Dapper Dan
Dapper Dan, l’uomo che ha definito lo streetwear di lusso negli anni 80.
Daniel Day, più noto con il nome di Dapper Dan, è un couturier originario di Harlem, quartiere newyorchese. Lo stilista afroamericano si è meritato il nome di StreetSide per la moda di lusso, visto il suo grande talento.
BIOGRAFIA
Daniel Day è nato l’8 agosto1944.
All’età di 13 anni è diventato un giocatore d’azzardo estremamente abile. Fu in questo circuito che si guadagnò il titolo di “Dapper Dan”.
All’età di 20 anni viene arrestato. Successivamente si è ripulito e ha deciso di dare una svolta alla sua vita.
Così, ha iniziato a studiare alla Columbian University, e poco dopo si trasferisce in Africa.
Al suo ritorno in America da questo viaggio, è stato fortemente ispirato dalla moda e ha iniziato la sua avventura dentro questa industria.
LA BOUTIQUE DI HARLEM APERTA H24
Quando Dan tornò a New York nel 1974, decise di fare il sarto e cominciò a vendere oggetti rubati, fuori dalla sua auto.
Il fatto di essere stato un giocatore d’azzardo professionista gli ha insegnato che ciò che si indossa influenza la percezione che le persone hanno di noi. Dan, ha voluto, quindi, sfruttare questo linguaggio non verbale.
Dapper Da, diventato il leggendario couturier di Harlem, apre la sua boutique nel 1982. L’edificio era situato sulla 125th Street tra Madison e la Fifth Avenue. A volte era aperto 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana. Gli orari insoliti erano concepiti principalmente per soddisfare gli orari della sua clientela unica: boss della droga, gangster, pugili professionisti e rapper. Insomma, chi di solito andava ad acquistare a tarda notte.
LA SVOLTA
Un giorno, la fidanzata di uno spacciatore è entrata con una borsa di Louis Vuitton nel negozio di Dan. Gli altri acquirenti si sono tutti voltati a guardare quella ragazza e quell’oggetto in particolare. Allora, Dan si è reso conto che il potere della moda andava oltre l’estetica. Questo lo ha portato a studiare i simboli e la loro importanza.
Il primo pezzo che Day ha realizzato, è stato una giacca rifinita con borse di tela stampate con logo, che aveva acquistato da Gucci. La giacca è stata un successo dopo che un cliente l’ha indossata a una festa e tutti volevano sapere da dove provenisse.
L’uso illegale di loghi da parte di Day nei suoi progetti su misura ha portato a incursioni e contenziosi per contraffazione e, infine, alla scomparsa del suo primo negozio.
Nel 1988 il suo negozio è diventato protagonista dell’interesse del New York Times. Questo ha anche attirato l’attenzione delle aziende di lusso europee visto il suo utilizzo dei loghi della moda di lusso europea. Nel 1992, Fendi mosse un’azione legale contro Day. L’allora procuratore statunitense Sonia Sotomayor, face definitivamente chiudere la boutique di Dan.
In conseguenza di questo fatto, il designer è stato evitato dal mondo della moda mainstream per decenni, ma ha continuato a lavorare “underground” come stilista.
DIANE DIXON
Day si è avventurato nella moda hip-hop nel 1985, quando ha vestito per la prima volta il rapper statunitense LL Cool J. Da allora, è stato associato al regno dell’hip-hop. I due rappers Eric B. e Rakim hanno indossato i disegni di Dapper Dan sulla copertina dei loro album iconici Paid in Full (1987) e Follow The Leader (1988).
Day ha notato che stilisti di Maisons di moda come Louis Vuitton e Gucci disegnavano solo borse, portafogli e valigie in pelle, ma non capi d’abbigliamento in quel materiale. Questo gli ha dato l’idea per realizzare lui stesso quel tipo di vestiario. Da qui nasce l’ispirazione per la realizzazione della sua famigerata giacca per l’atleta olimpionica Diane Dixon.
Questa giacca è ciò che lo ha portato alla ribalta nell’industria del fashion dopo l’ostracizzazione.
Il Direttore creativo di Gucci, Alessandro Michele, ha disegnato una giacca sulla base del design di quella creata da Day.
“L’originale”, cioè quella di Dan, era una giacca foderata di pelliccia con maniche a palloncino completamente stampate con il simbolo “LV” di Louis Vuitton, che Michele, invece, ha sostituito con il logo Gucci con doppia G.
Diane Dixon ha condiviso sui social una foto della giacca di Gucci accanto ad una foto ritraente se stesse con la giacca realizzata da Dan.
L’ex atleta ha chiesto a Day di fare in modo di ottenere il merito per la realizzazione del suo pezzo. Gucci, in seguito, ha dichiarato che la giacca voleva essere un omaggio a Dapper Dan e al suo lavoro.
GUCCI X DAPPER DAN
Il successo della giacca realizzata in omaggio allo stilista Dapper Dan ha dato vita ad una collaborazione unica.
Alessandro Michele e Dapper Dan, hanno cavalcato l’onda dei gusti della sottocultura dell’hip-hop e hanno creato un’estetica unica.
Nel 2017, con il supporto di Michele e del CEO di Gucci, Marco Bizzarri, Day e il marchio italiano hanno collaborato per una linea di abbigliamento maschile.
Entro il 2018, Day ha aperto un nuovo atelier in Lenox Avenue in collaborazione con Gucci: Dapper Dan di Harlem, primo negozio di moda della maison di lusso ad Harlem.
A partire da maggio 2019, Gucci ha rilasciato un’edizione limitata di Dapper Dan’s Harlem. La Gucci Garden Gallery di Firenze fa riferimento a Dapper Dan e alla famigerata giacca.
Dapper Dan è ora un membro del consiglio per la revisione delle domande per il programma di borse di studio Gucci Changemakers del Nord America.
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