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B,  Aziende e imprenditori

Bernasconi

Bernasconi, storica azienda serica italiana

Fondata nel 1899 da Davide Bernasconi, amministratore delegato e direttore generale fino al momento della morte (1922). Poi, il timone passa nelle mani del figlio Leopoldo.

All’inizio del ‘900 l’azienda si caratterizza per una produzione molto varia, che va dagli articoli per la confezione femminile e il foderame alla cravatta; a sciarpe, fazzoletti e ombrelli destinati in buona parte a un mercato internazionale. Dalle tre tessiture di partenza – Cernobbio (Co), Morbegno (So) e Cantello (Va) – si passa tra il 1906 e il 1925 all’acquisizione degli stabilimenti di Solbiate Comasco, Maccio, Giussano, Figliaro e all’apertura di nuovi impianti a Cagno e Cernobbio (tintoria).

Cravatta firmata dall’azienda

Nel 1936 assume la carica di direttore generale Emilio Sancassani, il nipote di Leopoldo Bernasconi. Dagli anni ’50, dopo l’entrata della Ticosa tra gli azionisti, la Bernasconi avvia una fase di ristrutturazione. A partire dal ’55 iniziano a chiudere gli stabilimenti locali; alla fine degli anni ’60, rimangono operanti solo le unità produttive di Cernobbio, Solbiate e la tintoria. A cavallo tra i decenni ’60 e ’70, Ticosa acquista il marchio Bernasconi e prosegue a commercializzare tessuti con la stessa griffe, fino alla propria chiusura nel 1972.

In quell’anno, infine, le Tessiture Bernasconi entrano in società con la milanese Multifibre, portando in “dote” l’opificio di Solbiate. Nel corso degli anni Sessanta, si tentò un riposizionamento tramite accordi di joint-venture con altre aziende, ma senza grandi risultati. L’assemblea del 14 ottobre 1971 deliberò di sciogliere la società mettendola in liquidazione.

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