Dainese
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Dainese: la storia del marchio che ha rivoluzionato l’abbigliamento sportivo 

 

Indice

  1. Le origini
  2. Le innovazioni di Dainese
  3. Dainese Technology Center
  4. D-Air
  5. Dainese nello spazio
  6. La Sea-Guard per Luna Rossa
  7. Non solo abbigliamento tecnico
  8. Acquisizioni e riconoscimenti

Dainese è un’azienda di abbigliamento sportivo, fondata da Lino Dainese nel 1972.

Le origini

Il marchio nasce da un viaggio e da una geniale intuizione. A 20 anni Lino Dainese fece un viaggio a Londra, in Vespa, con degli amici. In quell’occasione vide le maximoto, cavalcate da piloti che indossavano le prime tute in pelle. Ne rimase affascinato, così rientrato in Italia, decise di dedicarsi all’ideazione e produzione di protezioni da moto.

Il logo fu il punto di partenza. Dainese parlava ad un pubblico che scandiva la propria vita tra velocità e ribellione, dunque si pensò ad un volto di un demone che gradualmente assunse forme diverse, sempre più stilizzate.

I primi bozzetti del logo Dainese
I primi bozzetti del logo Dainese

Il primo indumento prodotto è stato un pantalone da motocross. Qui, il fondatore, ha unito praticità, passione per lo sport e abilità tecnica. È nota principalmente per le linee dedicate al motociclismo e alle altre discipline sportive che richiedono un guardaroba protettivo: sci, mountain bike, pattinaggio, hockey. È stata fra le prime a proporre tute da motociclismo colorate e collabora con importanti piloti nella sperimentazione di nuovi prodotti. Proprio da queste ricerche sul campo nasce quella che in seguito si rivelerà una delle protezioni più importanti per i piloti di moto: il paraschiena. Nato dalla florida collaborazione con Barry Sheene, il primo back protector, è statp disegnato dal designer Marc Sadler.

Per i suoi prodotti, Dainese utilizza la classica pelle bovina e di canguro ma anche fibra aramidica, fibra di carbonio, alluminio e titanio.

Il fondatore Lino Dainese
Il fondatore Lino Dainese

Le innovazioni di Dainese

Negli anni ’80, un’altra innovazione importante: tute dal taglio presagomato, che si adattano meglio alla posizione del pilota in sella. Alla metà degli anni ’90, infine, nasce la divisione “no impact” dedicata agli sport come snowboard e pattinaggio in linea.

Negli anni ’80 un’importante innovazione che Dainese realizza è il Knee Slider, soprannominate “Istrice”, per la serie di cilindri che uscivano fuori da un’apposita base al flettersi dell’arto. All’idea di partenza sono seguite poi una serie di evoluzioni fino all’attuale Knee 2000 che ancora oggi, anche se rivisitato, è l’elemento protettivo utilizzato. L’azienda intanto continua la propria ricerca e affina sempre più il concetto di sicurezza globale. Dalla fine degli anni ’80 ha inoltre completato la sua gamma di prodotti con guanti, stivali e caschi, che permettono di essere protetti dalla testa ai piedi.

La parte creativa di Dainese viene curata grazie ad design particolari ed iniziative come quella del custom work. Il brand, offre a tutti la possibilità di personalizzazione totale dei propri indumenti sportivi.

Dainese Technology Center

Nel 1993 nasce il Dainese Technology Center (D-Tec®), centro tecnico di Ricerca e Sviluppo per lo studio della tecnologia protettiva e l’evoluzione dei prodotti destinati al mercato.

D-air

nel 2000 Lino Dainese ha fondato D-air Lab, un centro di ricerca dedicato alla sperimentazione della tecnologia D-air in campi non sportivi, come quelli della sicurezza sul lavoro e degli anziani. Qui viene sviluppato il D-air®, un’airbag per i motociclisti sviluppato insieme alla israeliana Merhav APP. Una centralina elettronica che registra e analizza i dati dai sensori 1.000 volte al secondo può riconoscere le situazioni di rischio e, in caso di pericolo imminente, attivare un airbag integrato nella giacca che protegge le parti vitali del motociclista. L’airbag utilizza una tecnologia brevettata a microfilamenti che permette un gonfiaggio uniforme della sacca, fornendo una protezione nove volte più efficace di un protettore rigido standard. Fu commercializzato nel 2011.

Nel frattempo Dainese continuò a testare una versione del sistema che potesse proteggere il motociclista dalle tipologie d’impatto più frequenti durante la guida su strada e un prototipo pensato per gli sciatori professionisti. Nel 2015 ha lanciato sul mercato la Misano 1000, la prima giacca da moto con un sistema D-air Street integrato.

GIacca con D-air
GIacca con D-air

Per ottenere performance sempre migliori, nel 2001 viene creato D-Mobile, ovvero una struttura di ricerca mobile sui circuiti internazionali per individuare e testare le innovazioni tecnologiche, come estensione del reparto ricerca e sviluppo.

Dainese nello spazio

Il successo nella sicurezza della persona negli sport, ha permesso a Dainese di vestire anche le persone per le missioni spaziali. Infatti, grazie alla collaborazione tra il Massachusetts Institute of Technology (MIT), Dainese ha realizzato speciali protezioni che gli astronauti della NASA indossano all’interno della tuta spaziale.

Nel 2015 l’astronauta danese Andreas Mogensen prova per la prima volta la SkinSuit durante la Missione IRISS. Frutto della collaborazione tra l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e il Dainese Science and Research Center, SkinSuit è stata sviluppata per essere indossata all’interno della Stazione Spaziale Internazionale, in modo da ricreare il carico che la gravità determina sulla Terra, ma in un ambiente con assenza di gravità. L’obiettivo di SkinSuit è contrastare l’allungamento della spina dorsale nello spazio, generando un carico verticale di elevato livello senza compromettere il comfort e i movimenti.

Protezione Dainese per astronauti
Protezione Dainese per astronauti

La Sea-Guard per Luna Rossa

Inoltre, in occasione della 36° America’s Cup, Dainese ha vestito il team Prada Pirelli team di Luna Rossa con Sea-Guard la più avanzata safety vest per la vela con protezione da impatto su schiena, cassa toracica e clavicole, e integra anche le funzioni di galleggiamento.

Sea Guard Luna Rossa x Prada Pirelli tema
Sea Guard Luna Rossa x Prada Pirelli team

Non solo abbigliamento tecnico

Nel 2007 nasce la campagna “I Dainese Me” con Valentino Rossi e Carolina Kostner, per presentare i valori del marchio Dainese al pubblico. Una capsule di t-shirt e felpe uomo e donna con su riportato il logo del marchio.

Acquisizioni e riconoscimenti

Nel 2001 l’azienda vince il Premio Compasso d’oro per la tuta da moto “T-age” disegnata da Aldo Drudi.

Nel luglio del 2007 Dainese acquista il marchio italiano di caschi AGV per poi venire acquistata a sua volta dal fondo del Bahrein Investcorp per €130 milioni nel 2014. L’azienda è guidata da Cristiano Silei, CEO dal 2015 e Lino Dainese rimane socio di minoranza.

Il 2017 è l’anno del riconoscimento alla settima edizione italiana de “Le Fonti Awards for Innovation and Human Resources”. Nell’ambito delle aziende leader per l’Industria 4.0, Dainese ha conquistato il premio “Eccellenza dell’Anno / Innovazione & Leadership” nella categoria abbigliamento protettivo hi-tech, e il premio “CEO dell’Anno” per l’Innovazione, assegnato al CEO Cristiano Silei.

Dall’acquisizione da parte di Investcorp, Dainese Group ha dichiarato una crescita del fatturato annuo da €117 milioni nel 2013 a €184 milioni nel 2017 e una crescita dei dipendenti da 609 a 757 (marzo 2018). Nell’ottobre 2020 il Gruppo Dainese ha acquistato il player italiano di calzature tecniche da moto Tcx che coniugano artigianalità, confort e sicurezza.

Al 2020 conta circa 118 brevetti registrati.

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