ascot
A,  Indumenti, icone di stile, stili e tessuti

Ascot

Ascot

Ascot è una larga cravatta detta anche plastron.

Alla fine del XX secolo l’Ascot è entrata a far parte anche del guardaroba femminile. Il nome di cravatta Ascot arriverà solo con l’estrema popolarità che la corsa dei cavalli omonima acquisì a partire dalla Reggenza. Inoltre, la popolarità è dovuta anche dal fatto che fosse impiegata non solo dai presenti, per i quali sussisteva una rigida etichetta di outfit, ma anche dai fantini che gareggiavano. La cravatta Ascot è infatti diffusa ancora oggi nel mondo dell’equitazione, specialmente di quella in abito storico.

Prima dell’epoca tardo-vittoriana o edoardiana in cui acquisì il nome di cravatta Ascot, questo particolare indumento era definito plastron ed era ugualmente molto diffuso, sebbene con qualche differenza estetica.

Il nome dice chiaramente che non si trattava di un’invenzione britannica, ma francese, e la sua entrata in auge nella moda maschile è secentesca

In origine il plastron era una sciarpa da collo maschile

In origine il plastron era una sciarpa da collo maschile, i materiali in cui era fabbricata variavano dalla seta al cotone, broccato e damasco erano molto in voga, i colori un po’ meno dato che il bianco era l’unico consentito dall’etichetta.

La sciarpa era più larga verso i lembi, tagliati diritti e ornati di pizzo alla maniera iberica, e sottile nella parte dove rimaneva sotto il colletto.

È la cravatta più elegante da accoppiare al tight. Viene annodata attorno al collo con un doppio nodo, fermato da una spilla. È simile, ma non è la stessa cosa, al cache-col, accessorio elegante che sostituisce la cravatta in una situazione informale ed è molto più semplice da annodare.

 

Leggi anche:

Manicotto

Cintura

Chanel ancora nei guai su Tiktok: non è tutto oro quel che luccica