Casadei
C,  Brand e Fashion designer

Casadei 1958

Azienda di calzature e pelletteria, fondata da Quinto e Flora Casadei, oggi è un brand consolidato di respiro internazionale

casadei

Indice

  1. Le origini: Quinto e Flora Casadei
  2. Le prime zeppe
  3. Le Pump
  4. La seconda generazione
  5. L’espansione del brand
  6. Il 50° anniversario
  7. Situazione attuale
  8. I sessant’anni di Casadei 

Le origini di Casadei: Quinto e Flora Casadei

Casadei, azienda calzaturiera e pellettiera di S. Mauro Pascoli, in provincia di Forlì, nacque alla fine degli anni ’50 come piccolo laboratorio artigiano che fabbricava calzature di sofisticata fattura. La storia del brand, oggi leader mondiale del settore, è tutt’altro che ordinaria: se si guarda il percorso intrapreso, si può notare come la fortuna di Casadei sia costruita sull’eccellenza del design e sulle competenze imprenditoriali.

Il brand dal design audace nacque nel 1958, quando Quinto e Flora Casadei iniziarono a realizzare calzature per i turisti della costa orientale. I due, insieme, diedero vita a un piccolo laboratorio, divenuto poi un vero e proprio impero: nascosta a San Mauro Pascoli, città di provincia della Rivera romagnola, regione nota soprattutto per l’agricoltura e le bellezze rinascimentali, la coppia Casadei diede il via ad una nuova forma d’arte.

Casadei
Le origini di Casadei

Gli anni ’60 videro lo sviluppo di una struttura commerciale più formata, l’inizio delle esportazioni verso l’Europa, verso gli Stati Uniti e verso l’Estremo Oriente, la presentazione di una linea completa dedicata all’abbigliamento da sera e la nascita di una collezione di borse. Verso la fine degli anni Sessanta, la fama di Casadei si diffondeva ben oltre le frontiere italiane. Dopo aver vestito i piedi di tanti turisti, l’azienda a conduzione familiare espanse la sua scala di produzione e presenza internazionale. La società acquisì una struttura più solida e concentrò l’attenzione sulle esportazioni, sia nel mercato europeo, sia negli Stati Uniti d’America.

Le prime zeppe

Dopo la prima linea di sandali, Casadei presentò la sua prima serie di zeppe: scelta popolare e trendy nell’eccentrico decennio dei’60. I primi anni Settanta consentirono ai fondatori di spostare la base dall’officina prima ad una fabbrica industriale. Questo cambiamento permise loro di avere molta più libertà creativa, iniziando un vero e proprio viaggio nel mondo delle calzature.

Casadei Campagna pubblicitaria inverno 1971
Campagna pubblicitaria inverno 1971

Prendendo le zeppe come punto di partenza, Casadei sperimentò l’idea di zeppe con lacci e slip-on. Inoltre, il design divenne più coraggioso, impreziosendosi di delicati ricami. Più tardi, cambiò rotta, entrando in un’era di pump in pelle con tacco svasato.

Verso la fine degli anni Settanta, i concept di versatilità ed utilità trovarono sfogo nella prima linea di stivali Casadei, alti fino alle ginocchia o cortissimi. Con questo nuovo prodotto il brand ampliò anche la sua presenza nel mercato asiatico: nel ’77 si aprirono ufficialmente al mercato giapponese.

Le Pump

Casadei Pump anni '80

Nei primi anni Ottanta il brand espanse la sua attività anche in Medio Oriente. Dopo stivali e zeppe, Casadei si rivolse verso le pump: l’interpretazione dell’azienda fu estremamente fantasiosa, tra  pois e tulle di velluto, alti tacchi conici in pelle dorata.

In pochissimo tempo le pump si assicurarono un posto nella hall of fame, diventando prodotto iconico dell’azienda. Dedicandosi alle curve aggraziate dei piedi femminili, il brand continuava a dilettarsi con diversi tessuti, finiture e ricami, riuscendo sempre a vincere l’incessante scorrere del tempo. Verso la fine degli anni Ottanta, il brand si adattò rapidamente alla tendenza “sportiva”, costruendosi un dizionario di sneakers ibride e scarpe da calcio con i tacchi.

La seconda generazione Casadei 

"Casadei

Come la maggior parte delle aziende a conduzione familiare, anche Casadei aprì le porte alla seconda generazione: il figlio di Quinto e Flora, Cesare Casadei, divenne direttore creativo. Cesare entrò in carica nel ’94 e da allora promosse molto l’immagine del brand, facendo leva sul “Made in Italy” nel mondo. L’arrivo di Cesare segnò anche l’inizio delle collezioni unisex e la nascita di calzature casual, una più incredibile dell’altra.

Casadei Primavera/estate 1995, scatto di Nick Knight
Primavera/estate 1995, scatto di Nick Knight

Agli inizi del 2000, il brand decise di trasferire lo showroom di Milano in Via dell’Annunciata, in uno spazio progettato ad hoc per divenire sede aziendale. Casadei era ormai uno dei marchi preferiti tra le celebrità. Gli A-listers di Hollywood venivano fotografati con le Casadei, rendendo il brand un nome significativo nel circuito della moda;  i talenti della fotografia scattavano le campagne pubblicitarie dell’azienda, tutto votava per la crescita felice.

L’espansione del brand

Casadei Flagship Store di Londra
Flagship Store di Londra

Ad ottobre del 2002 la società, che contava più di 200 persone, aprì un nuovo negozio monomarca nel cuore di Londra, al n. 12 di Beauchamp Place, nel quartiere di Knightsbridge. Per Casadei l’Italia rimane il secondo mercato (dopo gli Stati Uniti) con 400 punti vendita, 4 dei quali monomarca (Milano, Firenze, Rimini e Ferrara); insieme alla Germania, l’Italia è il mercato più importante d’Europa. Altre due boutique furono aperte in Russia, a San Pietroburgo e a Mosca. L’espansione dell’azienda è garantita dall’ottimo fatturato, che nel 2001 raggiunse i 32.604 milioni di euro (+14,82% rispetto all’anno precedente).

Nel 2004 la Federation Of Italian Footwear mise sul mercato una serie limitata di francobolli dedicati alla celebre Casadei: grande riconoscimento per l’azienda che rappresenta l’eleganza e la tendenza delle calzature italiane nel mondo.

Il 50° anniversario

Casadei ha compiuto 50 anni nel 2008: per festeggiare il mezzo secolo di disegni accattivanti e di gloria artigianale, è stata chiamata la fotografa Ellen Von Unwerth: il risultato fu una pubblicazione sulle calzature Casadei negli anni, seguito da una mostra alla Triennale di Milano.

"Casadei

Anno dopo anno C si espandeva in tutto il mondo: nel 2010 si lanciò a tutto gas nelle aperture di Roma, Cannes, Dubai, Casablanca e New York. Lo stesso anno ha portato anche le calzature e i tacchi Casadei alla settimana della moda di Milano.

L’etichetta scoprì anche il mondo digitale, con il lancio del loro sito web nel 2012, seguito dall’arrivo della boutique e-commerce nel 2013. Nel 2015, Cesare e l’Architetto Marco Costanzi progettarono il primo concept store di  Milano, seguito dalla presentazione di una nuova boutique nell’esclusiva Albemarle Street, a Mayfair, Londra. Nello stesso anno, la società rilanciò il suo portale di shopping online, grande passo verso la creazione di una nuova estetica.

Situazione attuale

Casadei Stiletto Blade, 2015
Stiletto Blade, 2015

ha iniziato il 2017 partecipando al Super Bowl: Lady Gaga, scelta per la prestigiosa performance di metà tempo, ha indossato i famosi Stiletto Blade di Casadei. Inoltre, Victoria Beckham viene spesso vista con la stessa calzatura, che sembra tanto essere una delle preferite delle celebrità, che inneggiano a Casadei come il brand più comodo tra i concorrenti. Casadei continua ad essere esempio di design impeccabile e intelligenza imprenditoriale, d’artigianalità esperta e d’innovazione ponderata. È testimonianza dell’eredità italiana, dei suoi colori vivaci e dei valori artigianali.

I sessant’anni di Casadei

Nel 2018 il brand fondato da Quinto e Flora Casadei ha compiuto sessant’anni. Quale modo migliore per celebrare l’anniversario? La collezione Plexi Kitten Blade che rielabora le radici del brand, donando una nuova veste all’iconico tacco a lama, tratto distintivo Casadei, che rinasce inglobato nel plexiglas trasparente. Una scarpa che non si dimentica del passato, ma strizza l’occhio al futuro.

Casadei
La collezione Plexi Kitten Blade

Con la pandemia di covid-19 il brand decide di potenziare gli investimenti sul web. Nasce una nuova piattaforma e-commerce che ha permesso di sopperire alla chiusura dei negozi, registrando un incremento delle vendite del 40% nel 2020.

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