Bakst, Léon
Léon Bakst è il nome d’arte di Lev Samojlovic Rosenberg (1866-1924). Fu un pittore russo. Simbolista, creò, insieme a Diaghilev e ad Alexandre Benois, il movimento d’avanguardia “Il Mondo dell’Arte”.
Bakst nasce da una famiglia ebrea a Godno e studia all’Accademia delle Belle Arti di San Pietroburgo. Studia anche all’Académie Julian di Parigi dove approfondisce la conoscenza dell’arte francese e si avvicina al simbolismo. Nel 1898 fonda con l’impresario teatrale Sergej Djagilev la rivista Mir Iskusstva (Il Mondo dell’Arte) e il relativo gruppo d’avanguardia.
Léon Bakst disegnò scene per tragedie greche e nel 1908 si guadagnò la fama per essere creatore delle scene e dei costumi di Sergej Djagilev e dei suoi balletti russi. Decoratore, creatore di costumi e regista, rivela fantasia e insieme comprensione immediata di tutte le arti fuse in una concezione complessa di linea, suono movimento e colore. Riesce a coniugare la raffinatezza del simbolismo francese con la tradizione popolare russa. I suoi richiami alla tradizione popolare della sua terra d’origine influenzarono, per la loro carica di esotismo, la moda francese di quegli anni. In questo contesto lavora anche con i maggiori compositori dell’epoca, come Igor’ Stravinskij, Maurice Ravel, Claude Debussy e Reynaldo Hahn.
Tra le scenografie più suggestive che curò nella loro prima esecuzione sono da ricordare:
- Shéhérazade di Rimskij-Korsakov (1910)
- L’uccello di fuoco di Stravinskij (1910),
- Preludio al pomeriggio di un fauno di Debussy (1912)
- Daphnis et Chloé di Ravel (1912),
- Le Dieu Bleu di Hahn (1912).
Bakst ebbe una grande influenza sull’arte e sulla moda all’inizio del XX secolo, specialmente nella scenografia, di cui fu uno dei primi maestri moderni.
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