Diet Prada
Diet Prada: il cane da guardia della moda
Con 2,9 milioni di follower, Diet Prada è l’account Instagram più temuto nel mondo della moda, nato con l’obbiettivo di raccontare quello che i giornali di moda non dicono, denunciando apertamente le ingiustizie dell’industria della moda.
Diet Prada è stato creato nel 2014 da Tony Liu e Lindsey Schuyler, rimasti per anni in anonimato. I due newyorkesi, appassionati di moda con alle spalle una formazione storica e fotografica, si sono incontrati mentre lavoravano da Eugenia Kim. Nel 2014 l’idea di creare l’account.
Inizialmente Diet Prada metteva l’accento sulle imitazioni, il primo post del dicembre del 2014 parlava infatti di un cappotto di Raf Simons molto simile ad uno di Prada. Con il tempo ha ampliato la sua portata occupandosi di tematiche diverse: abusi sui modelli, discriminazione razziale e appropriazione culturale.
Numerosi gli scandali su cui ha acceso i riflettori. Il più celebre è la controversia con Dolce&Gabbana che, in seguito alla querela relativa alla campagna DGLovesChina, ha chiesto a Diet Prada un risarcimento danni di oltre 665 milioni di dollari per diffamazione.
Nei primi due anni l’account contava solo 1.000 di follower, l’interesse è cresciuto dopo che Liu e Schuyler hanno assunto un tono più serio in seguito della denuncia di Harvey Weinstein del New York Times. Nel 2017 i follower erano 500.000, oggi sono 2,9 milioni e tra questi troviamo tutti i principali professionisti del settore.
Diet Prada: dalla parte del nemico?
Nel 2017 vengono svelati i nomi dietro Diet Prada, e Tony Liu e Lindsey Schuyler iniziano ad apparire nel frontrow delle sfilate e a collaborare con brand importanti (da Tommy Hilfiger a Gucci, che coinvolge Diet Prada invitandolo ad analizzare la collezione e individuare i loro riferimenti). Una scelta che a sua volta ha suscitato nuove polemiche e l’accusa di aver tradito l’obbiettivo originale dell’account.
Nel luglio del 2020 i due hanno annunciato che avrebbero portato le proprie attività su Patreon, piattaforma su cui gli utenti possono accedere a contenuti esclusivi pagando un piccolo abbonamento.
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