Bisso
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Bisso

Bisso

Il filato bisso e il tessuto omonimo, leggero e finissimo, deriva da filamenti setosi e lucenti, secreti da alcuni molluschi bivalve, come il mitilo e la pinna, che con essi si fissano alle rocce del fondo marino. I filamenti si cardano, si filano e si tessono, come la seta. Si ottiene una stoffa soffice, delicata e morbida. Di qualità molto rara e costosissima, che anticamente era riservata soltanto ai re, il tessuto è usato per biancheria intima, camicette e abiti estivi. Per estensione viene definito bisso un tessuto particolarmente fine realizzato in seta o lino.

Dal bisso si ricavavano pregiatissimi e costosi tessuti con i quali probabilmente già nell’antichità si confezionavano tessuti e vesti ostentati come veri e propri status symbol dai personaggi più influenti delle società babilonese, assira, fenicia, ebraica, greca e infine romana. La comunità scientifica ha sempre ritenuto che il bisso fosse una qualità superiore di lino o addirittura di cotone, ignorando praticamente l’esistenza dell’omonima fibra animale. Il più antico manufatto in seta marina rinvenuto archeologicamente risale effettivamente solo al IV secolo: le fibre, riconosciute in sezione al microscopio elettronico come bisso di Pinna nobilis, vennero alla luce nel 1912 in una tomba femminile ad Aquincum (oggi Budapest).

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