Gibb, Bill
Bill Gibb: l’indimenticabile eroe della moda britannica
Bill Gibb è nato il 23 gennaio 1943 in un piccolo villaggio nell’ Aberdeenshire in Scozia, da una famiglia di contadini. Fu subito incoraggiato dalla nonna, pittrice di paesaggi, a intraprendere gli studi presso una scuola d’arte e di moda.
Gli inizi e il successo nel mondo della moda
Bill Gibb si iscrive così alla Central Saint Martins all’età di 19 anni. Lì trova il suo gusto personale estetico: un abbigliamento bohemien, favoloso e allo stesso tempo onirico, ma sempre con un tocco di femminilità. Studia successivamente al Royal College of Art dove continua a sviluppare il suo stile che impersona il movimento culturale hippie.
L’incontro con Kaffe Fasset
In quegli anni Gibb incontra l’artista americano Kaffe Fasset in un club di King’s Road. Insieme iniziano una collaborazione su maglie che scatenarono gli apprezzamenti di Celia Birtwell e Ossie Clark. Kaffe produceva motivi bellissimi, a colori accesi, mentre Gibb trasformava i tessuti nei suoi disegni bohemien. Il tutto completato da un certo interesse per i costumi e gli abiti storici. Così nel 1967 Gibb viene invitato a New York a presentare una serie di disegni. Al suo ritorno a Londra, insieme ad alcuni amici, divenne co-fondatore della boutique Alice Paul, per la quale progettò una serie di minigonne e cappotti lunghi.
Baccarat e “Abito dell’anno”
Tra il 1969-1972 produsse modelli per il marchio di massa Baccarat. E per il suo lavoro nell’etichetta, nel 1970, Vogue lo proclama creatore dell’anno. Ma non solo: Vogue nomina anche una delle sue creazioni per Baccarat “Abito dell’anno”. Il capo in questione è composto da una gonna a pieghe scozzese, una camicetta stampata e un gilet in maglia Kaffe Fasset. Con questi titoli nel suo arsenale, nel 1972 fonda la sua società, la Bill Gibb Fashion Group e apre il suo primo negozio in Bond Street.
Bill Gibb: uno stile tra tradizione e glamour
Lo stile di Bill, come già accennato, rimanda molto alla tradizione ed è impregnato di riferimenti storici. In particolare, è impossibile non notare un omaggio all’età elisabettiana e rinascimentale, con stampe e ornamenti che richiamano entrambi i mondi. In particolare, Gibb era molto legato alla natura e a temi pastorali, proiettandosi così in tessuti stampati con animali, rondini, e la celebre ape, segno distintivo della maison.
I modelli di Gibb erano opere d’arte. Poteva impiegare mesi per completarne uno con ricami intricati, perline e decorazione, e l’uso del patchwork, emblematico nello stile di Bill.
Riconosciuto come un eroe dimenticato della moda britannica, l’abilità di Bill Gibb di mixare stampe e tessuti contrastanti risultava in modelli drammaticamente glamour. Il suo abbigliamento strutturato ha ispirato molti stilisti di oggi, da Vivienne Westwood negli anni ’90 con Anglomania alle creazioni più eccentriche per Dior di John Galliano.
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