Araki Nobuyoshi
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Nobuyoshi, Araki

Araki Nobuyoshi (1940), fotografo giapponese noto per le sue opere di genere erotico

Araki Nobuyoshi, fotografo giapponese nato a Tokyo nel 1940, è il quinto di 7 figli. Riceve il diploma al dipartimento di ingegneria dell’Università di Chiba con una specializzazione in fotografia e cinematografia. Nel 1963 entra a far parte dell’agenzia pubblicitaria Dentsu che lascerà solo 9 anni dopo.

Araki

Autore molto attento agli aspetti scenografici della fotografia, tanto da avere la curiosa caratteristica di scattare continuamente con ogni tipo di macchina fotografica ogni aspetto della realtà. Si muove con disinvoltura sia nel campo del colore sia in quello del bianconero. Lo fa con frequenti incursioni nell’espressività della pellicola Polaroid a sviluppo immediato, usata come un block-notes.

In un paese come il Giappone, che per anni ha considerato il nudo esplicito come un tabù molto forte, Araki Nobuyoshi ha proposto una visione diversa e coraggiosamente audace. In Giappone il tabù era talmente forte a tal punto da censurare e distruggere, fino agli anni ’80, ogni immagine che mostrasse il pelo pubico.

Araki

Il richiamo esplicito alla sessualità, la raffinatezza dei bondage, l’immediatezza dei nudi sono elementi inseriti in un più ampio contesto. Contesto dominato dalla presenza del modernissimo paesaggio urbano come del tradizionale arredo d’interni delle case giapponesi.

La sua ricerca più famosa, Sentimental Journey, segue dal 1971 al 1990 il rapporto con la moglie Yoko Aoki prematuramente scomparsa. L’esaltazione del corpo femminile e la sottile polemica contro la sua mercificazione sono caratteristiche presenti anche nelle numerose campagne pubblicitarie e di moda. Sempre accompagnate da ossessivi backstage filmati in video da qualche assistente realizzate da Araki, considerato fra i più noti fotografi giapponesi contemporanei.

Araki Nobuyoshi ha iniziato a esporre dal 1965 in Giappone, dal 1994 in Europa e dal 1995 negli Stati Uniti: le sue personali più importanti sono state a Parigi, Tokyo e al Museo Pecci di Prato.

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