Abboud Joseph
A,  Brand e Fashion designer

Abboud, Joseph

Abboud Joseph (1950), stilista di origine libanese

Abboud Joseph
Joseph Abboud

Stilista, nato a Boston, vive e lavora a New York. Pur avendo alle spalle un percorso insolito (studi di letteratura all’Università del Massachusetts e alla Sorbona), Abboud si è conquistato uno spazio considerevole alla ribalta dell’american style. Disegna anche per la donna e crea tessuti per l’alta moda. Abbina lo stile casual americano ai colori e tessuti del suo paese. È soprattutto dai tappeti kilim, di cui è un collezionista, che ha sempre tratto ispirazione per le sue collezioni, anche quando ha disegnato per altre griffe, come Louis di Boston. Diventa un designer affermato collaborando con Lauren che decide di lasciare, nell’86, per mettersi in proprio. Il successo è immediato. In seguito s’impegna nella linea donna, nel guardaroba sportivo, negli accessori, nelle scarpe, profumi e mobili.

Le collezioni maschili di Abboud sono state presentate in Europa per la prima volta nel 1990.

Il marchio passa di mano. Per una cifra pari a 65 milioni di dollari la Gft Net, il ramo manifatturiero della italiana Hdp, diventa unica proprietaria dei ranges e delle licenze. Positivi i risultati del brand nel primo trimestre dell’anno: a fronte di risultati contrastanti ottenuti dagli altri marchi Hdp, Abboud fa registrare un incremento del 3 per cento. Abboud rimane l’ultimo marchio di moda in possesso di Hdp, dopo il completamento della vendita di Valentino, Sahzà, Revedi e Facis. L’anno si chiude con ricavi da 80 milioni di euro e un risultato operativo di 10,5 milioni di euro.

Esce il libro “Thread” scritto dallo stilista, che è anche designer ufficiale per alcuni network televisivi, per NbcOlympics, Cbs’s March Madness e Nfl Today.

Oggi la manifattura che produce i suoi capi è la più grande del Massachusetts e le etichette riportano orgogliosamente la dicitura Made in America. In seguito alla morte per cancro al seno della madre e della sorella, è diventato un attivo sostenitore di iniziative umanitarie di cura e sostegno alle persone affette da questo male. Per la sua attività ha ricevuto il premio ‘Men of the Cure’ dalla rivista GQ e dalla General Motors Corporation.

Leggi anche:

Campbell, Naomi