Cecil
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Beaton, Cecil

Cecil Beaton (1904-1980) è stata una fotografa inglese

Cecil Beaton (1904-1980) nasce a Londra il 14 gennaio e a soli 11 anni riceve in regalo la sua prima macchina fotografica, una Kodak 3A a soffietto. Inizia a ritrarre, grazie all’aiuto della baby-sitter anche lei appassionata di fotografia, ritratti della sorellina e della madre. La passione aumenta, inizia a sperimentare con la luce, si cimenta nello sviluppo e nella stampa delle sue fotografie. Inoltre crea costumi e abiti con scampoli e lenzuola usando come modelle le sue tre sorelle.

L’inizio della sua carriera

Dopo aver frequentato il liceo, prosegue la carriera scolastica iscrivendosi alla celebre università di Cambridge dove studia storia, architettura e arte, senza mai abbandonare la sua passione per la fotografia: immortala la sua generazione, fatta di giovani eleganti della società medio borghese. Nel 1922 riceve il primo riconoscimento, una pubblicazione su Photograms of the Year, per un ritratto fatto a un giovane amico. Passano solo due anni, è quindi il 1924, quando il suo lavoro intitolato La duchessa di Malfi, un ritratto dell’amico George Ryland modificato, viene pubblicato da Vogue. Abbandona l’università per rispettare le volontà del padre: lavora fino al 1926, anno in cui decide di dedicarsi completamente alla carriera di fotografo, in seguito al successo di una mostra, tenutasi nel West End, di ritratti realizzati a numerosi personaggi celebri e artisti.

Il lavoro di Beaton si ispira chiaramente ai grandi fotografi dell’epoca, Stieglitz e Steichen, ma il fotografo che più segna l’immaginario del giovane Cecil è sicuramente il Barone De Meyer, dedito al mondo della moda e dell’alta società. La sua natura curiosa e ricercatrice lo spinge nel 1931 a seguire un altro grande fotografo della sua epoca, George Hoyningen-Huene, in un viaggio fotografico in Nord Africa, ampliando e sviluppando così un nuovo modo di interpretare e immortalare i soggetti delle sue fotografie. È del 1929 il primo viaggio a New York City durante il quale viene ingaggiato come fotografo di moda da Condé Nast, fondatore di quella che diverrà la più potente casa editrice di giornali di moda, che pubblica le sue immagini su Vogue e Vanity Fair.

Lo stile di Beaton

Accorto e temerario, rispettoso del proprio lavoro, affina la sua ricerca di stile. L’attenzione al mondo dei nobili, dei ricchi, di attori, di gente di successo è sempre evidente in ogni fotografia. Snob, dandy, estremamente attento all’esperienza estetica, basa la sua intera vita sul concetto di bellezza. Ritrattista personale della famiglia reale e fotografo ufficiale del ministero dell’Informazione britannico durante la seconda guerra mondiale, documenta la guerra dal fronte europeo. Nel 1942 è in spedizione al Cairo e nel 1943-1944 in Estremo Oriente.

Ciò che lo ha reso famoso in tutto il mondo sono le sue foto di moda, uniche non tanto per la tecnica, non era considerato un fotografo specializzato, quanto invece per l’impostazione scenica, per la tempestività nella scelta del momento perfetto dello scatto, i costumi e le scenografie. Tra i personaggi che cattura con il suo obiettivo si annoverano nomi dal calibro di Bianca Jagger, Pablo Picasso, Audrey Hepburn, i fratelli Sitwell, Mae West, Katharine Hepburn ed Elizabeth Taylor. Nel 1956 una delle sue celebri foto ottiene la copertina di Harper’s Bazar, una delle più importanti riviste di moda del mondo.

Poi nel 1958 si cimenta nella sceneggiatura e nei costumi del film musicale Gigi, interpretato da Audrey Hepburn. Per questo lavoro Beaton è premiato con l’Oscar. Nel 1956 realizza il suo primo editoriale per Harper’s Bazar. Questo sancirà la sua uscita dalle testate edite da Condé Nast, e nel 1964 vince un secondo Oscar per le scene e i costumi del film musicale My Fair Lady, sempre interpretato da Audrey Hepburn.

Beaton
Audrey Hepburn fotografata da Cecil Beaton.

Le mostre fotografiche

Le sue fotografie sono spesso protagoniste di mostre nei musei più importanti del mondo. Nel 1968 espone le sue fotografie di guerra alla National Portrait Gallery e nel 1974 all’Imperial War Museum. Siamo nel luglio del 1974 quando Cecil Beaton viene colpito da un ictus che gli paralizza in modo permanente la parte destra del corpo. Questo non ferma Beaton che impara a utilizzare la mano sinistra per scrivere e fotografare. Ma la malattia non gli permette di continuare a mantenere l’alto livello a cui è abituato. Preoccupato per la situazione economica, tra il ’77 e il ’79 mette all’asta i suoi lavori. Dai lavori all’asta erano esclusi i ritratti della famiglia reale e le immagini di proprietà dei vari Vogue Parigi, Londra e New York.

Beaton muore nel 1980 nella sua dimora inglese del Wiltshire. Nel centenario della sua nascita la National Portrait Gallery di Londra, che già nel 1968 aveva organizzato una mostra sui ritratti fotografici di Beaton, organizza una retrospettiva che, raccontando lo stile e la carriera del grande fotografo attraverso i ritratti di grandi personaggi, foto di guerra e immagini di moda, sottolinea l’importanza del lavoro di Beaton nel fermare i momenti salienti della storia del Novecento. Fra i suoi libri The book of Beauty pubblicato nel 1930 e The best of Beaton del ’68.

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