B,  Marchi e case di moda

Blue of a Kind

Blue of a Kind, l’upcycling che diventa un business

Blue of a Kind, brand fondato da Fabrizio Consoli. Il focus del progetto, il cui nome è un tributo all’album Kind of Blue del 1959 di Miles Davis, è la sostenibilità, e l’obbiettivo è dare seconda vita ai jeans vintage. I capi vengono, infatti,  realizzati esclusivamente partendo da abbigliamento esistente e tessuti stock, una rivoluzione dell’esistente.

Fabrizio Consoli
Fabrizio Consoli

La ricerca parte dagli indumenti vintage che, selezionati accuratamente, vengono prima smontati per essere poi rielaborati da mani esperte in modelli nuovissimi e contemporanei. Prodotti unici e irripetibili, dove le piccole imperfezioni, date dai segni del tempo e dall’utilizzo, diventano tratti distintivi da conservare durante il processo di rigenerazione. Un unico lavaggio con 3 litri d’acqua, a dispetto dei 150 utilizzati solitamente durante il processo di lavaggio. Capi che vanno dalla 24 alla 36, genderless e senza tempo, accompagnati da una carta d’identità che ne racconta la storia.

 Scarti industriali diventano nuovi capi

Il brand propone anche una linea di indumenti realizzati con scarti industriali. Si chiama Leftover e nasce a partire da tessuto difettoso o avanzato, tinto con un processo innovativo e super-sostenibile basato sulla colorazione con polvere di cotone, ricavata sminuzzando vecchi indumenti e scarti di produzione.

Blue of a Kind

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