madame Carven
C,  Brand e Fashion designer

Carven

Maison di moda fondata da Madame Marie-Louise Carven nel 1908

Carven

Indice

  1. Le origini
    1.1.La fine guerra e l’inizio di carriera
  2. Il successo 
  3. Lo stile Carven
  4. Gli ultimi anni: da Guillaume Henry a Serge Ruffieux
  5. La crisi e l’entrata in scena della Cina

Le origini

Carmen de Tommaso, in arte Madame Marie-Louise Carven, stilista e fondatrice dell’omonima maison, nasce nel 1908 a Châtellerault in Francia. Da giovane Carmen studia architettura e design di interni alla scuola delle Belle Arti di Parigi. Nel 1941 la ragazza apre il suo primo negozio di abiti nella capitale. Nonostante le leggi raziali Carmen assume Henry Bricianer, talentuoso artigiano di origini ebraiche. All’avvento delle deportazioni naziste, Carmen nasconde la famigla del sarto al sesto piano del palazzo sede del suo negozio per poi darle rifugio a casa di alcuni parenti. Il questo modo, grazie alla sua ferma determinazione, la futura Madame Carven salva la famiglia Bricianer dagli orrori della Shoah e per questo dal 2001 is suo nome compare tra i Giusti tra le Nazioni.

Madame Carven
Madame Carven
La fine della guerra e l’inizio della carriera

Finita la guerra, nel 1945, Carmen apre il suo primo atelier negli Champs-Élysées a nome Carven. La parola nasce dalla fusione tra il nome della stilista, Carmen, e quello di sua zia, Josy Boyriven, che le ha trasmesso l’amore per la moda. Madame Carven diventa presto nota come “la più piccola tra i grandi della moda” a causa della sua statura minuta. Proprio questa caratteristica diventa un punto di partenza per il suo stile che, dopo il  successo del film Venere tascabile, si rivolge apertamente alle donne di piccola statura. I suoi abiti spiccano per la freschezza del gusto e l’agilità del taglio e tra le sue prime clienti figurano Leslie Caron, Martine Carol, Zizi Jeanmaire, Danièle Delorme, Cécile Aubry e Édith Piaf.

ma Griffe
Abito Ma Griffe

Nella sua prima collezione del 1945, spicca un capo che diventerà per sempre legato al nome della maison: l’abito Ma griffe estivo a gonna lunga dalle cartteristiche righe bianche e verdi. La stoffa era originariamente utilizzata per le divise delle cameriere prima della guerra e diventerà la firma della casa Carven.

Il successo

Madame Carven spicca da subito per inventiva e intraprendenza. Nel 1946 in occasione del lancio del primo profumo della maison, chamato a sua volta Ma griffe, decide di far letteralemnte piovere su Parigi i campioncini della fragranza con piccoli paracadute. Nel 1950, in occasione dell’uscita di Via col vento, Carmen crea una collezione ispirata al fim e organizza un tour di sfilate all’interno delle sale cinematografiche. Disegna anche veri e propri costumi per svariati film tra cui Manon (1949), Le sedicenni, Edoardo e Carolina (1952), Henriette (1952) e Le Guerisseur (1953) oltre a collaborare allo stiling per la puntata di Perry Mason The Case of the Gallant Grafter (1960). Nel 1955 lancia la prima linea per bambini e a partire dagli anni ’60 disegna le uniformi di molte compagnie di viaggio internazionali.

Carven 1954
Carven 1954

Madame Carven è anche tra le prime stiliste a portare le sue sfilate in un contesto internazionale oltre a farsi ispirare dai suoi viaggi e da diverse culture nelle sue creazioni. Negli anni ’50 è infatti la prima stilista occidentale ad utlizzare tessuti africani.

Nel 1990, Edmond de Rothschild rileva il 60 per cento della casa Carven che, 3 anni dopo, affida la direzione creativa a Maguy Muzzi. Carmen, invece, resterà alla guida della maison fino al 1993 quando andrà in pensione all’età di 84, dopo una vita di successi lavorativi. Nel 2001 la stilista cede i suoi archivi al Museo Galliera.

Madame Carven
Madame Carven saluta il suo pubblico

Nel 2009 Carmen festeggia il suo centesimo compleanno. In tale occasione la stilista viene nominata Comandante della Legion d’Onore, la più alta onorificenza francese accordabile ad un civile, per celebrare l’importanza del contributo da lei reso al paese dal punto di vista artistico e culturale.

Madame Craven si spegne nel 2015 a 105 anni .

Lo stile Carven

Lo stile della Maison Carven è da sempre fortemente influenzato dalla personalità eclettica e lungimirante della sua fondatrice. Da subito è Carven stata sinonimo di modernità creando abiti comodi ma raffinati per una figura di donna attiva e indipendente che ama la praticità senza rinunciare alla classe. Altro elemento chiave dello stile del marchio è la sperimentazione. Carmen ha da sempre amato mixare sapientemente diversi stili lasciandosi ispirare dal mondo circostante e utilizzando stoffe e textures etniche e ricercate.

Gli ultimi anni: da Guillaume Henry a Serge Ruffieux

Negl ultimi anni si sono succeduti diversi cambi di proprietà e di direzione artistica fino al 2009, anno in cui si è aperto un periodo favorevole sotto la direzione creativa di Guillaume Henry. Il designer francese con un passato da Givenchy come primo assistenti di Riccardo Tisci, riporta nel brand lo spirito della fondatrice Madame Carven. Propone uno stile elegante “casual”, sofisticato e impeccabile, vestendo diverse tipologie di donne in termini di età e corpo. Il suo lavoro termina nel 2014 quando Guillaume Henry passa da Nina Ricci, da allora diversi cambi alla direzione artistica. Nel 2015 Alexis Martial (un tempo da Iceberg) e Adrien Caillaudaud (che ha lavorato da Givenchy) vengono scelti per guidare la collezione donna, mentre per l’uomo arriva Bernabé Hardy. Due anni dopo l’arrivo di Serge Ruffieux alla direzione artistica della donna Carven.

Carven
Carven FW 2015/2016 di Alexis Martial e Adrien Caillaudaud

La crisi e l’entrata in scena della Cina

Nel 2016, Carven è passata sotto il controllo di Bluebell, suo partner distributivo in Asia, andando incontro ad una fase di crisi, registrando l’anno successivo un calo drastico dei ricavi, per un totale di 20 milioni, circa la metà rispetto a quelli totalizzati nel 2014.

Nel 2018 arriva il player cinese Icicle Fashion Group, con l’obbiettivo di riportare in carreggiata una griffe che ha fatto la storia della moda ma che negli ultimi anni ha attraversato una grave crisi. Con l’ingresso di Icicle esce di scena il gruppo Bluebell che deteneva la maggioranza della griffe.

Le dimissioni di Serge Ruffieux, il direttore creativo della maison, erano state la prima difficoltà considerando che, dopo il suo abbandono, l’ufficio design dello stesso marchio era responsabile delle collezioni. Il marchio sta cercando un direttore creativo che possa cambiare lo stile del brand e che sia in grado di far riguadagnare a Carven le luci della ribalta. Durante questo periodo il brand ha subito un taglio nel numero degli impiegati. Lo staff è molto ristretto, con solo un piccolo team che gestisce e crea i design, lavorando per riportare il brand sulla giusta strada. Icicle aveva pianificato l’apertura di 40 negozi in Cina negli anni a venire, decisione che avrebbe dato inizio alla crescita del brand in Cina, ma ad oggi non si sono visti grandi passi in avanti.

Carven ha riaperto il suo flagship store sugli Champs-Élysées nel settembre 2021 dopo decenni di chiusura, nella storica sede aperta dalla fondatrice Marie-Louise Carven nel 1945.  

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