Borbonese
B,  Brand e Fashion designer

Borbonese

Le origini di Borbonese: Lucia Lorenzoni Ginestrone

Borbonese nacque come piccolo laboratorio che forniva gioielli e accessori -dai nastri alle gale, dai guanti ai cappelli, agli scialli- per le sartorie più prestigiose di Torino, una città, all’epoca, molto sensibile alla couture, una piccola capitale italiana della moda. Nel 1910 la modista Lucia Lorenzoni Ginestrone rilevò l’officina, dando il via alla Borbonese che conosciamo oggi.

Balla X Borbonese
Borbonese
La borsa Barbonese disegnata da Balla- 1916

Nel ’50, subentrò nella gestione dell’azienda il figlio di Lucia, Umberto Borbonese Ginestrone, insieme all’amico e socio Edoardo Calagno. Il brand stava sviluppando con successo un’estetica eclettica e sofisticata: i gioielli, realizzati con i materiali più peculiari, ebbero da sempre forme innovative.

Collaborazione con Luxury Fashion Houses

Raggiunse un immediato successo negli anni ’60, dedicandosi alla creazione di bijoux, in cui l’inventiva si alleava ad una squisita fattura artigianale: guadagnata la fiducia di varie case di moda, molte di queste reclutarono Borbonese per creare numerosi accessori a completamento delle loro collezioni.

La capacità della ditta torinese di impostare un dialogo armonioso fra abito e bijoux è alla base d’una richiesta collaborazione da parte delle migliori case d’alta moda: Fendi, Valentino e, subito dopo, l’approdo a Parigi, per Ungaro e Saint Laurent che apprezzavano l’estro, la sperimentazione, la bellezza della sua bigiotteria.

Elementi distintivi

L’occhio di pernice

Anni 70:

Durante gli anni ’70, Borbonese iniziò la collaborazione con Redwall, pelletteria di Bologna di proprietà della famiglia Rossi. Questa solida collaborazione portò una linea rivoluzionaria di borse in pelle di alta qualità che combinano forme leggere, sfoderate e ristrutturate con una morbidezza e una resistenza uniche.

Momento straordinario: in un materiale d’aspetto inedito, morbida pelle d’agnello, color beige o miele, trattata per rivelare effetti puntiformi a “occhio di pernice”, la maison troverà il distintivo elemento della propria griffe per borse, valigie e una vasta produzione di pelletteria; Alcune linee sono in tessuto plastificato, sempre a occhi di pernice, detto “graffiti”, ancora in beige, ma anche in marrone testa di moro, blu, azzurro, nero.

Borbonese presentò la famosa borsa Luna per celebrare lo sbarco del primo uomo sulla luna, seguita poi da Sexy, Tango e Mambo, gran classici anche oggi.

Borbonese fu il primo brand ad apporre il proprio logo sulle chiusure lampo ( oltre al rivetto), diventato poi suo segno distintivo. Molto imitate, mai uguagliate, le borse Borbonese, leggere, pratiche, eleganti in tutte le ore, diventavano, ormai, un classico. I fotografi più in voga (Giampaolo Barbieri, Helmut Newton, Satoshi Saikusa) contribuirono alle campagne pubblicitarie di Borbonese.

Borbonese Luna bag
Luna bag
Anni 80:

Negli anni ’80, Borbonese inventò un vero e proprio lifestyle, tanto attuale ed azzeccato da permettere al brand di scalare le classifiche, diventando uno dei marchi italiani più importanti di prêt-à-porter, accessori uomo e donna, calzature, pellicce e arredi.

Anni 90:

Nel ’92 la Sexy Bag compì 20 anni. In occasione della grande festa di Tokyo venne presentata una tiratura in 100 esemplari, con accessori in oro 18 carati. Dopo vent’anni di collaborazione Redwall, che operava nello stesso settore delle borse e degli accessori in pelle, assorbì il marchio.

Nel ’99 venne presentata a Milano la prima collezione prêt-à-porter donna Borbonese autunno/inverno prodotta da Redwall. Il 27 marzo dello stesso anno la famiglia franco-americana Arpels – attuale detentrice del 20% di Van Cleef & Arpels – rilevò il 50% della società; Nella stessa data, l’assemblea degli azionisti decise di variare la denominazione sociale in Rossi 1924 S.p.A. Nel settembre 2000, una linea di abbigliamento femminile affianca la collezione di accessori.

Van Cleef & Arpels rileva Borbonese

Il 2001 si chiuse con il pareggio di bilancio e con un fatturato di 21 milioni di euro. Nel 2002 Alessandro Dell’Acqua diventò direttore creativo e agli accessori affiancò una linea di abbigliamento donna, ad opera dello stilista, presentata durante Milano Moda Donna.

A novembre, Arpels assorbì anche il rimanente 50% della compagnia, prendendo possesso delle quote in mano a Dario Rossi e ad Alberto Vacchi; Claude Julien Arpels diventò amministratore delegato; Alberto Vacchi rimase nel consiglio di amministrazione. Per il 2004 la famiglia Arpels pensava ad uno sbarco in forze sul mercato del Nord America e in Estremo Oriente.

Nel 2009 Borbonese presentò la collezione primavera/estate 2010 durante la settimana della moda di Milano, nel negozio in via della Spiga. Si trattò di un evento di successo in collaborazione con l’artista contemporaneo Amedeo Martegani.

Lui ha trasformato le vetrine della boutique in un vero teatro con perfetto sfondo scenografico che raccontava la storia di sette Samurai, ispirata al taglio netto che crea la forma della borsa O.P.; Accompagnata dal suono di sciabole, coltelli taglienti e suoni metallici del musicista Giuseppe Ielasi, l’installazione ha catturato l’attenzione di molti spettatori.

Un secolo di Borbonese

Nel 2010, in occasione dei 100 anni di Borbonese, il brand ha avviato un progetto speciale in collaborazione con la Roy Lichtenstein Foundation per creare le Art Bags, collezione limitata composta da dodici borse ispirate ai capolavori degli artisti pop.

Arts Bag
Art Bags Borbonese

La collezione esclusiva viene esposta alla Triennale di Milano e viene anche presentata la Borbonese 1910, collezione di borse-icona sotto la direzione creativa di Gabriele Colangelo, talentuoso giovane stilista italiano con un’innata propensione per la produzione artigianale di pellicce e ricami.

Nel 2013 il logo Borbonese rosso in ceralacca è diventato vero nuovo simbolo distintivo del brand, che si stava incamminando verso nuove direzioni. Il decidere di concentrarsi sul core business del marchio, creando una collezione impeccabile di borse e accessori, derivava da una lunga ricerca su nuovi materiali e tecniche che rendessero ogni prodotto unico ed inimitabile.

Le borse-icona di Borbonese vengono reinterpretate in questo periodo, utilizzando nuove combinazioni di pelle e tecniche di lavorazione del metallo, rendendole più moderne e contemporanee.

Inspiration

Alla Milano Fashion Week di settembre 2015, Borbonese ha presentato, nella  sede di Via Monte di Pietà, “Inspirations“, libro a cura di Ginevra Elkann edito Rizzoli. “Inspiration” descrive Borbonese come brand sempre ispirato dalla natura, caratteristica che ha sempre accompagnato la storia di questa grande casa di artigianato italiano.

A novembre il marchio è diventato sponsor della Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli di Torino per la mostra dell’artista pop americano Ed Ruscha. La mostra, dal titolo “Mix Master”, a cura di Paolo Colombo, era un pot-pourri di fotografia, pittura e libri di Ruscha, il tutto sul tema della trasformazione della vita americana degli ultimi 50 anni.

Situazione attuale

Nel 2016 Borbonese ha sponsorizzato la mostra “Riflessioni/Reflections”, con Rosemarie Trockel e le collezioni torinesi. A settembre ha aperto il nuovo flagship store in Corso Matteotti 8, progettato secondo un nuovo concept che dovrebbe rafforzare l’immagine del marchio in Italia.

Ad aprile 2017, Borbonese ha effettuato importanti investimenti nella collezione Global Living e ha presentato una nuova collezione home durante la Design Week milanese. Per rendere giustizia e ricordare la grafica del logo, tutti i prodotti vengono ridisegnati con linee più arrotondate.

Durante la fiera internazionale della calzatura, a Settembre, Borbonese ha lanciato una nuova collezione uomo e donna e la collezione primavera/estate 2018 .

Borbonese è e rimane un luxury brand italiano che riesce soddisfare le esigenze della società contemporanea, senza mai tradire la sua idea di stile e la sua brand identity. Marchio affermato di Made in Italy, valorizza patrimonio, tradizione e artigianato, alla continua ricerca della perfezione, tra tecnologia e innovazione.

Borbonese combina sempre, con maestria artigianale, materiali preziosi e tecniche raffinate, ed enfatizza ogni più piccolo dettaglio, rendendo ogni suo prodotto unico. Borbonese incarna “il nuovo spirito della tradizione”.

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L’Istituto Marangoni collabora con Borbonese