di moda tedesca a usare le fotografie assieme ai disegni e agli schizzi. Segue con attenzione gli eventi culturali, rievoca grandi avvenimenti storici, ospita articoli firmati da nomi prestigiosi del tempo. Tra i suoi collaboratori artisti e scrittori letterari come George Grosz, Bertolt Brecht, Tamara de Lempicka, Stefan Zweig, Hannah Höch e Christian Schad. La rivista è stata molto attiva nei primi anni ’20, celebrando l’indipendente “new woman”.

Die Dame continuò ad essere pubblicato anche sotto il dominio nazista anche se la casa editrice, Ullstein, fu espropriata perché era un’impresa di famiglia ebrea. La pubblicazione delle rivista è stata interrotta due anni prima della fine della guerra perché “la forza lavoro e il materiale devono essere liberati per altri scopi nell’interesse dell’economia di guerra”.

Il ritorno di Die Dame nel 2017

Nel Marzo del 2017, l’editore Axel Springer ha reintrodotto lo storico magazine nel mercato. La rivista viene pubblicata due volte all’anno per un costo di 15 euro a copia e presenta una nuova veste grafica. Lena Bergmann è stata nominata caporedattore e Niki Pauls alla direzione della moda. 

Nella nuova riedizione, Die Dame mantiene la sua impostazione elitaria ma con toni moderni. Anche per la nuova edizione, la rivista sceglie collaboratori di alto profilo, tratta temi della quotidianità e li tratta con estrema eleganza e sofisticatezza.

die dame, nuova edizione
La nuova edizione

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