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A,  Marchi e case di moda

Arena

Arena, il brand dei campioni Olimpionici

Arena è un marchio di abbigliamento sportivo fondato dall’ imprenditore Horst Dassler (12 marzo 1936- 9 aprile 1987), figlio del fondatore di Adidas ed ex presidente di Adidas Francia.

Le origini

La storia vuole che durante i Giochi Olimpici di Monaco del 1972, Dassler sedeva tra gli spalti a bordo piscina per assistere alle gare, e rimase talmente impressionato dal successo straordinario di un giovane atleta statunitense, che iniziò a riflettere sulla possibile creazione di un nuovo marchio.

Questo brand sarebbe stato dedicato alla produzione di abbigliamento per gli sport acquatici. Il campione olimpico che tanto aveva colpito Dassler si chiama Mark Spitz, che durante quelle Olimpiadi ottenne 7 medaglie d’oro e segnò altrettanti record del mondo. Il marchio che nacque sulla scia delle sue vittorie era arena.

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Anvier collection

Tra il 2000 e il 2004 arena brevetta un’altra innovazione tecnologica per il mondo dello swimwear, Powerskin, e nel 2004 Powerskin X-Treme. La tecnologia Powerskin diventa l’ammiraglia di una nuova generazione di costumi da bagno per sport agonistici.

I costumi sono full-body, e coprono quasi la totalità del corpo degli atleti, come fossero vestiti. Ancora una volta l’abbigliamento Arena è indossato e portato sul podio da molti dei più grandi campioni del primo decennio del secondo millennio. Troviamo Laure Manaudou, Filippo Magnini, Roland Schoeman, Ryk Neethling, Therese Alshammar, Alain Bernard, Laszlo Cseh e altri ancora.

Powerskin R-evolution

Nel 2008 da Powerskin R-evolution. Ma l’innovazione più tecnologicamente avanzata resta X-Glide, incluso dal Time Magazine tra le 50 migliori invenzioni del 2009. Lo indossa Paul Biedermann ai Mondiali di Roma nel 2009 con il quale batte il campione Michael Phelps. È la prima sconfitta della sua carriera nei 200m stile libero in 4 anni. Successivamente la FINA vieta l’utilizzo di costumi con pannelli in poliuretano.

Tuttavia forte della sua esperienza decennale, arena affronta con prontezza e determinazione la nuova sfida derivante da questa decisione della FINA, lanciando nel corso dello stesso anno, Powerskin ST, XP, R-evo, R-evo+ e la nuova gamma X-glide, senza poliuretano. 

Dalle Olimpiadi di Londra a idOO

Con una sede centrale a Tolentino, in Italia, nel 2011 il marchio Arena è presente in 103 paesi in tutto il mondo. Per mezzo di una rappresentazione diretta attraverso società interamente controllate in Italia, Francia, Germania e Stati Uniti, il gruppo controlla una rete di partner commerciali in 86 paesi in totale. In Giappone, invece, è la Descente Group a possedere il marchio e a gestirlo in altri 11 paesi dell’Estremo Oriente.

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Costumi firmati arena

Nel 2012, in occasione delle Olimpiadi di Londra, Arena fa un ulteriore passo in avanti. Crea l’iper tecnologico Powerskin Carbon-Pro, realizzato intrecciando la fibra di carbonio direttamente nel tessuto. Si ottiene un beneficio assolutamente rivoluzionario noto con il nome di “compressione intelligente”, un’espressione che da allora entra nel linguaggio del nuoto.

L’anno seguente, Arena lancia il progetto «Colore è solidarietà». Si tratta di una linea di costumi e teli mare che devolverà, per ogni acquisto, 2 euro all’Ail-Associazione contro le leucemie, archiviando il 2013 con un fatturato pari a 95 milioni di euro.

 Nel 2015 arena ha siglato un accordo con il fornitore di servizi idOO per la creazione di un canale di comunicazione diretto tra brand e consumatori attraverso i prodotti. La presenza della tecnologia idOO sui costumi della linea Powerskin permetterà ai consumatori di entrare nel mondo arena avvicinando lo smartphone al costume. Saranno infatti disponibili informazioni sulle caratteristiche tecniche, le certificazioni, le misure dei costumi espazi di interazione con altri nuotatori. 

Gli anni recenti

Per la stagione fall-winter 2018 arena lancia una collezione intitolata Team Stripe e incentrata sul trend di oggi, la logomania, includendo costumi e accessori dal gusto rétro, ispirati ai modelli iconici dei nuotatori storici. I look, interamente realizzati in tessuto Max life, traggono ispirazione dai costumi original d’archivio degli anni 70, con bande diagonali e inserto del logo a contrasto. Nello stesso anno Arena collabora con Warner Bros per una capsule. I capi prodotti in Max fit hanno come protagonisti alcuni degli eroi più famosi, con lo scopo di attrarre anche la parte più giovane della popolazione.

ciabatte
arena x Warner Bros

Sempre nel 2018 Arena collabora con FutureBrand per la campagna “I am Water”. L’essenza di I am Water è conoscere i bisogni e i desideri dei nuotatori fitness e occasionali per realizzare loro i migliori prodotti, indipendentemente dal fatto che si allenino regolarmente in piscina per stare in forma o che vadano al mare una volta alla settimana per nuotare e rilassarsi.

arena
Arena “I am Water”

All’alba della pandemia Covid-19, Arena si schiera con Croce Rossa attraverso una raccolta fonti sul suo e-commerce e donando le mascherine The one all’Ospedale Policlinico di Milano.

 

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arena
Arena icons

Nel 1973, appena un anno dopo i Giochi, Arena lancia la sua prima linea di costumi da competizione brevettati Skinfit. Il tessuto ultraleggero (18 grammi) era progettato per aderire al corpo del nuotatore come una ‘seconda pelle’. L’anno successivo, arena firma il primo accordo di sponsorizzazione con un’atleta donna. La nuotatrice era l’australiana Shane Gould, che per tutti gli appassionati sportivi è l’alter ego donna di Spitz. La Gould ottiene 5 medaglie d’oro alle Olimpiadi del ’72. Grazie alla sua preziosa collaborazione arena lancia nel 1974 la collezione di costumi da bagno femminili che porta il nome della campionessa.

Arena alle Olimpiadi del 1976

Dassler intuisce che la sponsorizzazione sportiva è la chiave del successo di un marchio. Così, in previsione delle Olimpiadi del 1976, fa sì che il brand promuova anche altri atleti, tutti quelli che potrebbero essere utili per la progettazione e lo sviluppo di nuovi prodotti. Nonché generatori di audience e di grande entusiasmo da parte del pubblico verso gli sport acquatici.

Così alle Olimpiadi di Montreal (’76,) la squadra di atleti sponsorizzati Arena (the Arena Elite Team) comprende già i campioni del mondo statunitensi Mark Spitz, Steve Furniss, Shirley Babashoff. Anche Gary Hall e Maxine ‘Miki’ King, gli italiani Klaus Dibiasi e Novella Calligaris, lo scozzese David Wilkie e la tuffatrice svedese Ulrika Knape.

Campagna promozionale
Campagna promozionale

Ogni atleta dell’arena Elite Team riceve in dotazione una coppia di tappi per le orecchie e degli speciali occhialini subacquei. Il duro lavoro a cui si sono sottoposti gli atleti e il team di progettisti arena, che hanno studiato appositamente ogni accessorio per soddisfare le esigenze di questi atleti di alto livello, ottiene i risultati sperati. Esattamente 44 medaglie olimpiche. Due anni più tardi, ai campionati del mondo di Berlino Ovest, gli atleti dell’arena Elite Team vincono ben 62 medaglie, quasi il 75% del medagliere totale, e infrangono 9 record del mondo.

Gli anni ’80

Nel 1980 arena lancia sul mercato Flyback (da quel momento in poi, sempre presente in ogni collezione). È il primo costume da bagno da competizione realizzato con delle spalline sottili, per permettere una completa apertura delle spalle; parte della schiena è scoperta, per dare modo al busto di esercitare in libertà quanti più movimenti possibili.

arena
Anni ’80

Alle Olimpiadi del 1988 a Seoul, l’ultimo acquisto dell’arena Elite Team Matt Biondi, diventa il secondo nuotatore al mondo a vincere 7 medaglie in una Olimpiade. All’inizio degli anni Novanta, arena è pronta a far debuttare l’ultimo nato della casa, AquaRacer. È un costume da bagno dal fit eccezionale e con una trama compatta e ultrasottile. Il costume è ideato per far ‘scivolare’ i nuotatori attraverso l’acqua e permettere loro la massima libertà di movimento.

Gli anni ’90 e i primi 2000

Nel 1997, il team di progettisti Arena si supera nuovamente, lanciando sul mercato un nuovo brevetto, X-Flat. Il brevetto è un costume da bagno realizzato in un tessuto ancora più sottile, liscio e leggero di AquaRacer, con un peso inferiore del 25% rispetto a qualsiasi altro tessuto utilizzato per i prodotti di livello agonistico.

Intanto l’arena Elite Team si arricchisce di nuovi nomi, destinati a fare la storia del nuoto degli anni Novanta. Si tratta del plurimedagliato russo Alexander Popov e della fascinosa nuotatrice tedesca Franziska van Almsick.

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Anvier collection

Tra il 2000 e il 2004 arena brevetta un’altra innovazione tecnologica per il mondo dello swimwear, Powerskin, e nel 2004 Powerskin X-Treme. La tecnologia Powerskin diventa l’ammiraglia di una nuova generazione di costumi da bagno per sport agonistici.

I costumi sono full-body, e coprono quasi la totalità del corpo degli atleti, come fossero vestiti. Ancora una volta l’abbigliamento Arena è indossato e portato sul podio da molti dei più grandi campioni del primo decennio del secondo millennio. Troviamo Laure Manaudou, Filippo Magnini, Roland Schoeman, Ryk Neethling, Therese Alshammar, Alain Bernard, Laszlo Cseh e altri ancora.

Powerskin R-evolution

Nel 2008 da Powerskin R-evolution. Ma l’innovazione più tecnologicamente avanzata resta X-Glide, incluso dal Time Magazine tra le 50 migliori invenzioni del 2009. Lo indossa Paul Biedermann ai Mondiali di Roma nel 2009 con il quale batte il campione Michael Phelps. È la prima sconfitta della sua carriera nei 200m stile libero in 4 anni. Successivamente la FINA vieta l’utilizzo di costumi con pannelli in poliuretano.

Tuttavia forte della sua esperienza decennale, arena affronta con prontezza e determinazione la nuova sfida derivante da questa decisione della FINA, lanciando nel corso dello stesso anno, Powerskin ST, XP, R-evo, R-evo+ e la nuova gamma X-glide, senza poliuretano. 

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L’anno seguente, Arena lancia il progetto «Colore è solidarietà». Si tratta di una linea di costumi e teli mare che devolverà, per ogni acquisto, 2 euro all’Ail-Associazione contro le leucemie, archiviando il 2013 con un fatturato pari a 95 milioni di euro.

 Nel 2015 arena ha siglato un accordo con il fornitore di servizi idOO per la creazione di un canale di comunicazione diretto tra brand e consumatori attraverso i prodotti. La presenza della tecnologia idOO sui costumi della linea Powerskin permetterà ai consumatori di entrare nel mondo arena avvicinando lo smartphone al costume. Saranno infatti disponibili informazioni sulle caratteristiche tecniche, le certificazioni, le misure dei costumi espazi di interazione con altri nuotatori. 

Gli anni recenti

Per la stagione fall-winter 2018 arena lancia una collezione intitolata Team Stripe e incentrata sul trend di oggi, la logomania, includendo costumi e accessori dal gusto rétro, ispirati ai modelli iconici dei nuotatori storici. I look, interamente realizzati in tessuto Max life, traggono ispirazione dai costumi original d’archivio degli anni 70, con bande diagonali e inserto del logo a contrasto. Nello stesso anno Arena collabora con Warner Bros per una capsule. I capi prodotti in Max fit hanno come protagonisti alcuni degli eroi più famosi, con lo scopo di attrarre anche la parte più giovane della popolazione.

ciabatte
arena x Warner Bros

Sempre nel 2018 Arena collabora con FutureBrand per la campagna “I am Water”. L’essenza di I am Water è conoscere i bisogni e i desideri dei nuotatori fitness e occasionali per realizzare loro i migliori prodotti, indipendentemente dal fatto che si allenino regolarmente in piscina per stare in forma o che vadano al mare una volta alla settimana per nuotare e rilassarsi.

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Arena “I am Water”

All’alba della pandemia Covid-19, Arena si schiera con Croce Rossa attraverso una raccolta fonti sul suo e-commerce e donando le mascherine The one all’Ospedale Policlinico di Milano.

 

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