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Caumont, Jean Baptiste

Lo stile di  Caumont prende ispirazione da un senso di nostalgia degli anni fra il ‘30 e il ‘40

Dagli anni ’50 Caumont  è attivo in Italia e fu fra i primi diretti protagonisti, con Albini, Krizia, Missoni, della fortuna del prêt-à-porter a Milano. A Parigi, dove approda per studiare alla Scuola di Belle Arti, entra nel mondo della moda, giovanissimo, come disegnatore per Balmain, in seguito per importanti riviste, quali Fémina e Vogue. La moda Jean Baptiste Caumont si è sempre dichiaratamente ispirata ad uno stile nostalgia, agli anni fra il ‘30 e il‘40. Soprattutto all’atmosfera in cui si muoveva una certa prima della guerra. Nostalgia temperata da una misura classica, da un senso impeccabile delle proporzioni e da una costante di gusto.

Consulenza con La Rinascente e la collaborazione con Rosaluce del Buono

Dopo una consulenza con La Rinascente dove lavora con Rosaluce del Buono, disegna per le confezioni Amica di Treviso, realizzando, nel ’65, la prima collezione, che ottiene grande consenso per lo stile sofisticato, lussuoso, caratteristico, evocativo degli anni ’30. Tailleur sportivi ma femminili, da pomeriggio e sera, stile 1938, chemisier di seta, fluida maglieria, con puntigliosa cura del particolare, dell’accessorio per un’armonia senza sbavature. A partire dal ’70, il suo prêt-à-porter, prodotto dal Gruppo Finanziario Tessile, avrà soprattutto successo in America.

Caumont è morto a Como nel 2009, all’età di 82 anni.

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